salamino toscano il borgo salumi di siena

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Aggiornamento del 4 dicembre 2018: il ministero della Salute ha revocato il richiamo del salamino toscano Il Borgo Salumi di Siena per la scadenza del prodotto.

Il Ministero della salute ha diffuso il richiamo di un lotto di salamino toscano a marchio Il Borgo Salumi di Siena per la presenza di Salmonella. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da circa 0,5 kg e fa parte del lotto 801999021003 con scadenza il 04/04/2018. Il salamino richiamato è prodotto dall’azienda Salumi Il Borgo Srl nello stabilimento di via Toscana 183, a Monteroni d’Arbia, in provincia di Siena (IT 1829 CE).

A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare il prodotto con il numero di lotto interessato dal richiamo. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’azienda al numero 0577 372144 oppure all’indirizzo email cinzia@ilborgosalumidisiena.it

Nei giorni scorsi, il Ministero della salute ha pubblicato anche un avviso di richiamo per tutti gli additivi, aromi, spezie, prodotti e semilavorati per gelateria e pasticceria a marchio Rare Fantasy perché le “modalità di presentazione non consentono al consumatore di disporre delle informazioni necessarie ad evitare effetti nocivi per la salute” e “non idonei al consumo umano poiché deteriorati o contenenti ingredienti non idonei”.

Sono interessate dal richiamo tutte le confezioni con tutti i numeri di lotto e scadenze prodotte da Rare Fantasy Srl nello stabilimento di via Giovanni XXIII 9/A, a Oria in provincia di Brindisi.

Dal 1° gennaio 2018, Il Fatto Alimentare ha segnalato 28 richiami, per un totale di 76 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.

Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che funziona poco e male. Ogni anno in Italia vengono ritirati dagli scaffali dei punti vendita almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore.

I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it

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