Il Ministero della salute ha diffuso l’avviso di richiamo di un lotto di salame nostrale a marchio “La Bottega di Adò” per la presenza di Salmonella. Il prodotto interessato dal provvedimento è venduto in formato da 800 grammi e fa parte del lotto 170893.

Il salame nostrale è prodotto dall’azienda “La Bottega di Adò” nello stabilimento di via Nerino Garbuio a Montignoso (Massa-Carrara).

Si raccomanda di non consumare il prodotto con il numero di lotto interessato dal provvedimento. L’azienda precisa che è stato inviato un avviso di richiamo da esporre nei punti vendita in cui è stato distribuito il salame.

Dal 1 gennaio 2017Il Fatto Alimentare ha segnalato 107 richiamiper un totale di 151 prodotti e 11 provvedimenti di revoca. Per vedere gli altri clicca qui.

Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo  pubblicato in Italia che  rivela i segreti e le criticità di un sistema che funziona poco e male. Ogni anno in Italia vengono ritirati dagli scaffali dei punti vendita almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore.

I lettori  interessati a ricevere l’e-book, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro  in formato pdf  “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it

© Riproduzione riservata

* Con Carta di credito (attraverso PayPal). Clicca qui

* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264

 indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare 2017. Clicca qui

0 0 voti
Vota
2 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
roberto berti
roberto berti
6 Dicembre 2017 15:44

salve,in merito al salame nostrale prodotto dalla ‘bottega di adò’ ritirato x possibile salmonella chiedo: ho acqistato in data 13/10/17 ore 17.47 presso detto negozio detto salame,ho a disposizione lo scontrino cartasì maestro ma non l’altro con i dettagli della merce,mio padre che ha consumato detto salame è stato ricoverato in data 2/11/17 emesso in isolamento al n.o.a (nuovo ospedale apuano) di massa(ms) con diagnosi di salmonella, è fattibile la causa con detto salame? è possibile risalire al lotto? ringrazio

Giulia Crepaldi
Reply to  roberto berti
6 Dicembre 2017 16:55

Gentile Roberto,
il modo più semplice per risalire al lotto di produzione (e capire se la causa dell’ospedalizzazione sia da imputare al salame richiamato) sarebbe controllare l’etichetta del prodotto.
In assenza dell’etichetta può recarsi presso il negozio dove ha comprato il salame, dove tramite i loro registri dovrebbero saperle dire se quel lotto era in vendita nel giorno in cui è stato effettuato l’acquisto.
Inoltre, l’azienda ha specificato di aver inviato un avviso a tutti i punti vendita che hanno ricevuto il lotto richiamato da esporre per la comunicazione ai consumatori.