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ucicinema1Siamo andati a vedere Pinocchio, l’ultima opera di Enzo D’Alò. Non appena superate le casse, ci siamo avventurati nell’offerta alimentare di UCI-Cinemas di Arezzo. Oltre al servizio di vendita self-service di caramelle sfuse, che abbiamo già avuto modo di commentare, ridonda l’offerta di pop-corn, bevande zuccherate e varie golosità.

Vorrei ricordare come questa formula è stata messa sotto accusa negli Stati Uniti, a causa degli “snack” ipercalorici blanditi agli utenti. Troppe calorie, troppi zuccheri e grassi, troppo sale negli spuntini che assumono la connotazione di veri e propri pasti, ma sbilanciati dal punto di vista nutrizionale.

 

Ma dopo questa doverosa premessa scendiamo più nel dettaglio. “Per i più piccoli, UCI Cinemas pensa in Grande”. E cosa pensa di bello per i nostri bambini? Percorsi educativi, cultura da abbinare allo spettacolo? Proprio no, pensa a farli diventare grandi, anzi grossi e larghi. Con una “gamella” che contiene 65g di popcorn (1), mezzo litro di bevanda (es. aranciata, 2) e un ovetto Kinder Sorpresa (3), per un totale di circa 450 chilocalorie, e poco più di 120g di zuccheri. Ricordiamo che il fabbisogno medio giornaliero di un bambino di 4-5 anni varia dalle 1200-1300 kcal (4, v. Tab. 17), in relazione a sesso e attività fisica praticata.

 

ucicinemaPer gli spettatori adulti all’ingrasso viene offerto un menu classico da 1.100 chilocalorie composto da popcorn più un litro di bevanda, pari al 55% del fabbisogno medio giornaliero – “Guideline Daily Amount” – stabilito nel regolamento (UE) n. 1169/2011. Per chi volesse proprio esagerare c’è anche il menu gigante composto da un bicchierone di  pop-corn da 250 g abbinato al solito litro di Coca-Cola.

 

La poesia del Nuovo Cinema Paradiso del giovane Tornatore (1988) si schianta contro il modello bulimico di UCI-Cinemas, nell’offerta di spettacoli ma pure di abbuffate che esulano da ogni criterio nutrizionale, oltreché dal buon senso. A maggior ragione in quanto ci si rivolga ai bambini.

 

ucicinema2Uno spassionato consiglio, al “Signor UCI”. Se la logica é quella del profitto a ogni costo – come si direbbe anche dai 20-30 minuti di pubblicità che precedono ogni film – si lucri magari sulla frutta e le macedonie, l’acqua minerale e i succhi.

I nostri piccoli e i nostri concittadini non hanno bisogno di ruminare troppe calorie al di fuori dei pasti, basta aprire gli occhi e guardarsi attorno per rendersene conto.

 

Dario Dongo

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gigia
gigia
6 Marzo 2013 09:30

spero sempre nel buon senso della gente, parlo forse perchè da due anni non vado al cinema, ma penso che nessuno vada ogni sera a cenare al cinema. per cui se una volta al mese o all’anno ci concediamo uno spuntino al cinema non lo trovo così nocivo. certamente ai miei bimbi non concederei così tanto, ma quello va da se che la dieta corretta inizia dalla famiglia, non è il cinema a doverci insegnare cosa mangiare

Felicia
6 Marzo 2013 20:29

Potrei essere tollerante e dire… bè se vuoi farti del male mangia tranquillamente…. ma non lo sono quando l’odore dei pop-corn invade il mio spazio vitale, quando trovo briciole sulla poltrona, quando chi ti sta dietro rumina rumorosamente e copre il sono del film allora dico, se vuoi mangiare fallo, ma fuori dal cinema!!!! C’è ancora gente che va al cinema per godersi un bel film… Per il resto concorco pienamente con l’articolo, troppe calorie, troppo cibo spazzatura e non solo al cinema!!!!

Sandra
Sandra
8 Marzo 2013 21:56

La lettrice Gigia, come da lei stessa dichiarato, non frequenta i cinema da un paio d’anni. Noi madri che invece, volenti o nolenti, ci riferiamo ai multi-sala per non tenere i figli in casa, quando non c’é la scuola e fuori fa freddo e piove, faremmo invece volentieri a meno di queste ‘cofane’ di popcorn puzzolenti e ipercalorici, come delle bibite zuccherate e gassate! Ci vorrebbe una bella iniziativa di Coldiretti su questi cinema, dopo ‘campagna amica’ servirebbe ‘cinema amico’. Una mela al giorno che toglie il medico di torno, come dicevano i nostri nonni, al posto di tutti questi inutili mega-pasti!

bart
bart
11 Marzo 2013 12:30

Avete trascurato gli ingredienti! Non siamo davanti, soltanto, ad un problema nutrizionale: i preparati per pop corn che si trovano nei cinema, talvolta, sono prodotti d’importazione pieni di additivi. Mai incontrato il pop corn al caramello colorato con la tartrazina (E102)? E avete osservato se, data la presenza di questo tipo di colorante, fosse presente la dicitura relativa all’iperattività nei bambini (ex reg. 1333/2008)? Eppure quasi in nessun luogo come nei cinema multiplex, molti bambini accompagnati dai genitori consumano grandi quantità di pop corn…

alex
alex
14 Marzo 2013 19:17

Andrebbero presi provvedimenti seri,perchè si tende a guadagnare sulla salute dei più piccoli,che ovviamente sono attirati da tutto ciò.Ma nella nostra sociètà consumistica,prima viene il guadagno,poi la salute;abbiamo propio preso il peggio dagli USA,nazione che considero un cattivo esempio per il mondo intero,dove i problemi di salute sono più gravi che da noi.