Patatine fritte, ketchup e bibita con ghiaccio di un fast food rovesciate a terra sull'asfalto; concept: junk food, linee guida nutrizionali
regola
La regola dei cinque secondi è falsa

Meglio non fidarsi della regola popolare secondo cui il cibo caduto a terra raccolto entro cinque secondi può essere mangiato tranquillamente Il motivo di questo ragionamento è che i batteri hanno bisogno di un po’ di tempo per trasferirsi sull’alimento. In realtà, in alcuni casi, il passaggio dei batteri avviene in meno di un secondo: dipende dalle caratteristiche del cibo e dal tipo di superficie su cui cade. È quanto documenta uno studio della statunitense Rutgers University, durato due anni e pubblicato dalla rivista dell’American Society for Microbiology, Applied and Environmental Microbiology.

I ricercatori hanno effettuato 2.560 misurazioni, prendendo come riferimento quattro alimenti (anguria, pane, pane e burro e caramelle gommose) e  considerando quattro tipi disuperfici (acciaio inossidabile, ceramica, legno e moquette) e quattro tempi di contatto i (meno di un secondo, 5, 30 e 300 secondi). In questo modo sono stati definiti 128 scenari, ognuno dei quali è stato replicato venti volte. Il batterio preso in considerazione è l’Enterobacter aerogenes, un microorganismo “cugino” della Salmonella.

anguria
l’anguria ha una contaminazione maggiore delle caramelle gommose

I risultati indicano che la contaminazione del cibo, cioè il trasferimento dei batteri dalla superficie all’alimento, dipende dall’umidità del prodotto, dal tipo di superficie e dalla durata del contatto. In tale contesto, l’anguria ha una contaminazione maggiore delle caramelle gommose; la moquette ha una velocità di trasferimento molto inferiore rispetto alle piastrelle di ceramica e all’acciaio inox. Più lungo è il contatto tra cibo e superficie, maggiore è la contaminazione. In alcuni casi, però, il trasferimento dei batteri può avvenire istantaneamente, smentendo la regola dei cinque secondi, che si rivela essere una semplificazione di ciò che avviene nella realtà.

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Antonino Malgioglio
Antonino Malgioglio
4 Ottobre 2016 22:16

Penso che sarebbe bastato il buonsenso per capire che la regola era falsa. Come si può stabilire il tempo di contaminazione con un così alto numero di variabili?