Nei periodi di crisi ci sono aziende che aumentano il contenuto delle confezioni senza cambiare prezzo e altre che invece lo riducono proponendo costi stratosferici. Un esempio sono le confezioni mignon di “tic tac” della Ferrero che contengono 8 confetti, venduti a circa 3 centesimi l’uno, equivalenti a 64 euro al chilo!

Questo avviene tutti i giorni in molte tabaccherie che a fianco della cassa posizionano gli espositori con la versione estiva in formato mini delle caramelline ai gusti di Papaia Lime, Anguria e Uva Litchi.

 

Mentre guardavo la novità lillipuziana della Ferrero, il tabaccaio mi ha gentilmente dato la sua interpretazione in chiave marketing. «D’estate la gente non ha tasche… e quando viene a comprare qualcosa, ad esempio le sigarette, anziché ritirare il resto preferisce comprare la scatolina colorata soprattutto se ci sono bambini. È vero, le caramelle sono solo 8, non importa però, il genitore con poco accontenta i piccoli». Il discorso si conclude con una frase che non lascia spazio a dubbi: «Ferrero non sbaglia un colpo».

 

Dopo avere registrato l’entusiasmo del tabaccaio abbiamo fatto qualche considerazione sul business dell’azienda di Alba. Prima di tutto va detto che vendere così pochi confetti in una confezione singola ha un notevole impatto ambientale, soprattutto se si scope che il contenitore e per metà quasi vuoto (vedi foto a destra).

 

Le caramelline “tic tac” si trovano anche al supermercato ma in formati più grandi e il prezzo risulta meno gravoso. Per la scatolina classica da 18g (vedi tabella) il listino indica 50 €/kg che diventano 34 €/kg per la confezione più grande.

 

Certo le caramelle non si comprano al chilo, ma prima di scegliere conviene leggere meglio i dettagli sullo scaffale per rendersi conto di quanto risulti stratosferico il prezzo. Le altre caramelle in vendita con marchi altrettanto famosi, come ad esempio Ricola, Alpenliebe, Galantine… costano meno della metà per non parlare di quelle più “popolari” proposte a 10 volte meno rispetto al prezzo massimo di “tic tac”. L’ultima considerazione riguarda la materia prima ovvero lo zucchero, che costituisce il 95% delle caramelle e costa 1 euro al chilo.

 

Prima di scrivere l’articolo abbiamo chiesto delucidazioni a Ferrero sul prezzo di vendita e sul tipo di distribuzione. L’azienda ci ha risposto che “Tic-Tac Lilliput è uno dei tantissimi nuovi prodotti che si trova in una primissima fase di sperimentazione (non industrializzata). Non si è pertanto in grado di rispondere alla sua richiesta”.

La lettera è criptica non si capisce se Tic-Tac Lilliput sia confezionato a mano o se viene commercializzato all’insaputa della Ferrero in alcuni punti vendita.

 

 

 

Contenuto

Prezzo a confezione*

Prezzo per al chilo

 

8 confetti

(3,9g)

O,25 €

64 €

 

37 confetti

(18g)

0,90 €

50 €

 

100 confetti

(49g)

1,69 €

34 €

 

* I prezzi sono stati rilevati in una tabaccheria piemontese (confezione da 3,9g) e in un supermercato Unes a Milano (confezioni da 18 e 49 g) nel mese di settembre 2012.

 

Valeria Nardi


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