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Coop ha presentato l’iniziativa “Alleva la salute” per il contrasto dell’antibiotico-resistenza

Anche Coop è entrata a far parte del crescente numero di marchi (Fileni, Guidi, Amadori), che propongono pollo allevato senza l’uso di antibiotici e non si vuole fermare qui. È stata presentata il 27 aprile 2017 a Roma in una conferenza stampa congiunta con il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina la campagna “Alleviamo la salute”, con cui Coop si impegna nel contrasto all’antibiotico-resistenza, un’emergenza oggi responsabile di 700 mila morti nel mondo, ma che potrebbero salire a 10 milioni nel 2050.

L’iniziativa, che coinvolge 1600 allevamenti avicoli in tutta Italia, prevede che l’uso antibiotici sia limitato ai casi di reale necessità ed escluda i farmaci più critici per la cura dell’uomo. Le prime linee “senza antibiotici” sono già arrivate nei banchi frigo dei punti vendita Coop nel novembre 2016 e non comprendono solo il pollo, ma anche altri tipi di carni bianche. Si tratta delle confezioni di faraona, cappone, gran gallo, galletto livornese e pollo all’aperto a marchio Fior Fiore Coop.

Dopo le carni bianche, arriveranno sugli scaffali anche le uova da galline allevate senza antibiotici

Presto arriverà anche una nuova linea di pollo a marchio Coop allevato senza l’uso di antibiotici, seguita dalle uova da galline a terra e dal pollo di gastronomia Fior Fiore, tutti allevati senza farmaci. In totale, si stima che la rivoluzione riguarderà ogni anno 14 milioni di animali, tra polli e altri avicoli. Coop, però, non intende fermarsi al pollame: le prossime filiere che saranno investite dall’iniziativa saranno quelle delle carni bovine e suine.

Per raggiungere i suo obiettivi, Coop deve garantire maggiori standard di benessere animale, un impegno già dimostrato in passato. Nel 2010 l’insegna ha ricevuto dall’associazione Compassion in World Farming (Ciwf) il premio “Good Egg per aver deciso di togliere dai suoi scaffali tutte le uova prodotte da galline allevate in gabbia e l’anno successivo il premio “Good Chicken per gli alti standard di benessere animale. A gennaio 2017, poi, la catena ha chiesto a tutti i suoi fornitori di installare telecamere negli allevamenti e nei macelli, per essere certi che agli animali siano assicurate le migliori condizioni possibili.

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Marilena Mela
Marilena Mela
2 Maggio 2017 13:47

Sarebbe bello che la Coop, che già si fregia di lodevoli iniziative (come le insalate in busta impacchettate con materiale non plastico), smettesse di utilizzare plastiche di categoria 6 e 7 nel packaging di mozzarelle bio e affettati Fior Fiore nonché nelle buste dei suoi articoli surgelati. Darebbe ancora più fiducia e tranquillità ai consumatori che la sostengono. Mary

ezio
ezio
3 Maggio 2017 12:23

Un buon esempio dell’evoluzione positiva in atto nel settore agroalimentare.
Quando le buone maniere fanno tendenza anche i grandi si muovono, sempre per ultimi, ma si muovono.
Bello sarebbe se la GDO smettesse la guerra al ribasso di prezzi e qualità del venduto, a scapito dei produttori ed anche dei consumatori per la spesso scadente qualità che ne consegue.
Consumare meno, consumare meglio non impoverisce nessuno ma migliora la qualità della vita di tutta la filiera.

Paolo Gaetani
Paolo Gaetani
5 Maggio 2017 10:14

Ottima iniziativa. Adesso anche i medici devono fare la loro parte limitando le prescrizioni eccessive ed inutili di antibiotici e le aziende farmaceutiche devono trovare nuove molecole, visto che ormai le resistenze a quelle esistenti sono una realtà sempre più evidente.