semi-di-lino-dorati-bio-fior-di-loto-250-grSono stati ritirati due lotti di Semi di lino dorati biologici della marca Fior di Loto per presenza di un diserbante, il glifosato. È stata la stessa ditta distributrice, in seguito ai risultati dei controlli da parte dell’Ente certificatore, a inviare la comunicazione e ad avviare il ritiro (vedi tabella sotto).

Le analisi di laboratorio hanno evidenziato la presenza di residui di un fitosanitario (glifosato) nel prodotto dichiarato biologico in quantità di 0.13 mg/kg.

Considerato il livello di residuo della sostanza non si ipotizza un rischio per la salute umana, ma il ritiro è determinato dal fatto che il prodotto non può essere venduto come biologico.

Fior di loto ci ha inviato una comunicazione in cui precisa che “l’ente di certificazione del fornitore della materia prima ha riscontrato tracce di contaminazione del pesticida Glifosate in quantità superiori al limite consentito per i prodotti biologici seppure di molto inferiori alla soglia consentita per legge per i prodotti analoghi convenzionali (limite 10 mg/kg). Trattasi di un prodotto eccellente, pienamente conforme ai requisiti di sicurezza ed in nessun modo pericoloso per la salute del consumatore; infatti, il residuo del pesticida comporta esclusivamente il fatto che la referenza in oggetto non potrà più essere considerata biologica.” (leggi comunicato completo)

I lotti richiamati sono i 281116 e 051216 con termine minimo di conservazione 28/11/2016 e 05/12/2016 e venduti in confezioni da 250 grammi.

tabella semi di lino dorati bio fior di loto
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Paoblog
21 Maggio 2015 07:35

Ma in sostanza, se la presenza di erbicida impedisce (ovviamente) che sia dichiarato come biologico, come mai l’erbicida c’è?

Ovvero è un falso biologico oppure che?

Carlo
Carlo
Reply to  Paoblog
21 Maggio 2015 22:42

Esatto, finto BIO oppure c’è stata qualche tipo di contaminazione, anche se credo sia difficile.

Luigi Tozzi
Luigi Tozzi
26 Maggio 2015 09:42

Ma lo sapete che in Europa non esiste un limite tecnico (quello di errore della metodica e dello strumento d’analisi usati) unico per tutti? Tranne in Italia, nel resto d’Europa sono i vari enti di certificazione che lo stabiliscono!!
Capita così che il prodotto può essere dichiarato biologico da un ente di certificazione ed immesso sul mercato mentre non lo sarebbe per un altro. Così girano materie prime dichiarate biologiche che entrano nei cibi che poi analizzati da un altro ente di certificazione o dall’autorità competente di un altro Stato membro li dichiara non biologici.
La proposta di nuovo regolamento bio prevede una soglia limite tecnica comune per tutti gli Stati membri. Si sono opposti i soliti Stati del Nord europa (Germania, Olanda, Danimarca, Inghilterra ed in parte anche la Francia). Le organizzazioni agricole italiane si sono battute perché la proposta della Commissione passasse, ma con scarsi risultati vista la potente lobby commerciale dei paesi del Nord.

Carla Falanesca
Carla Falanesca
26 Maggio 2015 18:34

ma allora che presa in giro è il biologico, se ci può essere il glifosato? è solo per dare l’obolo agli enti certificatori? 50 anni fa il biologico era l normalità e voleva dire concimare con letame e utilizzare solo un po’ di verderame… basta! ci fanno pagare anche il triplo dei prodotti che alla fine non so cosa abbiano di veramente biologico!