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Per l’Efsa il sucralosio è sicuro: nessun legame tra consumo e cancro

Secondo l’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) l’edulcorante sucralosio (E955), è sicuro e il  consumo non è correlato  all’insorgenza del cancro. L’Autorità di Parma replica così alle accuse sollevate da uno studio italiano condotto da Morando Soffritti dell’Istituto Ramazzini, che dimostrava l’effetto cancerogeno del dolcificante nei topi. “I dati disponibili non supportano le conclusioni degli autori”, conclude l’Efsa, che sottolinea alcuni limiti della ricerca realizzata dall’istituto bolognese. La metodologia   scelta dai ricercatori non è convenzionale e ha portato a risultati non conclusivi, che non possono dimostrare nessuna relazione di causa-effetto tra l’assunzione di sucralosio e lo sviluppo tumorale. Inoltre gli effetti osservati sul modello murino non sono sovrapponibili a quanto potrebbe verificarsi nell’uomo.

La sicurezza del sucralosio era già stata dimostrata da un gran numero di ricerche (più di 110 studi scientifici volti ad identificare i possibili effetti negativi dalla Food and drug administration e da altre agenzie ). Le valutazioni effettuate confermano la sicurezza del dolcificante anche per i bambini, per le donne in gravidanza e in allattamento.

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Paolo
Paolo
12 Maggio 2017 17:25

Ho capito bene?
C’erano 110 studi scientifici, magari commissionati dalle aziende produttrici di sucralosio, che dimostravano l’affidabilità del dolcificante. Poi l’Istituto Ramazzini lo prova sui ratti e nota un aumento di tumori. Ora l’EFSA, anziché fare uno studio “indipendente” per verificare che le conclusioni del Ramazzini sono sbagliate, semplicemente afferma “se è cancerogeno per i topi non è detto che lo sia anche per l’uomo, e comunque ci sono un’infinità di studi che già attestavano la non nocività del dolcificante, quindi facciamo finta che quei studi siano migliori rispetto a quello del Ramazzini”.
Ma quale credibilità ha l’EFSA, con queste uscite (vedi anche la questione glifosato, cancerogeno per lo IARC, sicuro per EFSA)?

Roberto La Pira
Reply to  Paolo
12 Maggio 2017 17:46

L’Efsa non è un ente di ricerca ma solo un’agenzia che valuta le ricerche

Roberto Pinton
Roberto Pinton
13 Maggio 2017 17:30

Una questione che mi ha sempre un po’ incuriosito.

Quando da qualche studio emerge la nocività di un additivo c’è quasi sempre un Efsa di turno che sostiene “Gli effetti osservati sui topi non sono sovrapponibili a quanto potrebbe verificarsi nell’uomo”.

A sostenere che “Gli effetti osservati sui topi non sono sovrapponibili a quanto potrebbe verificarsi nell’uomo”, invece, non c’è nessuno quando dagli studi sui topi emerga la sicurezza della sostanza.

In sostanza, quando i topi rimangono in salute, l’additivo è considerato certamente sicuro per l’uomo, quando, invece, si registra qualche effetto negativo sulla loro salute, i topi non van più bene: “Ma che c’entra, sono topi, mica uomini”…

Roberto
Roberto
20 Maggio 2017 09:34

Ma scherziamo. La compatibilità uomo – topo geniticamente è oltre l’80%. Comunque il topo ha un sistema immunitario molto migliore dell’Uomo, può vivere in ambienti ostili (come le fogne) senza nessun problema. I topi sopportano un’alimentazione di cibi degradati, tossici… che l’Uomo non ci sopravivrebbe un giorno. Se i topi hanno difficoltà per il SUCRALOSIO (anche se dobbiamo tenere conto a che quantità gli è stata somministrata; dato fondamentale) vuol dire molto preoccupante per l’Uomo. Ma diciamo la verità (quello che tutti vogliamo dire), gli INTERESSI FINANZIARI prevalgono su tutto

Egidio
Egidio
Reply to  Roberto
20 Maggio 2017 16:44

Effettivamente qualche dubbio sull’Efsa è legittimo. Si può sapere da quanti e quali membri è composto (nome, cognome, qualifica e professione), da chi sono nominati, da chi finanziati e come prendono le decisioni: analisi, dibattiti, confronti interni, univocità dei metodi di analisi, ecc ecc ?!?!?!
O chiedo troppo?

Silvia
Silvia
Reply to  Roberto
20 Maggio 2017 19:08

Dalla risposta di Roberto la Pira mi sorge un dubbio: le cavie usate negli esperimenti non sono topi di fogna, quindi probabilmente non hanno un sistema immunitario all’altezza di quello dei topi di fogna, o no?

PIO NECCI
PIO NECCI
20 Maggio 2017 12:59

CI RISIAMO.E’ SUCCESSO COSI’ ANCHE PER L’ASPARTAME QUANTE PERSONE SONO MORTE PRIMA CHE L’EFSA NE RICONOSCESSE LA CANCEROGENITA’ .
SI L’EFSA, CARO DR LA PIRA, NON E’ UN ENTE DI RICERCA, MA CHE RICONOSCA SOLTANTO LE RICERCHE DI PARTE, NON MI SEMBRA MANCO GIUSTO.
UNA COSA DICO FORTE, DIVENTIAMO UNA VOLTA DEI VERI CONSUMATORI. RISPETTIAMO IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE. CIOE’:
NON CONSUMIAMO PRODOTTI SOSPETTI FINO A QUANDO UN ENTE DI RICERCA INDIPENDENTE NON EMETTA UNA RISPOSTA SERIA.
L’ISTITUTO RAMAZZINI LO E’

roberto pinton
roberto pinton
20 Maggio 2017 20:39

Achtung: l’Efsa non riconosce affatto la tossicità dell’Aspartame: http://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/aspartame + https://www.efsa.europa.eu/it/press/news/131210 (“A seguito di un approfondito esame delle prove fornite da studi condotti sugli animali e sull’uomo, gli esperti hanno escluso il potenziale rischio collegato all’aspartame di causare danno ai geni e indurre il cancro”).

A ogni buon conto, la risposta dell’Isituto Ramazzini è a pagina http://www.ramazzini.org/news/aspartame-la-risposta-dellistituto-ramazzini-alle-dichiarazioni-dellefsa/

Roberto
Roberto
21 Maggio 2017 10:10

Come l’EFSA, io sono di Parma. E conosco qualcuno che ci lavora. Mi ha spiegato che per le analisi è molto difficile trovare elementi “estranei” e in più ci vuole molto tempo. Le multinazionali presentano le etichette del loro prodotto e spesso l’EFSA controlla se corrisponde. Stranamente l’EFSA si accanisce contro chi va contro le Multinazionali. Ma il vero problema è POLITICO. Nel senso che, come qualche tempo fa, l’Europa ha bloccato carni americane piene di estrogeni, gli americani per ritorsione hanno aumentato in modo gravoso i dazi doganli su prodotti agricoli europei, creando un grosso danno finanziario.

Roberto La Pira
Reply to  Roberto
21 Maggio 2017 15:03

Le carni americane che vengono importate in Europa sono per accordi allevati senza l’utilizzo di ormoni

Pasquale
Pasquale
21 Maggio 2017 16:08

Per Egidio: io ho trovato tutto quello che lei chiede proprio sul sito dell’EFSA. Fanno della trasparenza una loro bandiera e ci vuole qualche click ma si trovano tutte le informazioni del caso. Nomi cognomi, metodo di lavoro (= valutazione dei dati disponibili), non sono pagati ma rimborsati. Poi no so, non me ne intendo, ma si trova tutto online.

luigi
luigi
25 Maggio 2017 14:00

per me gli esperti dell’EFSA se lo possono pure mangiare, ma, personalmente, non ho motivi per consumarne. essendo artificio da laboratorio, preferisco cautelativamente evitarlo, dato che, almeno al momento, è sostenuto da troppi interessi commerciali. inoltre, ci sono già state, nel recente passato, decisioni da parte di questo ente che hanno lasciato quantomeno sospettare un pronunciamento marcato da conflitti di interesse.

Mariagrazia
Mariagrazia
2 Giugno 2017 19:50

L’Efsa come altre agenzie governative di “non controllo” tipo la Fda , non hanno nessun tipo di credibilità e affidabilità: sono ogani al servizio delle multinazionali e dei loro interessi . L’Ue e gli Usa sono strumenti commerciali per fare fraudolentamente soldi , con la corruzione di questi ricercatori-accertatori che spesso fanno la spola tra le multinazionali e queste agenzie e questo vale per il cibo e per i farmaci . Continuare a credere che difendano la salute dei cittadini e pura illusione .

Roberto La Pira
Reply to  Mariagrazia
3 Giugno 2017 09:55

Mi sembra un’analisi superficiale