Aggiornamento del 9 ottobre 2017

L’allerta del Ministero della salute è rientrato. La revisione di analisi effettuata dall’Agenzia di Tutela della Salute della Città Metropolitana di Milano confermano che con c’è presenza di sostanze anticolinergiche all’interno del prodotto  (ovvero di mandragora, l’erba infestante velenosa, la cui presenza era stata ipotizzata inizialmente).  I sospetti iniziali si sono rivelati errati. Per cui il prodotto può essere consumato. Adesso le ricerche sono orientate verso l’acquisto di altra verdure comprata presso un mercato locale di Milano

spinaci surgelatiIl Ministero della salute questa sera ha annunciato il richiamo di un altro lotto di spinaci surgelati Bonduelle per la possibile presenza di erbe infestanti velenose (mandragora). Questa volta si tratta di confezioni da 2,5 kg, utilizzati da ristoranti e collettività. Il prodotto è etichettato come “Spinaci Placca 1/5 gastro 2,5 kg Food Service”, i lotti  sono così numerati: 16107601, 16116303 e la scadenza è: 08/2019. Gli spinaci surgelati sono stati confezionati per Bonduelle dall’azienda Gelagri Iberica con sede in Navarra (Spagna). Il prodotto è stato venduto nei circuiti dell’ingrosso. L’allerta è stata data, dopo il ricovero urgente in un ospedale milanese, di una famiglia di quattro persone che avevano mangiato una confezione di spinaci forse contaminati da foglie di mandragora.

Il prodotto non deve essere consumato assolutamente.

A seconda delle quantità di erba infestante ingerita, l’intossicazione da mandragola, che contiene alcaloidi simili all’atropina, può causare arrossamenti cutanei, allucinazioni, nausea e vomito, tachicardia e ipertensione. In casi estremi può portare anche alla morte (Fonte: Centro antiveleni di Milano).

Dal 1 gennaio 2017Il Fatto Alimentare ha segnalato 81 richiamiper un totale di 121 prodotti e 8 provvedimenti di revoca. Per vedere gli altri clicca qui.

Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo  pubblicato in Italia che  rivela i segreti e le criticità di un sistema che funziona poco e male. Ogni anno in Italia vengono ritirati dagli scaffali dei punti vendita almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. La questione riguarda grandi aziende come Barilla, Mars…, catene di supermercati che commercializzano migliaia di prodotti con i loro marchi (Esselunga, Coop, Carrefour, Auchan, Conad, Lidl, Eurospin…), e anche piccole e medie imprese. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore.

I lettori  interessati a ricevere l’e-book, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro  in formato pdf  “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it

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