caffeina energy drink 178876776
Energy drink: anche l’Oms interviene e vorrebbe regolamentare pubblicità e vendita

Le preoccupazioni della comunità scientifica e dell’opinione pubblica sui potenziali danni alla salute degli energy drink sono sostanzialmente fondate. È ciò che emerge dalle dichiarazioni degli esperti dell’ufficio europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che hanno riesaminato le varie ricerche pubblicate in merito a queste bevande e verificato come il rischio di tossicità acuta sia maggiore rispetto a ogni altro prodotto contenente caffeina. Infatti, da una parte le lattine di energy drink vengono bevute molto più velocemente di un caffè caldo, dall’altra la quantità di caffeina varia anche considerevolmente e sono sempre più le nuove marche che entrano sul mercato con una quantità di caffeina anche di molto maggiore rispetto a quelle più affermate. Inoltre, in assenza di regolamentazioni, gli energy drink vengono promossi in modo aggressivo anche verso i bambini, mentre tra i giovani adulti è diffusa l’abitudine di mischiarli all’alcol.

 

Gli esperti dell’Oms ritengono che i governi dovrebbero regolamentare il mercato degli energy drink, stabilendo una quantità massima di caffeina per lattina, la restrizione della vendita a bambini e adolescenti e la regolamentazione della pubblicità, assicurando che i rischi legati al consumo di queste bibite siano ben conosciuti.

Beniamino Bonardi

© Riproduzione riservata

Foto: iStockphoto.com

sostieniProva2

Le donazioni si possono fare:

* Con Carta di credito (attraverso PayPal): clicca qui

* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264

 indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare

 

0 0 voti
Vota
1 Commento
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Costante
Costante
17 Novembre 2014 14:06

Perfettamente d’accordo con OMS: TUTTE le sostanze con attività sul sistema nervoso ed energetico dell’organismo andrebbero messe sotto controllo e valutate PREVENTIVAMENTE da un’autorità indipendente, in particolare quelle in libera vendita alla popolazione giovanile.
IL TROPPO “STROPPIA”