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Sostituire lo zucchero con i dolcificanti ipocalorici? Secondo la Francia non ci sono convincenti motivi

L’agenzia per la sicurezza alimentare francese, Anses, ha condotto la prima valutazione sul valore nutrizionale dei dolcificanti ipocalorici, concludendo che non hanno alcun effetto benefico sul controllo del peso, sui livelli di glucosio nel sangue nei diabetici o sull’incidenza del diabete di tipo 2. Sul fronte dei rischi, l’Anses afferma che non sono emersi legami tra il consumo di questi dolcificanti e l’assuefazione ai gusti dolci, un maggior rischio di parto prematuro, di diabete o tumore. Alcuni studi, tuttavia, evidenziano la necessità di approfondire le conoscenze sul legame tra questi dolcificanti e determinati rischi. Inoltre, appaiono necessari ulteriori studi su popolazioni specifiche, come donne incinte, bambini, diabetici e consumatori regolari.

 

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La riduzione dello zucchero va perseguita in generale in età precoce

In conclusione, l’Anses ritiene che, nel quadro di una politica di salute pubblica, non ci siano convincenti motivi per favorire la sostituzione degli zuccheri con dolcificanti come aspartame, saccarina, estratto di stevia, acesulfame K. L’obiettivo di riduzione dei livelli di assunzione di zucchero va perseguito attraverso una riduzione degli alimenti dolci in generale in età precoce. Per questo, l’Anses raccomanda di non sostituire l’acqua con bevande zuccherate o contenenti dolcificanti artificiali.

 

Mentre dal punto di vista della sicurezza i rischi potenziali di ogni dolcificante vengono valutati prima della loro autorizzazione, sinora non era stata condotta alcuna valutazione generale, a livello europeo, sui loro rischi e benefici dal punto di vista nutrizionale.

L’International Association Dolcificanti (ISA) in un comunicato riconosce il lavoro svolto dal gruppo di esperti scientifici Anses, ma si mostra  deluso dal fatto che le conclusioni non evidenziano il ruolo dei benefici di dolcificanti a basso contenuto calorico, come strumento di gestione del peso.

Secondo Pierre Azam – membro del comitato scientifico ISA – gli edulcoranti ipocalorici forniscono utili opzioni di cibo alternative per i pazientie possono essere integrati in un approccio globale per il peso e la gestione del diabete, in quanto consentono di evitare frustrazione e permettere in tal modo una migliore adesione al trattamento terapeutico”.

L anota conclude dicendo che  il rapporto Anses  riconosce la sicurezza dei dolcificanti a basso contenuto calorico e riconosce che “non hanno alcun effetto sul metabolismo dei carboidrati o breve o lungo glicemia termine” e “non possono essere fermentati dai batteri orali”, e quindi possono  “aiutare a mantenere i denti sani”.

Beniamino Bonardi

© Riproduzione riservata

Foto: iStockphoto.com

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