Action on Sugar ha fatto analizzare il contenuto di zucchero di 272 tra marmellate e creme spalmabili di cioccolato

In Gran Bretagna, l’organizzazione Action on Sugar ha fatto analizzare dalla Queen Mary University di Londra la quantità di zucchero contenuta in 272 marmellate e creme a base di cacao da spalmare. In più dei due terzi delle 38 creme è stato rilevato un contenuto di zuccheri superiore ai 10 grammi per ogni porzione (20 grammi). I marchi più noti, addirittura, contengono l’equivalente di tre dei cinque cucchiaini raccomandati come quantità massima giornaliera per i bambini, cioè più della metà. Bastano solo due fette di pane spalmate di crema a base di cacao per raggiungere la dose massima di zucchero raccomandata per i bambini di 7-10 anni, cioè 24 grammi.

Graham MacGregor, professore di medicina cardiovascolare alla Queen Mary University di Londra e presidente di Action on Sugar, sottolinea come queste siano, in realtà, creme spalmabili di zucchero e le aziende che le commercializzano in modo fuorviante ai bambini come qualcosa di diverso dovrebbero prendere in considerazione la loro responsabilità etica e di impresa. Le imprese “dovrebbero interrompere immediatamente questo marketing ingannevole – afferma MacGregor – e garantire che andranno ben oltre la riduzione del 20% di zucchero che Public Health England (agenzia del Dipartimento della salute del Regno Unito) sta chiedendo, dato che ci sono già prodotti identici che ne contengono molto meno”.

Action on Sugar invita l’industria a iniziare subito la riduzione delle quantità di zuccheri e al governo britannico di essere intransigente, prevedendo sanzioni per le aziende che non dovessero raggiungere gli obiettivi indicati per il 2020: 43,8 grammi di zucchero ogni 100 grammi di crema al cioccolato e 34,6 grammi ogni 100 grammi di marmellata di frutta.

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federico
federico
6 Maggio 2017 22:18

A me piace la marmellata poco dolce e sto molto attento al contenuto di zuccheri aggiunti. Va ricordato però che la marmellata ( sarebbe più giusto dire la confettura) è un metodo di conservazione della frutta tramite lo zucchero. La quantità è alta nelle marmellate proprio per garantire la maggiore e più lunga conservazione.
L’Artusi indica percentuali variabili a seconda della frutta: si va da un 60% di zucchero rispetto alla frutta fino ad un 150% (arance).
A me sembra che le percentuali indicate siano un po’ basse, quantomeno accorciano la durata del prodotto.

ezio
ezio
8 Maggio 2017 12:27

La frutta fresca e secca conservata (creme, confetture e marmellate varie) salvo qualche eccezione, sono già naturalmente dolci e solo la recente e crescente degenerazione organolettica, se assunte in quantità e frequenza, le ha trasformate in alimenti pericolosi per la salute.
Le marmellate concentrate della nonna, con poca acqua e poco zucchero, dopo la pastorizzazione si conservavano benissimo senza problemi (basso pH e bassa attività dell’acqua).
Le vere creme di nocciole e mandorle si conservano benissimo senza bisogno di zuccheri aggiunti e sono già naturalmente dolci, non le moderne maionesi di nocciola con pochissime nocciole, tanto zucchero, tanto grasso saturo aggiunto e le proteine del latte.