GMO Bread text
Gli OGM vengono accettati quando mostrano un miglioramento a livello nutrizionale o di sicurezza alimentare

Una ricerca condotta su 1.117 consumatori americani, condotta dalla North Carolina State University e dalla University of Minnesota, ha rilevato che la maggioranza dei consumatori sarebbe disponibile ad accettare l’utilizzo di nanotecnologie e di modificazioni genetiche negli alimenti, se fosse dimostrato che queste tecnologie migliorano l’aspetto nutrizionale e la sicurezza. Allo stesso tempo, questi alimenti dovrebbero essere etichettati, per consentire a coloro che rifiutano le tecnologie alimentari di evitarli.

 

I partecipanti alla ricerca, pubblicata dal Journal of Agricultural Economics, erano in generale disposti a pagare di più, pur di evitare cibi geneticamente modificati o contenenti nanoparticelle, anche se l’opposizione maggiore era verso gli Ogm. Tuttavia, alcuni indicatori segnalano una disponibilità ad accettare questi alimenti, a determinate condizioni di sicurezza e nutrizionali. Attraverso alcune domande, i ricercatori hanno suddiviso i partecipanti in quattro gruppi: quelli che rifiutano comunque queste tecnologie (18%); chi, pur essendo contrario alla tecnologia, comprerebbe questi alimenti se fossero dimostrati benefici sul piano della sicurezza (19%); quelli che basano le proprie scelte solo in base al prezzo (23%) e coloro che hanno un orientamento favorevole alla tecnologia e comprerebbero questi cibi se l’uso della tecnologia ne migliorasse l’aspetto nutritivo e la sicurezza.

 

ricercatore scienza cibo ogm
La ricerca nel campo degli OGM e delle nanotech nell’alimentare dovrebbe tener conto di queste ricerche di mercato

Secondo Jennifer Kuzma, co-direttrice del Centro di Ingegneria genetica e Società alla North Carolina State University e autrice di un articolo sulla ricerca, «i risultati indicano che i prodotti geneticamente modificati o contenenti nanomateriali hanno una maggior potenzialità di resa sul mercato, se le imprese si concentreranno maggiormente a sviluppare prodotti che contengano dei vantaggi dal punto di vista della sicurezza alimentare e della nutrizione, perché la maggioranza dei consumatori sarà disponibile ad acquistarli».

 

 

 

Beniamino Bonardi

© Riproduzione riservata

Foto: iStockphoto.com

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Maurizio
Maurizio
23 Dicembre 2014 10:42

Sinceramente faccio estrema fatica a capire queste indagini sommarie di piccole porzioni di popolazione fatte poi da chi ha interesse a dimostrare per vero certe inclinazioni o opinioni. Sconfiniamo nella parapsicologia, utilizzando capsiosamente la scienza come leva per dire ciò che ci da piacere sentire dalle nostre orecchie. Obiettandonnel merito posso dire che:
1)non credo che il popolo americano sia un esempio in fatto di solidità culturale nei confronti del cibo
2)è risaputo che il medesimo popolo abbia forti inclinazioni verso miti e mode che da sempre sono la leva “commerciale ” ed economica della cultura Made in America
3) non penso che le persone, come anche rispetto ad altri cibi, abbiamo minimamente idea di cosa siano i prodotti, gli ingredienti, o i processi di costruzione di un cibo. Le persone comprano tutto ciò che ha un prezzo, il mito e L’ ignoranza sono da sempre la leva commerciale ” ed economica della cultura Made in America
4) effettivamente non saprei cosa aspettarmi da un prodotto che contiene chissà quali molecole o nanopaarticelle. La semplicità dei prodotti e la preservazione naturale dei loro elementi costitutivi credo che sia la via più semplice per assumere i nutrienti e favorirne nel nostro organismo la loro peculiare azione nutritiva e benefica. Cosa dovremmo assumere na istruttore in grado di riparare il DNA con il cibo per poi avere città inquietate oltre i limiti soglia 280 gg su 360. ?? Le nostre nonne hanno vissuto guerre, pestilenze, carestie e mangiavano i semplici prodotti della terra e sono morte o vivono ancora oltre i 100 anni. Bisognerebbe analizzare quegli stili di vita, di comportamenti, di alimentazione.
5) non voglio fare digressioni infinite sugli OGM, è pongo una domanda. A cosa serve tutto questo ??? Serve solo a creare nuove fette di mercato in un mondo dove ormai il plagio psicologico degli individui ha raggiunto livelli subdoli, inconsapevoli, e LEGALMENTE. inoppugnabili.
Siamo saturi. Di soldi di cultura di civiltà e dobbiamo creaeci un mondo parallelo poiché il sogno è la semplice realtà e semplicità della vita non sono più in grado di appagare il nostro ego sempre più infnito.

Orazio
24 Dicembre 2014 11:01

FAO, OMS ed EFSA hanno da tempo dichiarato sicuri gli OGM. Attaccare gli OGM, sottoposti ad un disciplinare simile a quello dei farmaci (verificato sempre il profilo nutrizionale, tossicologico e allergenico) ha solo un sapore ideologico dal retrogusto luddista. Dire che gli OGM potrebbero essere pericolosi è come dire che l’insalata, il pompelmo rosa o il grano credo potrebbero esserlo. Tutti figli della manipolazione genetica da parte dell’uomo: vuoi attraverso gli incroci, l’uso di sostanze mutagene (colchicina) o di irradiazione (raggi gamma). L’opposizione agli OGM sa di nulla mischiato col niente…

Maurizio
Maurizio
Reply to  Orazio
25 Dicembre 2014 11:31

Le “istituzioni” che tu elenchi nel tempo hanno dimostrato di esser parziali e non al disopra di ogni sospetto. Sono strutture enormi che consumano milioni di soldi per dire quello che multinazionali e affaristi vogliono imporre a livello macroeconomico. Parte della scienza non è schierata come te e ci sarà un motivo. La manipolazione dei geni apre se non altro scenari sul piano bioetico profondi. Ma questo è un secondo aspetto se si pensa che gli OGM SONO INUTILI e non servono a migliorare le condizioni delle esigenze nutrizionali nel mondo. Sono solo una diversificazione del mercato per accendere nuove forme di economia basate su royalties e monopolio. Utilizzare i raggi gamma non ha mai permesso di inserire parti geniche di un virus o di un insetto in una pianta.