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Una tecnologia di imballaggio nuova con una sostanza contro l’etilene, che accelera la maturazione di frutta e verdura

Una compagnia statunitense, Cellresin Technologies, ha sviluppato una tecnologia che consente di ritardare la maturazione di frutta e verdura. Si tratta di un imballaggio in cui viene inserito un antagonista dell’etilene, l’1- metilciclopropene (1-MCP). L’etilene è una sostanza gassosa che influenza la crescita delle piante accelerando la maturazione. Questa sostanza è presente in maggior quantità in alcuni tipi di frutta e  verdura come  ad esempio, mele, albicocche, fichi, cachi, banane, kiwi, manghi, pesche, pere, prugne, cocomeri, meloni e pomodori, che rispetto ad altra frutta  appassiscono più velocemente. L’1-MCP utilizzato nelle confezioni, inibisce l’effetto dell’etilene e per questo motivo è usato ampiamente negli impianti frigorifero dove viene stoccata frutta e verdura.

 

Come riferisce il sito Food Production Daily, Cellresin ha sviluppato una tecnologia per inserire l’1-MCP negli imballaggi e ora sta cercando partner per svilupparla su scala industriale, riducendo lo spreco di frutta e verdura giunte a eccessiva maturazione. Il tempo di prolungamento della conservazione  si aggira intorno alla settimana.

 

Beniamino Bonardi

© Riproduzione riservata

Foto: iStockphoto.com

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SILVIA SILVESTRI
SILVIA SILVESTRI
28 Ottobre 2014 09:05

E’ quello che in Europa si chiama Imballaggio Attivo e Intelligente. Chiedo agli esperti: che differenze legislative ci sono tra America e Europa? In America si può usare tutto senza troppi sforzi o c’è una procedura rigida, come in Europa, sulle sostanze attive, che tutela il consumatore?

Riccardo Marcialis
30 Ottobre 2014 14:12

BUONA GIORNATA

Il più grosso problema della distribuzione e commercializzazione della frutta è lo spreco di tempo dovuto ai troppi passaggi tra il produttore e il consumatore.
Ci troviamo continuamente a voler risolvere problemi che si potevano prevenire.
Per godere di tutti i beni che può offrire la frutta, dal punto di vista nutritivo, dovremmo mangiarla maturata sulla sua pianta.
E’ vero, non per tutti è possibile. Ma se pensiamo che più della metà della maturazione necessaria a un frutto, oggi, la svolge mentre viaggia. E a volte esageratamente.
Comunque nella modalità chimica si una l’Etilene che è un ormone vegetale presente in grande quantità nella mela. Infatti i nostri nonni “dicevano” di mettere una mela in un cesto di frutta raccolta prematuramente per portarla maturazione.
Comunque il rimedio dell’Etilene va a vantaggio dei troppi passaggi (distributore 1 sud, distributore 2 centro, distributore 3 nord per non parlare dei grossisti e i sotto distributori (vado per assurdo (?)).

Costante
Costante
10 Novembre 2014 11:28

Immagino che se il metilciclopropene è autorizzato ed in uso normale per i magazzini frigoriferi, non ci saranno problemi all’utilizzo per incorporazione in un “imballaggio intelligente”, purché non siano possibili cessioni improprie alla frutta.