osteria del leone
Il giornalista professionista enogastronomico Stefano Cernetic si presenta all’Osteria del Leone di Bagno Vignoni (Siena) mostrando un tesserino di TripAdvisor

Ore 10:30 del 19 settembre 2013 – Il giornalista professionista enogastronomico Stefano Cernetic direttore della testata on line Il Gotha del gusto torna dopo quattro anni all’Osteria del Leone di Bagno Vignoni (Siena). Questa volta c’è una novità, ha una borsa con il logo di TripAdvisor bene in vista e si presenta al gestore come un giornalista specializzato in ristoranti e food mostrando due tesserini, il primo di giornalista professionista e il secondo di TripAdvisor. Nel colloquio che segue tra lo chef e Stefano Cernetic (vedi video sotto) “l’inviato” dice di essere in collegamento con TripAdvisor e, dopo una serie di complimenti arriva la proposta indecente: «posso realizzare per voi una sorta di servizio su Tripadvisor per cui voi diventate, sulla guida, un locale selezionato e consigliato dall’esperto di TripAdvisor […] in questo modo si accentua la visibilità […] tutto ciò a fronte di un “prezzo politico” di 50 euro IVA compresa, con pagamento anticipato […] c’è anche una sorta di garanzia soddisfatti e rimborsati per due anni. Se però volete anche un servizio televisivo, utilizzo una troupe che lavora per la Rai […]».

In questo caso però bisogna programmare più tempo per le interviste, la descrizione dei piatti e l’importo naturalmente cambia.

 

Dopo qualche titubanza il gestore avverte lo chef che li raggiunge al tavolo e la trattativa entra nel dettaglio. Per dare maggiore enfasi alle promesse il giornalista dice che TripAdvisor rilascerà una fattura di 50 euro Iva compresa che verrà spedita. Lo chef per cautelarsi fotocopia i due tesserini e scopre che sul tesserino di TripAdvisor compare un nome diverso (Stefano Montenegro) rispetto a quello del tesserino dell’ordine (Stefano Cernetic).

 

 

Alla fine lo chef finge di essere d’accordo e dà l’appuntamento per l’ora di pranzo. Quando Cernetic esce dal locale il responsabile dell’Osteria del Leone telefona alle 11,30 a TripAdvisor, che smentisce ogni collegamento con il personaggio e suggerisce di segnalare l’episodio alla forza pubblica. A questo punto il responsabile del locale va dai carabinieri invitandoli ad intervenire. Il colpo di scena scatta alle 13:30. Mentre Stefano Cernetic e una sua collega sono seduti a tavola e aspettano l’antipasto, entrano i carabinieri. Il pranzo si conclude con il giornalista che, costretto ad interrompere il pranzo, viene invitato in caserma per il riconoscimento.

 

tripadvisor verde logo
Per una menzione speciale su TripAdvisor il giornalista chiede un prezzo “politico” di 50 euro IVA compresa, con pagamento anticipato e fattura

La storia potrebbe essere inventata ma non è così. Il proprietario e il direttore del locale hanno fotocopiato i due tesserini esibiti da Cernetic e hanno registrato con un telefonino il video della discussione (vedi sopra), e le immagini non lasciano dubbi sull’identità del personaggio e sul dialogo.

 

Abbiamo inviato questa segnalazione a TripAdvisor che ci ha risposto forse in modo particolarmente formale. Nella lettera (1) non dice di avere diffidato il giornalista dal continuare a presentarsi come proprio collaboratore. Abbiamo sollecitato un intervento più incisivo senza successo. TripAdvisor dice di essere molto vigile rispetto alle recensioni, e di avere “metodi e sistemi di prim’ordine per esaminare ogni singolo contenuto postato”, ma evidentemente è meno “sensibile” quando si verificano episodi come quello segnalato.

 

Roberto La Pira

 

(1) TripAdvisor è assolutamente contraria a qualunque tentativo volto a manipolare la classifica delle strutture attraverso l’uso di recensioni false e non lavora né sostiene alcuna azienda o individuo che afferma di essere in grado di ottimizzare la posizione di una struttura all’interno del sito attraverso l’uso di recensioni false. I tentativi volti a manipolare il posizionamento di un’azienda nelle classifiche attraverso l’invio di recensioni false sono assolutamente contrari alle nostre policy e penalizziamo qualunque struttura che venga sorpresa ad utilizzare questi servizi. L’autenticità delle nostre recensioni è la nostra priorità numero 1 e abbiamo metodi e sistemi di prim’ordine per esaminare ogni singolo contenuto postato; se un business viene colto in fallo, adottiamo misure molto severe per penalizzarlo. Per esempio, sulla pagina di TripAdvisor della struttura può venire pubblicato un bollino rosso che spiega come le recensioni relative alla struttura possano essere sospette o, ancora, la struttura può perdere significativamente posizioni all’interno del TripAdvisor Popularity index. È comunque importante sottolineare che i tentativi di utilizzare tali mezzi da parte delle strutture sono rari e che, in ogni caso,  postare materiale fraudolento, oltre ad essere una inosservanza dei nostri termini di servizio, è anche una violazione della legge in diverse giurisdizioni, compresa l’Italia, ai sensi della direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali.

Ufficio stampa TripAdvisor

 

© Riproduzione riservata

Foto: Wakeupnews.eu

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claudia
claudia
3 Ottobre 2013 12:24

State parlando di Sua Altezza Stephan Černetić, Principe Ereditario di Montenegro??

suzi jenkins
Reply to  claudia
4 Ottobre 2013 10:20

Questo tizio è in giro a Firenze da tanto …

S.A.I.R. Stephane Tchernetitch
Prince de Montenegro

Cambia lo spelling, ma è sempre lui!

Francesca
Francesca
3 Ottobre 2013 16:54

Sinceramente a me fanno quasi più paura i clienti che minacciano le strutture alberghiere e i locali di ogni tipo, pretendendo sconti e trattamenti speciali oltre allo standard che spetterebbe, minacciando di lasciare feedback negativi su trip advisor.
Se non altro, il fino giornalista/recensore non li ha minacciati, ha offerto loro di…

Questa si chiama estorsione, pizzo, ricatto. E’ una nuova forma di crimine che purtroppo è nata da qualche anno e le forze dell’ordine devono aggiornarsi come fecero pochi anni fa con il phishing, e internevire.
-o quantomeno SAPERE che esiste questo fenomeno criminoso-.

Ivan Gruer
3 Ottobre 2013 19:25

Bella questa! Un motivo in più per fare in modo che le recensioni e recensori siano validati. Qui un esempio di come si potrebbe fare.

http://goo.gl/icj8a6

Recensioni online false, sia positive che negative, sono una piaga per tutti: imprenditori e consumatori.

Laura
Laura
Reply to  Ivan Gruer
7 Ottobre 2013 17:54

Mi permetto di dire la mia opinione. Viene suggerita la “TripAdvisor idetity card”, ma io non voglio essere trattata meglio dalla struttura grazie all’ombra della recensione, nè voglio essere identificata dal gestore: le ritorsioni sarebbero una ovvia conseguenza. Sono onesta e so leggere tra le righe delle false opinioni, non è difficile individuarle.

Paoblog
4 Ottobre 2013 12:53

dopo aver letto l’articolo,mi scrive un’amica che dirige un ristorante milanese:

“Ti posso assicurare che la gente usa TA come meglio crede, per penalizzare ristoranti “antipatici” oppure che danno fastidio ad altri ristoranti oppure per denigrare senza motivo (magari perchè un concorrente amico gli ha chiesto di farlo).

Non c’è assolutamente vigilanza del sistema, TA si difende dicendo che non può in alcun modo intervenire anche se le recensioni sono diffamatorie a livello gratuito (e te lo dico perchè è successo a noi).

Non gliene frega assolutamente niente.

Ti dicono che il locale può rispondere sempre utilizzando TA, ma il nostro gestore del sito, molto pratico in materia, ci ha detto che è meglio lasciar perdere per evitare che si inneschino polemiche e giudizi magari peggiori.

Perciò: che fare? In sintesi, è tutta una truffa, anche lì…

E ti dico che a noi hanno mandato il diploma di eccellenza 2013 con 4 pallini.

Laura
Laura
Reply to  Paoblog
7 Ottobre 2013 17:55

Da semplice recensore, a me fa piacere una risposta, e le cattiverie che vi inviano le sappiamo riconoscere e non ci facciamo ingannare. Buon lavoro!

paola emilia cicerone
paola emilia cicerone
Reply to  Paoblog
7 Ottobre 2013 18:28

Non sono molto d’accordo col commento del gestore del sito: io e i miei amici leggiamo sempre con attenzione i feedback dei gestori e ne teniamo conto, a me personalmente è successo di scegliere una struttura perché il modo di rispondere alle critiche del titolare mi era piaciuto, e mi ero convinta – a ragione -che mi sarei trovata bene..Le persone possono essere capricciose, maleducate o irragionevoli per mille motivi, ma chi legge le recensioni lo sa e non tutti si fanno influenzare… (Poi ci sono dei commenti “double face”: io amo la tranquillità per cui è possibile che eviti un posto entusiasticamente descritto come children friendly..Mentre le critiche di anglosassoni o americani che si lamentano perché non hanno trovato uova o salumi a colazione mi lasciano indifferente.. però il gioco è questo, trovare ciò che può piacere a persone con gusti e aspettative diverse)

paola emilia cicerone
paola emilia cicerone
4 Ottobre 2013 13:04

Io sono -sotto pseudonimo-recensore esperto di Tripadvisor, spesso trovo in alberghi o olcali sollecitazione più o meno velate a recensire .. mi è successo, in un ristorante, di trovare una esplicita offerta di omaggio per chi avesse recensito in tempo reale, e l’ho segnalato a Tripadvisor perché va certamente contro i principi del sito, oltre ad essere una presa in giro per quanto scrivono o usano le recensioni…Per i non addetti ai lavori:se un locale ha molte recensioni, decisamente entusiastiche,scritte da persone che hanno scritto un’unica recensione , è il caso di pensare che la cosa sia pilotata..il che non significa ovviamente che lì si mangi male..

Mattia
Mattia
6 Ottobre 2013 18:35

TripAdvisor è il territorio libero di nessuno.
Purtroppo finché non ci saranno da inserire i dati veri, ad iniziare dal codice fiscale, continueranno ad esserci utenti che, per vezzo o per gioco, si cimenteranno in recensioni dannose e faziose.

Riccardo Ceccarelli
Riccardo Ceccarelli
Reply to  Mattia
8 Ottobre 2013 04:53

La considerazione più oculata e programmatica letta! ovvero in un mondo tanto finto è ora che chi scrive se ne prenda l’onere positivo o negativo che sia…..è troppo facile oggi scrivere sotto pseudonimo, giudizi negativi, postando anche foto di piatti falsi di locali che invece meritano rispetto ed almeno la soddisfazione di “nemici sinceri”

paola emilia cicerone
paola emilia cicerone
Reply to  Riccardo Ceccarelli
8 Ottobre 2013 11:44

Scrivere sotto pseudonimo serve anche a evitare trattamenti di favore… e basta esplorare Tripadvisor e vedere cosa recensisce e come il recensore di cui stiamo leggendo i giudizi per valutarne l’attendibilità

barbara
barbara
Reply to  Riccardo Ceccarelli
9 Ottobre 2013 08:45

sono d’accordo con Paola.
Totalmente.
Tra l’altro le recensioni di qualità e fatte onestamente si riescono sempre a individuare in mezzo a quelle ricche di compiacimento o fatte solo per far dispetto.
E’ una questione di stile e, appunto, di leggere tra le righe

Laura
Laura
7 Ottobre 2013 17:47

Tripadvisor ha il mio nome, cognome ed indirizzo. Ho una targhetta che mi permette di identificare il bagaglio, mai però mi è venuto in mente di minacciare velatamente recensioni positive o negative, tanto più che in Italia viene presa in poca considerazione. A me serve per scegliere strutture e non cadere nelle trappole delle belle foto, a tutto si deve dare un peso.
Vero è che molti offrono finti punteggi a cinque stelle, basti vedere una top-pasticceria di Milano che è in realtà un buco con poca scelta ma un bel sito web: sembra che voglia solo dimostrare di vendere, mentre nessuno fa la ressa per acquistare e non ha specialità agognabili. La motivazione, a voi indovinare.

vittoria
7 Ottobre 2013 18:40

Croce e delizia di ogni ristorante! Anche la mia pizzeria ha avuto delle recensioni poco lusinghiere da parte di qualcuno, basta non farsi coinvolgere troppo ed accettare le critiche. Anche quando sono false e tendenziose.

barbara
barbara
Reply to  vittoria
9 Ottobre 2013 08:46

Ciao Vittoria,
anche i migliori ristoranti possono non piacere a tutti ;-D
A me per esempio è capitato di andare in posti recensiti malissimo da TA e scoprire delle perle rare!

Riccardo Ceccarelli
Riccardo Ceccarelli
8 Ottobre 2013 04:59

Accettando………….nel senso letterale della parola, di fatto permettiamo ad insulsi esseri di eleggersi a Paladini del “BON VIVRE” quando invece le loro recensioni troppo spesso sono: o il frutto della loro ignoranza, o il frutto di piaceri fatti a loro amici concorrenti! quindi si al “GIUDIZIO PALESE”

paola emilia cicerone
paola emilia cicerone
Reply to  Riccardo Ceccarelli
8 Ottobre 2013 11:46

Chi fa una recensione negativa non è necessariamente “insulso”, può essere una persona perfettamente civile indignata per il pessimo trattamento ricevuto…Non c’è bisogno di essere esperti gastronomi per valutare la maleducazione di certi gestori, un tovagliolo sporco o il fatto di essere lasciati ore ad attendere

barbara
barbara
Reply to  Riccardo Ceccarelli
9 Ottobre 2013 08:48

Scusa Riccardo,
e allora perchè dovremmo dare credito solo ad alcuni, selezionati esseri (evidentemente non insulsi), e affidare a loro la scelta dei locali?
Solitamente, tra le altre cose, è difficile trovare la recensione della pizzeria pinco pallo a Vimercate, gli eletti mica vanno in posti da due soldi…
E poi perchè togliere alle persone il diritto di esprimersi?

Alessandro
Alessandro
8 Ottobre 2013 08:37

E in ogni caso i “grandi numeri” compensano eventuali recensioni faziose o in malafede…
Detto questo, Trip Advisor non è il Verbo, ma può essere uno strumento utile se usato con la testa. Concordo in ogni caso con chi dice che possa essere migliorabile.

Alessandro
Alessandro
8 Ottobre 2013 14:03

Ci sono recensioni su TA che fanno cadere le braccia a chiunque abbia un minimo di buon senso. A parte quelle assolutamente generiche, che comunque sono sempre accettate nel sito e non ne capisco il perchè, sono deplorevoli i commenti entusiastici, sempre cinque stelle, in cui il recensore elogia, nominandolo di persona, il proprietario o lo chef (tipo: “Massimo ci ha stupiti anche stavolta”). TA farebbe bene ad adottare regole più severe nell’accettare i giudizi, molti dei quali sono grossolanamente falsi o, peggio ancora, di parte.

paola
paola
8 Ottobre 2013 21:59

questa storia sembra la trama di un film…. io da un paio di anni scrivo recensioni su TA, ed ogni tanto quando scrivo delle recensioni, mi capita di leggere quello che hanno scritto gli altri per un confronto…. e molto spesso si trovano scritte cose assolutamente assurde. concordo con quanto detto in un commento che i recensori dovrebbero essere validati… come trovo anche molto assurdo esibire la tessera di TA per avere sconti o quanto altro.

barbara
barbara
9 Ottobre 2013 08:52

Dopo aver scritto tanto, vi dico la mia esperienza con TripAdvisor: quest’estate sono stata a Berlino e mi sono scaricata la guida TA.
Eccellente, ci ha portati quartiere per quartiere in luoghi culturali come in luoghi di svago e ristoranti.
In tutti i posti in cui abbiamo mangiato (scelti da noi oculatamente attraverso una selezione delle recensioni), non abbiamo mai e poi mai preso una fregatura.
Io non sono dipendente di TA, e nemmeno l’avvocato difensore… qualche sòla almeno in Italia l’abbiamo presa.
Ma dico che TA è un modo molto semplice per dare visibilità ai propri locali, e con gli onori della ribalta ahimè ci si devono prendere anche i fischi.
Detto questo, per rientrare in tema, il titolo mi sembra leggermente fuorviante…

roberto
roberto
12 Ottobre 2013 08:35

Trip advisor è diventata una piaga per i gestori di ristoranti ed alberghi. Pseudo conoscitori di vino, pseudo
eno gastronomi, pseudo direttori d’albergo si arrogano il diritto di emettere sentenze su cose che ( quasi mai ) sono di loro conoscenza. Come diceva qualche commento, questi individui cercano di ottenere qualche agevolazione scrivendo cose positive, oppure sparando a zero nel caso ci sia un’antipatia nei confronti del locale o dei gestori. Il bello (o lo scandalo) della faccenda è che trip advisor non controlla la veridicità delle recensioni e se ne lava le mani. In cambio chiede
abbonamenti, contratti ecc. con le aziende. E’ UNA VERGOGNA !!

Paola emilia cicerone
Paola emilia cicerone
Reply to  roberto
13 Ottobre 2013 21:08

Scusa Roberto, a parte il caso plateale denunciato dall’articolo, in genere sono i gestori a proporre omaggi o agevolazioni in cambio di recensioni positive ..che poi, come ha detto qualcuno, sono facilmente riconoscibili..è nessuno vieta di segnalare in una recensione che il gestore XY chiede recensioni “addomesticate”….direi che questo basta a segnalare un comportamento anomalo, anche se poi magari e’ un locale di buona qualità. E ripeto, non serve la patente da gastronomo per riconoscere maleducazione,prezzi esagerati, sporcizia e altre amenità, e neanche per elogiare un posto dove si è stati bene

Luca
12 Ottobre 2013 10:44

Il problema rimane: tripadvisor è strapieno di recensioni false e la gestione del sito è clamorosamente inefficiente, al punto da ignorare sistematicamente segnalazioni sia relative a cambi di gestione, sia relative a recensioni palesemente e clamorosamente false. che affidabilità può dare un sito del genere?

Roberto
Roberto
14 Ottobre 2013 15:13

A paola. Tu sopra ti presenti come recensitrice di ta . Ma io ti chiedo quale professionalita ‘ tu hai per recensire per esempio un ristorante ? Sei esperta in cucina ? Sei sommelier ? Sei una persona che lavora nel settore ? Se sei una di queste figure, si puo’ accettare una critica MOTIVATA , ma se sei una semplice utente del locale, non credo possa dare giudizi sulla qualita’ del cibo che ti viene servito. Puoi dire a TITOLO PRSONALE che quel piatto non ti e’ piaciuto, ma non dire come dovrebbere essere fatto. Per quanto riguarda il trattamento del personale o il tovagliolo sporco o altri disagi del genere, dovresti conoscere le problematiche della gestione prima di emettere giudizi. Per quanto mi riguarda, difficilmente ho riscontrato certe brutte recensioni quando sono stato nel locale da me prescelto. E inoltre mi regolo di conseguenza, prendendo con le molle cio’ che e’ nelle recensioni. PURTROPPO, ormai la maggior parte della gente si regola sulle recensioni per la scelta del locale e questo sta diventando una piaga. Sarebbe semplice che TA NON ACCETTASSE recensioni didpersone poco preparate e controllasse prima di pubblicarle. Tra l’altro mi sembra che ci sia una vertenza fra l’ associazione degli albergatori e TA per questa problematica. TUTTO CIO’ CHE DICO E ‘ MOTIVATO DALLA MIA ESPERIENZA ULTRATRENTELLALE NEL CAMPO HORECA

Daniele
Daniele
Reply to  Roberto
14 Ottobre 2013 15:44

E’ ovvio che ognuno scrive o dovrebbe scrivere a titolo personale e non per conto di qualche giornale o qualche società (e ciò è palese su quanto richiede TA prima di inviare una recensione); detto questo non vedo cosa ci sia di male…un sito in cui gli utenti (non necessariamente albergatori, ristoratori o critici professionisti) si consigliano e confrontano. Come sempre accade il problema non è tanto il mezzo quanto come lo si usa: se lo si usa bene (con un minimo di discernimento su quanto c’è scritto) può essere davvero utile, se lo si usa male ovviamente genera altro “male”. Non vedo perchè qualcuno dovrebbe vietare a chi le strutture le utilizza di poterle recensire, anzi (la prenda come provocazione!) bisognerebbe invece vietare agli addetti, ben più motivati da vari interessi, di scrivere recensioni per motivi di palese conflitto d’interessi.

Alessandro
Alessandro
Reply to  Roberto
14 Ottobre 2013 17:09

Non so come funzioni esattamente, ma suppongo sia il locale a chiedere di entrare nel “circuito” di Trip Advisor. Se è così, lo fa conscio di quali siano i pregi ma anche i “rischi” di un servizio di questo tipo…

paola emilia cicerone
paola emilia cicerone
Reply to  Roberto
14 Ottobre 2013 18:11

Avresti ragione se i ristoranti dovessero accogliere solo gastronomi e sommelier.. Solo che in genere li frequenta gente normale, che pure ha gusti e preferenze, conosce il valore del cibo e sa riconoscere se è stata trattata bene o no..Questa pretesa di dare voce solo agli “addetti ai lavori”, perdonami, mi sembra un po’ arrogante

Roberto
Roberto
14 Ottobre 2013 22:31

Ad alessandro. No, non sono i gestori ( nella maggior parte dei casi) a chiedere di far parte di tripadvisor. Basta che tu vada una sola volta nel locale per poter fare una recensione, naturalmente anonima, dove tu puoi scrivere tutto quello che ti passa per la testa senza doverne rendere conto, oppure qualificarti… E questo, secondo me e’ il problema. Per es. booking.com sollecita commenti solamente a coloro che hanno prenotato sul suo sito e sono quindi identificabili in base alla prenotazione. Non so se ho spiegato bene la differenza.
Per paola, gradirei sapere se quando vai in un locale per recensirlo ti presenti come rappresentante di ta, oppure vai in incognito. Nel passato ci sono state diatribe tra critici gastronomici e locali di fama per gli stessi motivi, ma dopo tutto e’ cambiato per il doverso rapporto che si e’ riusciti ad instaurare tra censori e locali. Adesso tutto viene fatto con piu’ chiarezza. Lo stesso spero che faccia TA al piu’ presto

Alessandro
Alessandro
Reply to  Roberto
15 Ottobre 2013 09:49

Intendevo, magari sbaglio, che io non posso recensire un locale che non è inserito in Trip Advisor, quindi ho supposto che per essere inseriti tra i locali che si possono recensire si debba fare richiesta…

Paola Emilia Cicerone
Paola Emilia Cicerone
Reply to  Alessandro
15 Ottobre 2013 11:27

Per Alessandro..non è del tutto vero, si può chiedere di inserire un nuovo locale ed essere i primi a recensirlo, io un paio di volte l’ho fatto

Paola emilia Cicerone
Paola emilia Cicerone
Reply to  Roberto
15 Ottobre 2013 10:01

Per Roberto: ovviamente non mi presento..non sono un rappresentante di TA, che è una community di utenti ..questo e’ il suo valore, e il volume di traffico e’ tale che secondo me permette di abbassare il rumore di fondo a un livello che non da fastidio….onestamente, devo dire che non mi presenterei neanche se recensissi professionalmente, mi pare l’unico modo per ottenere un trattamento analogo a quello di altri clienti……se poi i ristoranti preferiscono poter omaggiare il critico per trarne vantaggi francamente e’ un problema loro. Chi lavora bene non dovrebbe avere problemi

Carlo
Carlo
15 Ottobre 2013 16:04

Cari signori, queste sono tutte chiacchiere. Voi tutti andate a cercare e vedere il sito Tripadvisorsuccess.com .
E poi andiamo ascrivere che sono i proprietari delle strutture ad aver creato questa situazione ???
Altro : io quando vado a pranzo o cena, non ritengo di dover “acquistare un appartamento” , quindi se consulto TA lo faccio per pochi secondi ! Individuo e seleziono, la zona della città e mi compaiono i locali, distribuiti in base a una classifica di TA. Di solito nel iphone hai la visibilità dei primi 3, poi dai una occhiata veloce alla struttura scelta e Vai ! Quindi io non capisco chi parla di poter scegliere ed interpretare le recensioni …. Se dovessi “acquistare un appartamento” farei una verifica accurata della situazione, ma se devo scegliere un locale per pranzo e cena, dubito di avere la voglia, e il tempo di fare questa “accurata” selezione … scusatemi !
Quindi si gioca tutto qui il 95% del business di TA. Penso sia abbastanza chiaro, e questo tipo situazione, fa cadere tutte le storie e le ipotesi, che ho appena letto.
E vi posso garantire che i famosi ed in voga “web marketing”, e “SEO”, che di questi tempi si propongono , (in maniera onesta e professionale), proprio per ottimizzare le ottimizzare il flusso dei clienti verso le strutture, si avvalgono proprio del “principio ” appena descritto .
Quindi a Voi trarre le conclusioni ,, grazie

Carlo
Carlo
15 Ottobre 2013 16:37

I TITOLI: in Italia un altro dei nostri grandi difetti, è quello di sfoggiare titoli … io sono dottore, io sono professore, io sono esperto trentennale di Horeca, io sono recensore ti Tripadvisor, io sono esperto , io sono super, e molto altro ..
Io penso “basta”! E’ ora di finirla ! Qualcuno disse : “parlami e ti dirò , chi sei !” penso che non esista un concetto più vero di questo .
Tornando al problema, perchè di problema si tratta : Se vai in un locale a pranzo e cena , riconosci subito i fan di Tripadvisor…. io li definisco marziani ! Marziani sì ! perchè hanno un loro modo particolare e ben definito di proporsi : aria saccente, aria sospettosa, e indagatrice, comportamento talvolta arrogante , e sempre curioso per cercare di carpire tutte le situazioni, e i segreti del locale , e del personale di servizio, e i possibili commenti degli altri clienti. Fotografie dei piatti e delle persone, fatte un poco di nascosto, e molto altro!, comunque convinti di essere in missione speciale ed in incognito …ahaha
Poi ci sono i Marziani-fenomeni, ovvero quelli che deliberatamente lasciano sul tavolo il loro iphone , e ipad aperto sulla pagina di TA proprio quella della struttura in cui si trovano . che pena !.
E allora di che cosa vogliamo parlare, come si deve comportare un cameriere o un ristoratore in queste situazioni ??? ditemelo Voi.
Steve Jobs ha sicuramente cambiato il mondo, con le sue innovazioni tecnologiche, ma queste innovazioni , con i social, sicuramente hanno fatto molti danni !
Qui, ormai esiste gente, che probabilmente non avendo hobby si diverte a passare giornate e serate sui social . E tra questi si sono formati i pseudo-reporter che si divertono a scoprire, scrivere e pubblicare tutte le storie , e tutto quello che possono, vero o falso, verificato e non, impressioni puramente personali, simpatie ed antipatie, e report anche sulla privacy degli altri …. pur di poter primeggiare, di poter pubblicare giudizi?!?! che consentano loro di essre i “primi della classe”, e quindi di appagare la propria sete di visibilità e fama.
Qui, nessuno ha parlato del business che TA và a intaccare, quello vero: in ogni struttura recensita da e su TA, anche la più piccola, “campano”, (si sostentano) almeno 5 famiglie, dal proprietario dal cameriere al cuoco e al lavapiatti, ma di questo forse non se n’è accorto nessuno !
Quindi chi si diverte a fare gossip sulle strutture, o a dare giudizi di simpatia o antipatia, o chi vuole favorire questo e quello, si dovrebbe rendere conto che le sue azioni , non vanno solo ad intaccare le strutture , ma anche i suoi dipendenti e le loro rispettive famiglie. Signori in Italia lo scorso anno hanno chiuso più di 300.000 aziende.
E basta girare in internet o sui link di Tripadvisorsuccess per rendersi conto di quanto e quante aziende abbia rovinato questo “sport” di fare gossip sui social network .
Quindi per favore aprite gli occhi. grazie !
Non mi voglio ergere a moralista, assolutamente, ma conosco troppa gente rovinata, e altra falsamente ascesa alla popolarità, da questo triste “gioco” .
e comunque sono disponibile a qualsiasi confronto , non anonimo , grazie.

Carlo
Carlo
15 Ottobre 2013 18:29

Ultima per oggi , poi vado a lavorare .
TRIPADVISOR : questa impresa/società, nata del 2000, fu poi acquisita ed è ora parte integrante di “EXPEDIA”.
A sua volta Expedia, società quotata in borsa, NASDAQ, è comunque una società di MICROSOFT (Bill Gates) .
Ora EXPEDIA è presente “sempre*” in TRIPADVISOR, nelle pagine di alberghi ed altre strutture , in quanto il suo lavoro/scopo è quello di “prenotare” e “vendere” : hotel, voli aerei, auto/rent, crociere, pacchetti vacanze, e altro.
Quindi visto che MICROSOFT, EXPEDIA, E TRIPADVISOR, non sono società di beneficienza, lascio trarre a VOI le conclusioni sulla bontà dell politiche di Tripadvisor e sulle sue intenzioni, diciamo riferite al sociale.
Inoltre se andate su wikipedia, la libera enciclopedia, non troverete , una riga scritta su TRIPADVISOR-SUCCESS, la società che vende abbonamenti per essere number-ONE in Tripadvisor. E la stessa TRIPADVISOR SUCCESS , “MAI” smentita o diffidata o chiamata in “causa” da TRIPADVISOR…!!
Forse qualcuno potrebbe chiedersi IL ” perchè” ???
Comunque mi sembra che anche in tutta questa storia , possa configurarsi un minimo di “conflitto di interesse” ,, oggi tanto di moda .
grazie e arrivederci –