salame affettati insaccati

ritiro salame felino IGPIl sistema di allerta rapido della Regione Valle d’Aosta il 18 agosto ha ritirato dal commercio un lotto di salame felino IGP della marca Cavalier Umberto Boschi S.p.A di Parma.

 

Il motivo del richiamo riguarda la presenza di Salmonella nell’impasto. Il lotto oggetto dell’allerta è il numero “078017 TMC 22/05/2014”, ed è stato ritirato da tre punti vendita della Regione Valle d’Aosta e da altri punti vendita situati in Emilia Romagna. L’azienda sostiene di avere fatto delle analisi su campioni di salame oggetto del ritiro senza però riscontrare irregolarità.

 

Di seguito le tabelle con i dettagli dei punti vendita e dei numeri di lotto del salame felino IGP ritirato.

 ritiro salame felino boschi

 

Sara Rossi

© Riproduzione riservata

Foto: iStockphoto.com

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Stefania
Stefania
3 Settembre 2014 21:00

Salve, esiste anche l’elenco dei punti vendita dove il salame è stato ritirato in Emilia? Mia madre l’ha acquistato.
Grazie mille
Stefania

Valeria Nardi
Reply to  Stefania
4 Settembre 2014 09:34

Non conosciamo l’elenco dei punti vendita, ma se è stato ritirato nel negozio dove l’ha acquistato dovrebbe essere esposto un cartello. In ogni caso basta che controlli il numero di lotto.

Giuseppe Pastori
Giuseppe Pastori
4 Settembre 2014 12:27

La notizia non mi stupisce più di tanto, anche se il Sal. Cav. Umberto Boschi passa per essere uno dei migliori salame Felino industriali.
Le carni fresche notoriamente possono avere cariche microbiche di un certo livello, anche se dichiarano l’assenza dei patogeni in 25 gr (valore del test, su un numero “n” di prelievi se e quando effettuati): sono sufficienti perciò delle cariche limitate presenti su qualche taglio di carne per proliferare e crescere. Tuttavia la tecnica di lavorazione del salame prevede da un lato l’impiego di colture starter fermentanti che abbassano il pH per acidificazione (per non dire di altri fattori) e un valore di acqua libera (Aw) in funzione del calo peso tale da inibire lo sviluppo dei patogeni.
A livello industriale pochi punti percentuali di minor calo peso possono incidere sui costi. Perciò c’è la tendenza a vendere partite di salame più fresco, specialmente ai supermercati, che non hanno ancora maturato le caratteristiche standard di qualità che per questo tipo di salame sono di una consistenza bella soda.
Proprio ieri mentre facevo la spesa presso una nota insegna della GDO ho “tastato” (per potenziale acquisto) un salame Felino di Cav. Boschi, ma ho lasciato perdere dal tanto che il salame era fresco e l’impasto ancora molliccio.

Roberto La Pira
Reply to  Giuseppe Pastori
4 Settembre 2014 19:10

Sono d’accordo con Pastori, anche io quando faccio la spesa non compro salame poco stagionato troppo morbido . Purtroppo però una buona parte dei salami interi esposti nei supermercati è sempre poco stagionata. Mi è capitato in un supemercato di trovare un addetto che ritirava dagli scaffali alcuni salami interi da riprezzare perchè dopo un certo periodo di tempo trascorso in negozio si erano asciugatie questo comportava un errore nella grammatura indicata sull’etichetta.

Daniel
Daniel
4 Settembre 2014 17:26

ma è scaduto?!

Roberto La Pira
Reply to  Daniel
4 Settembre 2014 18:55

Il salme ritirato non è scaduto la data del lotto indica il giorno della produzione

Daniel
Daniel
5 Settembre 2014 13:14

Ma… L078017 è il lotto giusto?
Poi segue la scritta TMC 22/05/2014
Termine minimo di consumo….giusto?

Valeria Nardi
Reply to  Daniel
5 Settembre 2014 14:18

L’azienda ci ha riferito che tutto il codice di lotto è: 078017 TMC 22/05/2014 . Mentre 22/05/2014 è la data di produzione.

angelo41
angelo41
6 Settembre 2014 18:42

Non sono un appassionato di salumi e, se dipendesse da me, non li comprerei mai. Troppi additivi, troppi conservanti e troppi coloranti.
Esiste la formula per fare un sano salame solo con carne e spezie naturali?