McDonald’s va alle olimpiadi: con quattro enormi ristoranti temporanei dove non mancheranno certo panini e bibite gasate. Ha fatto le cose in grande, e ha allestito il più imponente Temporary Store mai realizzato dalla catena, articolato in quattro mega ristoranti nella zona olimpica di Stratford: uno all’ingresso, uno nel Villaggio degli atleti, uno in quello dei media e uno nella zona dove transitano gli spettatori.

 

L’azienda ha dichiarato che servirà solo carne di animali inglesi e irlandesi, cacao proveniente da piantagioni che rispettano l’ambiente e il lavoro, e materiali ecosostenibili che verranno in gran parte riciclati grazie ai contenitori studiati ad hoc. Ma questo non è bastato a convincere i medici britannici. Gli esperti di nutrizione e obesità sono insorti non solo per la decisione del Comitato Olimpico di affidare al colosso del fast food l’esclusiva della distribuzione di cibo all’interno del Villaggio, ma anche e soprattutto per ciò che sarà servito ogni giorno a – si calcola – non meno di 14.000 clienti in oltre 1.500 pasti, per un totale di oltre 1,75 milioni di piatti serviti nell’arco di sei settimane circa.

 

Nonostante un evento sportivo di tale portata poteva essere l’occasione perfetta per promuovere alimenti più sani, oltre a migliori stili di vita, i ripetuti appelli a migliorare i menu non hanno ricevuto risposta.

Le ricette proposte da oltre 2.000 addetti nei quattro ristoranti saranno le solite e i clienti (si calcola uno su quattro tra coloro che assistreranno alle gare) potranno abbuffarsi di Big Mac, patatine fritte, frullati iperdolci, crocchette di pollo fritte e dessert, con buona pace dei nutrizionisti che tentano di educare i più giovani a mangiare meglio. Nessuna concessione è stata fatta al menù classico, se si esclude la presenza di insalate e frutta fresca, finora assenti dai negozi inglesi, quella di piatti grigliati e non fritti e l’indicazione delle calorie nei menu.

 

Se però insalate e frutta fresca verranno venduti a prezzi elevati rispetto al vassoio composto da Coca-Cola, Big Mac e patatine è facile indovinare cosa consumeranno gli avventori.

 

Secondo l’Academy of Royal Medical Colleges, che riunisce le diverse associazioni di medici del Regno Unito, accettare la sponsorizzazione esclusiva di McDonald’s è stato un grave errore, così come quello di ammettere come bevande esclusive del Villaggio la Coca-Cola e la birra Heineken.

 

Le risposte dell’azienda sul fatto che ogni cliente è libero di scegliere anche pasti a basso contenuto calorico non ha convinto nessuno, così come non ha lasciato perplessi la scelta del gadget regalato con gli Happy Meal: si tratta di un contapassi che misura quanti passi o salti vengono fatti ogni giorno e che dovrebbe incoraggiare i giovani a partecipare alla campagna che prosegue sul sito, chiamata Mascotathon, che promuove l’attività fisica grazie alle due mascotte dei Giochi, Wenlock e Mandeville.

 

Ciò che è sbagliato – continuano a sottolineare inutilmente i medici inglesi come in passato hanno fatto esperti di altri paesi – è catturare i clienti più giovani con i gadget, quali che essi siano.

McDonald’s sponsorizza le Olimpiadi dal 1976 e nell’edizione londinese si è impegnata a promuovere il cibo autenticamente britannico… i Big Mac?

 

Agnese Codignola

Foto: Photos.com, Mcdonalds.uk