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Per la seconda volta in un anno le acque minerali Uliveto e Rocchetta sono oggetto di un’interrogazione parlamentare

Per la seconda volta in un anno le acque minerali Uliveto e Rocchetta sono oggetto di un’interrogazione parlamentare  promossa dal deputato del M5S Giuseppe L’Abbate. Il parlamentare punta il dito contro la pubblicità ingannevole di questi due marchi oggetto di una nuova recente censura da parte dell’Antitrust. Il primo ingresso nelle aule parlamentari risale al 24 gennaio 2014, quando il  deputato L’Abbate  della Commissione Agricoltura della Camera presenta un’interrogazione,per chiedere l’intervento immediato del ministro Beatrice Lorenzin contro i messaggi  di “Uliveto” e “Rocchetta”, censurati dall’Antitrust due mesi prima e sanzionati con una multa da 100 mila euro.  L’Abbate  chiedeva ai due dicasteri “quali misure intendano intraprendere per difendere l’intero comparto delle acque minerali e la salute dei cittadini dagli slogan ingannevoli delle pubblicità dei brand Uliveto e Rocchetta, già bocciati da una sentenza dell’Antitrust”. Da allora, sia il Ministero della Salute sia il dicastero dell’Agricoltura hanno calato un poco rassicurante silenzio.

 

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I marchi Uliveto e Rocchetta in poco più di 12 mesi hanno collezionato due censure per pubblicità ingannevole

A distanza di 12 mesi la storia si ripete con una seconda interrogazione al ministro della Salute e al ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Questa volta la richiesta di intervento ( portata avanti da Il fatto Alimentare) si basa sulla recentissima  censura decisa dall’Antitrust contro Uliveto e Rocchetta che utilizzano  “nei messaggi le due minerali vengono classificate come acque della salute, abbinando false diciture salutistiche e usando come testimonial associazioni di medici”. La censura è stata affiancata ad una sanzione di 10 mila euro contro la società Coogedi. La nuova interrogazione del M5S chiede perché “nei messaggi le due minerali vengono classificate come acque della salute, abbinando false diciture salutistiche e usando come testimonial associazioni di medici”.

Sara Rossi

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