A partire da questo mese ed entro il 2018, tutti i cereali da colazione di Nestlé nel Regno Unito avranno sul fronte della confezione l’etichetta nutrizionale con i colori del semaforo, che è volontaria ma approvata dal governo. Nestlé aveva già adottato questa etichetta nutrizionale sui prodotti a proprio marchio esclusivo nel 2013 ma erano rimasti esclusi i cereali da colazione, che dal 1990 sono prodotti da Cereal Partners Worldwide (CPW), una joint venture tra Nestlé e General Mills.

La decisione di CPW è stata salutata con favore da Action on Sugar, che lo scorso agosto aveva pubblicato i risultati di un’indagine, da cui emergeva come diversi produttori di cereali per colazione, tra cui grandi marchi come Kellogg’s e Nestlé, non utilizzassero sulle confezioni l’etichetta nutrizionale a semaforo, che li costringerebbe ad indicare con il colore rosso la quantità di zucchero presente, in contrasto con l’immagine salutistica attribuita a questi prodotti nella pubblicità.

Entro il 2018, tutti i cereali da colazione Nestlé in vendita in Gran Bretagna avranno l’etichetta a semaforo

Action on Sugar aveva giudicato “scandalosa” questa scelta, affermando che se un produttore non utilizza le etichette a semaforo vuol dire che ha qualcosa da nascondere. L’associazione aveva invitato i consumatori a scegliere i cereali tra i prodotti che hanno il semaforo, in modo da interpretare in modo corretto le informazioni nutrizionali dell’etichetta e fare scelte ragionate. Ora Action on Sugar si aspetta che anche tutte le altre marche seguano la scelta di CPW e adottino l’etichetta a semaforo.

Etichetta a semaforo francese (Nutri-Score) applicata a diversi tipi di pizza

Nei giorni scorsi, Il Fatto Alimentare e Great Italian Food Trade hanno diffuso un appello con cui invitano le Istituzioni, il mondo accademico, gli esperti e le parti sociali interessate a considerare l’opportunità di applicare anche in Italia, su base volontaria, un sistema di etichetta nutrizionale a semaforo, prendendo come riferimento il modello francese, giudicato più semplice e completo di quello britannico. Il modello dovrebbe riferirsi soprattutto ai prodotti di seconda trasformazione industriale come: dolci, cereali per la colazione, biscotti, pizze, snack, piatti pronti, bibite zuccherate e quelli che rientrano nella categoria dei cibi HFSS (High Foods, Sugars and Sodium).

Le etichette a semaforo adottate in Francia, chiamate Nutri-Score, sono il miglior sistema per aiutare il consumatore a capire le caratteristiche nutrizionali di un prodotto. Lo schema è molto semplice: il rosso indica un alimento da assumere con moderazione, il verde un cibo sano mentre il giallo invita a consumare il prodotto senza esagerare, per mantenere una dieta equilibrata. Le etichette sono state accolte con entusiasmo dall’OMS e dalle associazioni dei consumatori. In questo dossier di 19 pagine spieghiamo come funziona il Nutri-Score e perché nutrizionisti e società scientifiche che si occupano di alimentazione non possono che essere favorevoli all’adozione anche in Italia.

I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf  “Etichette a semaforo”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it

© Riproduzione riservata

* Con Carta di credito (attraverso PayPal). Clicca qui

* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264

 indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare 2017. Clicca qui