chips
patatine le contadine
L’etichetta dice  “Fatte a mano” l’azienda dice che hanno  il sapore e l’aspetto di quelle fatte a mano

Un lettore ci scrive segnalando due confezioni di patatine a dir poco particolari: Le Contadine di Ica Foods e le Alfredo’s chips prodotte da Amica chips. Entrambe riportano sull’etichetta frasi e parole che richiamano ad una produzione artigianale. Più precisamente le prime vantano di essere state “fatte a mano”, le seconde di essere state “cotte a mano”. Il nostro attento lettore avanza dubbi sulla veridicità di tali dichiarazioni e chiede un parere, che con piacere pubblichiamo.

 

Prima di rispondere abbiamo chiesto delucidazioni alle aziende interessate, ma solo Ica Food S.p.A produttrice delle patatine Le Contadine Sapore Fatte A Mano” ha risposto così:

… si tratta di una lavorazione industriale e non artigianale. È evidente che tutto ciò che riguarda la lavorazione del prodotto (lo stile del taglio, gli ingredienti impiegati, la cottura solo con olio extravergine d’oliva e ulteriori processi segreti di lavorazione) è stato studiato ed elaborato per rendere il sapore e l’aspetto del prodotto incredibilmente simile alla migliore produzione di patatina artigianale oggi in commercio, pur NON ESSENDO ovviamente FATTE A MANO.”

patatine fritte alfredo's
L’etichetta indica che le patatine sono “Cotte a Mano ” Una dichiarazione poco credibile

Anche Amicha Chip produttrice delle patatine Alfredo’schips ci ha scritto dicendo che:

Il termine Cotte a mano è una traduzione letterale di Hand Cooked, le rinomate patatine inglesi con la buccia ai bordi delle foglie di patate e di uno spessore più consistente. Si chiamano cotte a mano perché riprendono e ricordano il movimento manuale che la massaia deve compiere per non far attaccare tra di loro le foglie.

La lettere poi spiega la diofferenza tra il  processo produttivo delle patatine classiche e quello delle “cotte a mano” o “hand cooked” (vedi nota 1)

 

Ecco il parere del nostro esperto di diritto alimentare Dario Dongo

La prima regola generale – che si applica sia all’informazione commerciale relativa ai prodotti alimentari (etichette e pubblicità), sia alle pratiche commerciali – è di esprimere notizie vere e perciò dimostrabili. Le due etichette evidenziano, tra l’altro in caratteri cubitali e sulla parte frontale della confezione, che si tratterebbe di prodotti realizzati a mano. Un’affermazione che solleva naturalmente alcuni dubbi, come già detto, a maggior ragione in quanto trattasi di prodotti ampiamente distribuiti nei canali della GDO e del cosiddetto food service.

patatine
La dicitura cotte a mano o fatte a mano per un pacchetto di patatine fritte industriali lascia qualche dubbio

Curiosi di sapere se davvero la produzione impiegasse tanta forza lavoro nella preparazione e/o la cottura delle patate in questione, abbiamo interpellato le imprese sotto il cui marchio i prodotti vengono commercializzati.

Sarebbe stata per noi una gran bella sorpresa, apprendere di decine o centinaia di lavoratori assorti nella preparazione manuale di tali presunte delizie. Ma a quanto si direbbe non è proprio così. Atteso che, secondo quanto riferitoci dall’area marketing di una delle aziende interessate, la Ica Foods, si tratterebbe invece di una produzione industriale solo “incredibilmente simile” a una lavorazione artigianale.

Rimane da chiedersi se é possibile, e conforme alle regole vigenti, affermare una notizia che non corrisponde alla verità dei fatti. Qui alla redazione de Il Fatto Alimentare riteniamo di no, ma siamo solo semplici osservatori, per quanto appassionati. Rivolgiamo perciò una richiesta di opinione in merito all’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, che potrà aiutare noi tutti a comprendere l’eventuale correttezza delle diciture esposte.

 

Dario Dongo

© Riproduzione riservata

Foto: Amicachips.it, Icafoods.it

 

(vedi nota 1)

Le patatine “cotte a mano” hanno un processo produttivo differente dalle tradizionali. Le patatine classiche che trova nei supermercati sono fritte in vasche chiuse, normalmente molto grandi.

Le patatine entrano nella friggitrice. L’acqua contenuta nelle patate evapora. L’olio viene assorbito nella misura del 25/30%.L olio assorbito viene integrato da olio nuovo a temperatura di 180° in automatico. L’olio immesso spinge le patatine verso la rete che le trasporta alla salatura.

Nelle “cotte a mano” la friggitrice è molto più piccola ed è aperta.

Le patate cadono nell’olio. Devono essere mescolate manualmente con delle pale motorizzate, per evitare che si attacchino l’una all’altra in quanto non esiste la procedura dell’immissione dell’olio in automatico e la spinta in avanti. Questa procedura fa si che la temperatura dell’olio si abbassi in continuazione (per l’entrata delle foglie di patatine crude fredde) in quanto non viene integrato l’olio nuovo già in temperatura. L’olio viene immesso nella friggitrice quando tutte le patatine sono uscite ad una temperatura di 180.

Amia Chips

 

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Laura
Laura
26 Giugno 2013 10:00

‘Fatto a mano’ allora è il nome del prodotto? Cioè potrebbero chiamarlo ‘Dimagrisci con me’ oppure ‘Io sono sanissimo’?
Se si sono dimenticati di aggiungere la traduzione di ‘style’, cioè ‘come se fossero’ nello stesso colore e dimensione del ‘Fatto a mano’ è un imbroglio, perchè in Italia i prodotti devono avere etichetta italiana. E “Hand cooked style” non lo è.
Spero si faccia luce su questo inganno.

Stefano
Stefano
6 Luglio 2013 15:27

Una domanda: ma nella cottura a mano ogni quanto tempo si cambia l’olio utilizzato dato che non esiste procedura di immissione di olio in automatico.

Roberto La Pira
Reply to  Stefano
6 Luglio 2013 17:48

se cuoce in padela l’olio si cambia ogni volta, se cuoce in friggitrice segua le istruzioni