Four Loko
Dal 27 maggio la bibita alcolica Four Loko dovrà cambiare nome

L’organo di autodisciplina britannico dei produttori di alcolici, Portman Group, ha deciso che dal prossimo 27 maggio la compagnia statunitense Phusion Projects dovrà cambiare le diciture sulle lattine della  sua bibita alcolica al sapore di frutta “Four Loko”.  Il motivo è da ricercare nel gioco di parole che incoraggia un consumo irresponsabile dell’alcol, violando le regole sul packaging. Sotto accusa è “loko”: questa parola non esiste nel vocabolario inglese, ma si pronuncia allo stesso modo della parola spagnola “loco”,  ossia  “pazzo” o “matto da legare” e che incoraggia un consumo irresponsabile.

 

La bevanda Four Loko è stata lanciata nel 2005 negli Stati Uniti come energy drink, ma quando nel 2010 gli Usa hanno vietato gli energy drink alcolici la società ha deciso di toglieredalla formula tre ingredienti fondamentali: la caffeina, la taurina e il guarana. Ora, Four Loko è una bibita al malto, aromatizzata con vari sapori di frutta, ma l’elevato tenore alcolico (12%) e le grandi dimensioni delle lattine (66 cl), sono ancora oggetto di polemiche e di denunce.

 

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La pubblicità della Four Loko indica un quantitativo di alcol pari a due lattine di birra: in realtà la gradazione si aggira intorno ai 12% e la quantità è pari a 66 cl

La Federal Trade Commission (FTC) statunitense ha contestato la promozione commerciale della bibita fatta da Phusion Projects, secondo cui una lattina di Four Loko non conterrebbe più alcol di una o due lattine di birra da 33 cl e può essere bevuta interamente con tranquillità. Lo scorso mese la FTC ha ordinato a Phusion Project di indicare chiaramente sulle lattine di Four Loko il corretto confronto con l’alcol di una lattina di birra.

 

Beniamino Bonardi

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