Pasta all'uovo
Le Emiliane Barilla sono il marchio leader nel settore della pasta all’uovo

Il Fatto Alimentare ha preso in esame alcuni tipi di pasta di semola all’uovo (fettuccine e tagliatelle) confrontando le marche leader di mercato con alcuni dei prodotti dalle catene di supermercati che comunque rappresentano il 24% della pasta all’uovo acquistata in ipermercati, supermercati e piccoli punti vendita. Si tratta di pasta in diretta concorrenza con le Emiliane Barilla prodotto leader con una quota pari al 43% in valore. In linea teorica tra le varie confezioni non ci sono grandi differenze visto che la percentuale di ingredienti e le caratteristiche nutrizionali sono previste da una normativa specifica e infatti risultano molto simili. Nonostante ciò il prezzo sullo scaffale subisce oscillazioni rilevanti (vedi tabella sotto).

La legge è molto precisa quando dice che pasta all’uovo deve essere prodotta esclusivamente con semola e almeno quattro uova di gallina, prive di guscio, per un peso complessivo non inferiore a 200 grammi ogni chilo di farina. Le uova possono essere sostituite da una quantità identica di ovoprodotto (uova fresche pastorizzate confezionate in bottiglia o in tetrapak e vendute anche al dettaglio), mentre il contenuto minimo di proteine deve essere del 12,50%.

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Festaiola Agnesi è il prodotto più caro della categoria

Dall’analisi delle etichette si rileva che il profilo nutrizionale è abbastanza simile anche se Carrefour e De Cecco sono i prodotti con il più elevato contenuto in proteine. La percentuale di uova è praticamente la stessa per tutti i formati (28% circa). Le differenze percepibili dal consumatore in base alle informazioni riportate sulla confezione, sono legate al processo produttivo e al tipo di ingredienti utilizzati. Barilla focalizza l’attenzione sul benessere animale e per questo dichiara la provenienza “galline allevate a terra”. La stessa nota viene evidenziata da De Cecco per aumentare l’appeal verso i consumatori attenti alle tematiche del benessere animale.

Un altro elemento distintivo è la lavorazione effettuata con una trafilatura al bronzo che conferisce rugosità e una texture particolare alla superficie esterna della pasta, utilizzata da Barilla, De Cecco e Bennet. Agnesi invece evidenzia l’uso di una sfoglia più ruvida a stesura lenta. De Cecco si differenzia da tutte le altre marche perché impiega  un processo di essiccamento lento e a basse temperature, che salvaguarda meglio il contenuto di proteine e caratterizza da sempre questa marca. Il prezzo più elevato spetta ad Agnesi Festaiola con 1,34 € (confezione da 250g), mentre il più basso si registra per Coop con 0,85 €.

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Claudio Troiani

Foto: it.fotolia.com

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