ham prosciutto - selective focus
I salumi affettati in vaschetti si distinguono per il grado di umidità: all’interno della stessa categoria ci possono essere differenze per ricetta, ingredienti e aromi

Le vendite di salumi affettati in vaschetta sono in costante  aumento da anni. I consumatori li acquistano soprattutto per la comodità di utilizzo e spesso mettono nel carrello una confezione con il marchio della catena distributiva. Nel caso del prosciutto cotto affettato, circa un terzo delle vendite nella GDO riguarda le marche del distributore. Marchio leader del prosciutto cotto in vaschetta è Rovagnati, che produce e confeziona il prodotto anche per diverse catene di supermercati. Tra queste Leclerc-Conad: in un ipermercato in provincia di Cuneo abbiamo rilevato il prosciutto cotto Alta Qualità Rovagnati Affettati Firmati in vaschetta da 120g e la stessa tipologia di prosciutto nel medesimo formato a marchio Conad, sempre prodotto da Rovagnati nello stabilimento di Villasanta.

 

Come ci spiega Rovagnati, Affettati Firmati Gran Piacere® è un prosciutto cotto di Alta Qualità ottenuto attraverso la selezione di specifici tagli muscolari della coscia di maiale. Il prodotto assume il suo caratteristico sapore e aroma attraverso  aromi e spezie opportunamente selezionate. La produzione del prosciutto Conad Freschi & Convenienti è sottoposta a capitolati riservati e stabiliti con la catena, ma il prodotto appartiene comunque alla stessa categoria qualitativa e, quindi, è lecito ipotizzare che non ci siano differenze sostanziali tra una vaschetta e l’altra. Osservando la lista degli ingredienti si rileva che l’elenco identico e i valori nutrizionali sono simili.

 

prosciutto cotto
Il prosciutto in vaschetta è un acquisto sempre più diffuso

Quando acquista il prosciutto cotto, il consumatore può scegliere tra livelli qualitativi differenti, fondati sul parametro dell’umidità UPDS . Il  valore di UPSD inferiore o uguale a 81.0 corrisponde alla denominazione di vendita “prosciutto cotto”, se il valore è inferiore o uguale a 78,5 il prodotto acquisisce la qualifica  “scelto”, mentre un   valore inferiore o uguale a 75,5 è quello del “prosciutto cotto Alta Qualità”.

 

La qualità sensoriale del prosciutto, all’interno della medesima categoria, è però legata anche ad altri fattori come il tipo di ricetta utilizzata nella lavorazione o l’origine della materia prima. Per questo motivo all’interno della stessa categoria possono esserci differenze tra un prodotto e l’altro. Di certo, nel caso dei due affettati in vaschetta prodotti dalla stessa azienda, il dato comune è di appartenere alla medesima categoria qualitativa caratterizzata in particolare dall’utilizzo di tagli anatomici di suino con caratteristiche superiori rispetto al normale prosciutto cotto (*). Varia però in modo abbastanza significativo il prezzo: 22,42 €/Kg per la vaschetta Conad e 32,5 €/Kg per quella a marchio Rovagnati.

 

 

(*) Secondo la normativa nel prosciutto cotto di Alta Qualità, nella sezione mediana del prodotto finito devono essere chiaramente identificabili almeno tre dei quattro muscoli principali della coscia intera di suino, ma questo criterio non è ovviamente applicabile agli affettati confezionati.

 

prosciutto

 

 Claudio Troiani

© Riproduzione riservata

Foto: iStockphoto.com

 

sostieniProva2

Le donazioni a Il Fatto Alimentare si possono fare:

* Con Carta di credito (attraverso PayPal): clicca qui

* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264

 indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare

0 0 voti
Vota
2 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Giulia
Giulia
12 Febbraio 2015 07:20

E assaggiandoli????
Nonostante siano minime, le differenze nei valori nutrizionali lasciano intuire che il prosciutto Rovagnati venga realizzato con un taglio più magro (+proteine, – grassi) rispetto a quello Conad.
Vorrei sapere se al palato sia giustificata la differenza di prezzo o si ha la percezione che siano lo stesso prodotto.

ignis
ignis
12 Febbraio 2015 09:45

Spettabile redazione de ilfattoalimentare, non pensate che quando date queste notizie sia sempre opportuno ricordare che: andrebbero evitati o fortemente ridotti i cibi contenenti nitrito di potassio (E249), nitrito di sodio (E250) e nitrato di potassio (E252)?
E’ vero che lo stesso prodotto affettato fresco ne contiene meno?
grazie