I sondaggi dicono che gli italiani cercano sempre di più alimenti “speciali”. Devono essere  ricchi di nutrienti utili per la salute,  privi di sostanze che possono avere effetti negativi e soprattutto senza coloranti e conservanti, ma anche senza zuccheri aggiunti, grassi saturi, lattosio, glutine, ingredienti di origine animale e residui di pesticidi, quindi meglio se biologici. Al Sana di Bologna (Salone dell’alimentazione biologica e naturale), la rassegna  dei nuovi prodotti offre uno spaccato interessante di questo settore.

In  prima linea troviamo diverse linee di prodotti vegani, come gli affettati e i burger a base di verdure, legumi o glutine di grano proposti da Golfera (storico produttore di salumi), la bresaola vegetale di seitan di Alibio gourmet e gli affettati di Fior di loto fatti con spinaci o peperoni (vedi foto sopra).

Non mancano bevande a base di riso, di avena o di soia, ma c’è anche una panna vegetale dolce, a marchio Dnabio, che ha come ingredienti olio di girasole, bevanda alla soia, zucchero di canna e riso. Presentata nel video qui sopra, non sembra proprio uguale alla panna montata.

Per soddisfare le esigenze degli intolleranti al glutine e di chi preferisce proteine di origine vegetale, le farine di legumi sono impiegate in modi sempre più fantasiosi, anche per la pasta. Al sana abbiamo visto gli strozzapreti Senza grano di Luzi, a base di ceci, miglio e lino, e le penne di farina di piselli a marchio Dalla Costa. Ma non mancano neppure i biscotti di farina di ceci.

Tra le novità troviamo due marchi di olio di cocco puro e un olio per friggere contenente ghee (burro chiarificato). Si tratta di grassi “alternativi”, in decisa minoranza rispetto alla dozzina di referenze di olio extravergine biologico. Fra questi, incuriosisce il Burrolio dell’azienda Oleum sabinae, prodotto spalmabile, da conservare a temperatura ambiente, ottenuto miscelando  il 70% di extravergine e burro di cacao. Il sapore è delicato e può risultare interessante per gli intolleranti al lattosio e gli allergici alle proteine del latte.

Limpressione è che il mercato del biologico stia cercando di rincorrere le tendenze dei più voluttuosi, e spesso “inutili” prodotti della grande distribuzione: fra le nuove proposte  si notano diverse bibite biologiche, lisce o gassate, e svariati marchi di patatine.

Le bibite BibiBio e BioMix di Levico Acque sono molto simili alle analoghe “convenzionali”. Ad esempio, il contenuto in zucchero della Biocola, 10 grammi per 100 millilitri, è vicino ai 10,6 grammi della Coca-Cola. Anche se lo zucchero è biologico, le due bevande non sembrano così diverse (1).

Un discorso simile si può fare per le bibite Tomarchio. Questa azienda siciliana, attiva nel settore da quasi cent’anni, ha lanciato una linea che si distingue per l’impiego, oltre che dello zucchero di canna biologico, di succo di agrumi siciliani bio in quantità più elevata rispetto alle comuni bibite: 16% nell’aranciata, contro il 12% della Fanta. Considerando il contenuto di zucchero (10 grammi per 100 millilitri) e le bollicine, la “ricchezza nutrizionale” è comunque quella delle bibite gassate.

Plose, azienda che imbottiglia l’acqua dell’omonimo monte, propone tè freddi bio. Oltre ai classici al limone e alla pesca, troviamo gusti come “Thè bianco e zenzero” e “Thè bianco e superfrutti”. Bevande che puntano sulle “assenze”: privi di conservanti, coloranti, OGM e “senza zuccheri aggiunti, se non quelli naturalmente presenti nella frutta.” In realtà gli zuccheri presenti in queste bibite (11 grammi per 100 millilitri), non sono quelli contenuti nei superfrutti (mirtillo, cranberry, acai) ma provengono dal mosto d’uva concentrato usato come dolcificante.

Molto curiosa la bevanda Drink maple: “acqua d’acero” ottenuta direttamente dalla linfa degli aceri del Vermont, senza altre aggiunte. Secondo quanto si legge sul sito dei produttori, una bottiglietta (350 millilitri) contiene solo sette grammi di zuccheri ma fornisce calcio, manganese e una quarantina di nutrienti benefici, fra cui minerali, antiossidanti e prebiotici. “Adatta prima e dopo l’attività sportiva. Vegan, paleo e senza glutine.”

Tra le novità spicca  una bevanda energy drink “naturale” a base di tè matcha. Si tratta di una varietà di tè verde giapponese che però non va messa in infusione ma, ridotta in polvere finissima, è usata per preparare bevande per sospensione, in modo da sfruttare meglio le sostanze attive come antiossidanti e caffeina.  Le bevande a base di tè matcha contengono polifenoli ad azione antiossidante, ma sono prima di tutto stimolanti: si spiega così l’idea dell’energy drink Matcha Magic (2). L’aggiunta di “caffeina naturale” è necessaria perché la concentrazione in questa varietà di tè varia in base al periodo della raccolta, e per poter essere definita “energy drink” la bevanda deve contenerne almeno 30 milligrammi su 100 ml.

Una lattina da 250 ml contiene circa 75 mg di caffeina – più o meno come un espresso – e 30 grammi di zucchero (122 calorie). Si tratta di valori simili a Red Bull (75 mg di caffeina e 33 di zucchero per 250 millilitri) che però contiene anche sostanze come coloranti e taurina (3).

Fra tante novità, però, il prodotto vincitore del settore alimentare, quello che ha ricevuto più voti dai visitatori, è stata la cicoria tostata solubile con ginseng, del Baule Volante. Un antico surrogato del caffè come la cicoria, reso attuale perché veloce da preparare (solubile) e potenziato dal ginseng.

Note:

(1) Questi gli ingredienti della Biocola: Acqua, zucchero di canna*, sciroppo di zucchero caramellizzato*, anidride carbonica, aromi naturali, acidificanti: acido citrico (* da agricoltura biologica).

(2) Questi sono gli ingredienti elencati sulla lattina di Matcha Magic: acqua, zucchero*, acido carbonico, anidride carbonica, acido citrico, Matcha*, caffeina naturale*, caramello*, stabilizzante gomma arabica, aroma naturale di agrumi con altri aromi naturali (* da agricoltura biologica)

(3) Prodotta in Germania dal 2012, i distributori fanno sapere che si vendono circa tre milioni di lattine all’anno, soprattutto in Germania, Spagna e Paesi nordici. Per evitare gli effetti collaterali della caffeina, come insonnia, nervosismo e palpitazioni cardiache, l’Efsa indica un valore soglia di 400 mg al giorno, pari a circa cinque espressi. Gli effetti più gravi di queste bevande (aritmie e aumento di pressione) potrebbero però essere dovuti non tanto alla caffeina quanto agli altri ingredienti, assenti nella bevanda a base di tè matcha.

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