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McDonald’s annuncia l’utilizzo di carne sostenibile dal 2016, ma nessuno sa cosa sia

McDonald’s ha annunciato che dal 2016 inizierà a utilizzare carne bovina sostenibile, con l’obiettivo di acquistare, in un futuro non ben definito, tutta la carne con queste caratteristiche. La catena di fast food osserva come non ci sia una definizione universale su cosa si deve intendere per bovino sostenibile. Per questo, nel 2011, è stato costituito il Global Roundtable for Sustainable Beef, a cui partecipano anche le aziende di allevatori e associazioni ambientaliste, come il Wwf, che hanno elaborato alcuni principi guida per gli allevatori e i trasformatori della carne bovina sostenibile.

McDonald’s definisce l’utilizzo di questo prodotto “una svolta”, perché permette di ottimizzare l’impatto del bestiame sugli ecosistemi e sui cicli degli elementi nutritivi, avere un impatto positivo sulla vita dei dipendenti e delle comunità in cui operano e avere cura del benessere animale dalla nascito alla macellazione.

 

In quali azioni concrete si tradurranno questi principi generali non viene ancora detto e ciò spiega molte reazioni improntate allo scetticismo. “McDonald’s promette carne bovina sostenibile e nessuno sa cosa sia”, titola l’agenzia Bloomberg, “qualunque cosa sia” scrive il Time. “Carne bovina sostenibile di qualche tipo, in una certa quantità, entro due anni. Meglio di niente, forse”, conclude il sito Consumerist. ”Ma prima McDonald’s dovrà capire che cosa significa”, perché per ora “è impossibile sapere cosa sarà il bovino sostenibile”, scrive Business Insider.

 

mucchePiù ottimista James Marsden, professore di sicurezza alimentare alla Kansas State University, secondo il quale l’iniziativa di McDonald’s, pur con tutte le domande ancora aperte che lascia, “potrebbe rappresentare un punto di svolta per l’industria della carne bovina negli Stati Uniti” e “questo sarebbe un buon momento per prendere l’iniziativa nella definizione di ciò che costituisce un bovino sostenibile. Hanno l’opportunità di guidare le pratiche industriali in quella direzione”.

 

In ogni modo, osserva l’agenzia Bloomberg, “prodotto in modo sostenibile o no, un Big Mac avrà sempre 550 calorie e una quantità di grassi pari a circa la metà di quella giornaliera raccomandata”.

 

Beniamino Bonardi

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