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Ogni anno una catena di supermercati ritira almeno 2-300 prodotti e in decine di casi ci sono rischi per la salute, perchè non informa i consumatori

La legge obbliga le catene di supermercati e le aziende alimentari a informare i consumatori quando un prodotto potenzialmente nocivo per la salute viene ritirato dagli scaffali. Si tratta di una norma ampiamente ignorata e per questo motivo all’inizio di luglio abbiamo contattato le più importanti catene di supermercati italiani (Esselunga, Auchan, Carrefour, Conad, Coop, Lidl, Pam, NaturaSì…) invitandole a realizzare sul nostro sito una pagina con le schede dei prodotti in fase di richiamo o ritirati dagli scaffali. Si tratta di un modo semplice ma efficace per informare i consumatori che è stato un venduto un alimento pericoloso. Il problema non è trascurabile visto che ogni anno una catena di supermercati ritira almeno 2-300 prodotti dagli scaffali e in decine di casi il motivo è correlato a potenziali pericoli per la salute.

 

Per rendersi conto basta chiedersi quanti supermercati hanno esposto manifesti nei punti vendita e pubblicato sul proprio sito le informazioni necessarie per invitare i consumatori a non consumare le confezioni di frutti di bosco surgelati contaminati dal virus dell’epatite A che ha colpito oltre 200 persone.

 

auchan logoIl nostro invito è stato raccolto da Auchan che in una lettera precisa di stare valutando di pubblicare in rete la lista dei prodotti richiamati: “Nel caso specifico dei richiami – che prevedono il ritiro del prodotto, in vendita o già venduto, per questioni di sicurezza e salute dei consumatori – confermiamo che è nostra prassi esporre nei punti vendita dei cartelli, sia al box accoglienza che nei pressi del banco, dove abitualmente si trova la merceologia oggetto del richiamo, per informare i clienti. Nel 2012 sono stati effettuati 17 richiami (11 di prodotti alimentari + 6 di prodotti non alimentari); nel primo semestre 2013 le numeriche sono state: 5 richiami di prodotti alimentari e 3 di prodotti non alimentari. Per migliorare questo importante servizio ai nostri clienti, stiamo valutando la preziosa opportunità di implementare la pubblicazione dei richiami anche all’interno del nostro nuovo sito internet (www.auchan.it), in modo da garantirne la massima visibilità ai consumatori”.

 

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Quanti supermercati hanno informato i consumatori sui frutti di bosco surgelati contaminati dal virus dell’epatite A?

Anche Esselunga ci ha scritto dicendo di “disporre di procedure specifiche che disciplinano il ritiro e l’eventuale richiamo dei prodotti non conformi ai requisiti di sicurezza, così come previsto dal Reg. CE 178/2002. La procedura specifica è inserita nei Manuali di Autocontrollo dei Centri di Produzione e dei Negozi, quindi  approvata anche dalle Autorità preposte ai controlli in ambito di Reg. CE 178/02. In caso di richiamo dal mercato, tali procedure prevedono la valutazione di specifiche modalità di avviso al consumatore, scelte sulla base di un criterio di rapidità ed efficacia”.

 

Da una catena leader di mercato ci aspettavamo qualcosa più di una generica  dichiarazione. Ci piacerebbe sapere quanti sono stati i prodotti richiamati e ritirati da Esselunga nel primo semestre del 2013 e come sono stati informati i consumatori, visto che nei supermercati i cartelli si vedono raramente. Aspettiamo altre risposte; vi terremo informati.

 

Roberto La Pira

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Foto:Photos.com

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Bianca
Bianca
19 Luglio 2013 11:33

Gradirei ricevere regolarmente l’aggiornamento dei prodotti ritirati perché pericolosi.
Grazie