La notizia del vino in bottiglie di carta arriva dall’Inghilterra, dove i nuovi contenitori sono ritenuti più ecologici e leggeri.

L’iniziativa, proposta in questi giorni sul quotidiano inglese The Guardian, parte dal presupposto che nei prossimi 7 anni in Gran Bretagna non ci saranno terreni disponibili per ospitare nuove discariche.

Greenbottle, l’azienda produttrice degli originali contenitori in carta, ha deciso di proporre una prima soluzione al problema, creando imballaggi completamente biodegradabili e riciclabili: la nuova bottiglia infatti , può essere inserita nei contenitori per il compostaggio e si degrada nel giro di poche settimane. Si tratta di un aspetto rilevante, se si considera che una bottiglia di plastica impiega centinaia di anni per decomporsi.

I punti a favore del nuovo imballaggio sono: il peso (55 grammi contro i 500 della classica bottiglia di vetro), la ridotta emissione di anidride carbonica necessaria alla produzione e al trasporto che è di circa 10 volte inferiore.

L’azienda in Inghilterra propone già contenitori in carta per il latte, e questo tipo di confezione sembra essere molto apprezzato dai consumatori più sensibili alle tematiche ambientali.

Martin Myerscough, inventore della bottiglia di carta sostiene che, attualmente: «Per quel che riguarda il latte, nei negozi dove sono disponibili, si vendono due-tre bottiglie di carta per ogni confezione di plastica». La differenza tra la nuova bottiglia e il tradizionale cartone del latte di tetrapak, è che lo strato interno in plastica è divisibile dal cartone, per cui il contenitore alla fine risulta formato da due imballaggi facilmente divisibili (vedi disegno) che il consumatore deve separare prima dello smaltimento.

Martin afferma: «Avremmo potuto spingerci oltre, ma abbiamo inventato un nuovo concetto e non è nostra intenzione spaventare il pubblico. Se vogliamo convincere il consumatore a modificare le sue abitudini, occorre invogliarlo gradualmente».

Sulla sponda opposta si schiera Assovetro che considera Vino&Vetro un binomio di gusto: il vetro è un materiale che si scopre sempre più amico dell’ambiente, 9 bottiglie scure su 10 sono prodotte con vetro riciclato, e gli imballaggi sono riciclabili al 100%. Secondo Assovetro, il 2010 ha registrato un aumento nella produzione di bottiglie di vetro in Italia e il trend è stato confermato anche per il 2011.

Il presidente di Assovetro, Franco Grisan, ha commentato: «ci si sta sempre più aprendo a nuovi mercati come l’Europa dell’Est, la Cina, l’India e la Russia, come produttori di imballaggi di vetro abbiamo potuto usufruire del crescente favore accordato al made in Italy alimentare in tutto il mondo così da aggiungere la qualità del contenitore in vetro a quella del contenuto». 

Staremo a vedere quale sarà il reale approccio dei consumatori inglesi davanti a questa proposta.

Luca Foltran

foto: clubdarwin.net, greenbottle.com, photos.com

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Monica
Monica
22 Novembre 2011 09:53

secondo me dovremmo lottare contra la plastica, non contro il vetro. Carta? Alberi?

Emma
Emma
3 Dicembre 2011 13:03

Concordo. La Pira cosa dice?