Aggiornamento dell’11 gennaio 2018: a scopo precauzionale sono stati richiamati tutti i lotti di colatura di alici con i marchi Iasa, Sapori di Mare, Decò e Riunione Industrie Alimentari dal numero 01/2016 al 12/2017 per la possibile presenza di istamina. Il richiamo interessa tutti gli ipermercati Auchan, e i punti vendita Coop, Iper e Decò.

Auchan ha pubblicato il richiamo di un lotto di colatura di alici a marchio Sapori di Mare per la presenza di livelli di istamina oltre la soglia consentita. Il richiamo è stato diffuso anche da DecòCarrefour. Il prodotto coinvolto è venduto in bottigliette da 100 ml con il numero di lotto L.08/2017 e data di scadenza al 31/08/2019. La colatura di alici richiamata è prodotta dall’azienda Iasa Srl nello stabilimento di via Nofilo a Pellezzano (provincia di Salerno), con il marchio di identificazione IT 145 CE.

Il richiamo è limitato agli ipermercati Auchan di Bussolengo, Porta di Roma, Nola, Pompei e Palermo Fondo Raffo (centro commerciale Conca d’Oro). Si raccomanda di non consumare il prodotto coinvolto dal richiamo e di restituirlo al punto vendita d’acquisto, dove sarà sostituito. L’istamina si forma naturalmente in seguito alla degradazione dell’istidina, un aminoacido presente in alcuni pesci in grandi quantità. L’eccesso di istamina può causare sintomi come mal di testa, arrossamenti, prurito, nausea e vomito.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’azienda al numero 089566347 o all’indirizzo email iasasrl@tin.it

Dal 1 gennaio 2017Il Fatto Alimentare ha segnalato 113 richiamiper un totale di 158 prodotti e 11 provvedimenti di revoca. Per vedere gli altri clicca qui.

Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo  pubblicato in Italia che  rivela i segreti e le criticità di un sistema che funziona poco e male. Ogni anno in Italia vengono ritirati dagli scaffali dei punti vendita almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore.

I lettori  interessati a ricevere l’e-book, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro  in formato pdf  “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it

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