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110 premi Nobel firmano una lettera contro Greenpeace e le sue posizioni su OGM e Golden Rice

110 premi Nobel hanno sottoscritto un appello in cui attaccano le posizioni di Greenpeace e di altre organizzazioni contrarie agli OGM. I firmatari  focalizzano l’attenzione in particolare sul riso  Golden Rice, sostenendo che le posizioni ambietaliste non hanno alcun fondamento scientifico, visto che tutte le evidenze dimostrano un buon livello di sicurezza per  uomini,  animali e ambiente. Nella lettera, in cui si invitano anche i governi a respingere questa “opposizione basata sull’emozione e i dogmi, contraddetta dai dati”, si definisce la campagna contro gli OGM “un crimine contro l’umanità”. L’appello dei Nobel, pubblicato su un sito appositamente dedicato, che ne riprende il titolo, Supporting Precision Agricolture, è accompagnato da una petizione che dal 30 giugno è stata sottoscritta da 2.547 scienziati e cittadini.

Il Golden Rice è un riso geneticamente modificato, la cui colorazione dorata è dovuta a una modificazione genetica che lo rende capace di produrre betacarotene, un precursore della vitamina A. La carenza di questa vitamina causa ogni anno la morte di quasi 700.000 bambini sotto i 5 anni e oltre 500.000 casi di cecità. I 110 premi Nobel affermano che il Golden Rice “ha il potenziale per ridurre o eliminare gran parte della morte e della malattia causata da un deficit di vitamina A”. Lo scorso anno, All’Expo di Milano dedicato al cibo, nel Cluster del riso che riuniva quattro paesi asiatici (Bangladesh, Cambogia, Myanmar e Laos) un pannello all’entrata del padiglione del Bangladesh affermava che il Golden Rice “è uno degli OGM più famosi e discussi: i suoi effetti benefici rimangono tuttora incerti”.

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Dopo 24 anni di ricerca, il Golden Rice non è ancora pronto per l’entrata in commercio

Un mese fa, Marion Nestle, nutrizionista dell’Università di New York, ricordava sul suo blog che il 31 luglio del 2000 il Golden Rice aveva conquistato la copertina del Time, ma che dopo sedici anni non era ancora sul mercato. Il motivo non è da ricercare nella forza degli ambientalisti, ma per lo scarso successo riscontrato nelle sperimentazioni sul campo condotte nelle Filippine, come ha sottolineato una recente ricerca della Washington University. Il Golden Rice, sottolinea questo studio   “non è stato neppure presentato per l’approvazione all’agenzia di regolamentazione, il Philippine Bureau of Plant Industry (…) Il fatto è semplicemente che, dopo 24 anni di ricerche e sperimentazioni, il Golden Rice è ancora lontano dall’essere pronto per il rilascio”.

Le stesse considerazioni sul Golden Rice vengono fatte da Greenpeace, in risposta alle accuse dei premi Nobel. L’organizzazione ecologista ricorda che “persino l’ente di ricerca che lo sta sviluppando, l’International Rice Research Institute (IRRI), ha ammesso che non vi è alcuna prova che sarà in grado di affrontare la carenza di vitamina A”. In realtà, afferma Greenpeace, “il Golden Rice non esiste. È solo un fallimentare e costoso esperimento”.

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luigi
luigi
5 Luglio 2016 14:41

sulla scorta di tali notizie, le affermazioni di tutti questi scienziati si basano sul nulla!

fabrizio
fabrizio
5 Luglio 2016 18:58

110 nobel …MA DE CHE ? (per i non romani : “In quale settore scientifico di competenza ?”)

“1 premio nobel per la pace, 8 economisti, 24 fisici, 33 chimici , 41 medici “.

(E me l’aveva anche detto mamma che la laurea in AGRARIA non contava tanto…)

Fabrizio Brioschi
Fabrizio Brioschi
Reply to  fabrizio
9 Luglio 2016 18:53

Pur essendo daccordo sulla contrarietà agli OGM, mi permetta il mio omonimo di osservare che forse una competenza in materie mediche che abbracciano la biochimica, la nutrizione, la genetica, la patologia molecolare…non sia proprio fuori luogo!
Fabrizio B

fabrizio
fabrizio
Reply to  fabrizio
11 Luglio 2016 09:48

Ben vengano le competenze multidisciplinari, ma il Riso è prima di tutto una coltura agraria che, insieme al grano e al mais è la base dell’alimentazione di gran parte dell’umanità mondiale. Prima di sintetizzare più vitamine deve essere adattabile all’ambiente pedoclimatico, resistente alle avversità biotiche e abiotiche, capace di fornire granella di qualità organoletticamente apprezzata e SOPRATTUTTO produttivo perché gli agricoltori di tutto il mondo NON SONO FILANTROPI. Forse un inquadramento di adattabilità e tecnica agronomica non guasterebbe, e per questo ci sono quei tipi strani che si chiamano Agronomi. A meno di considerare le specie vegetali come banali agglomerati di cellule e DNA da smontare e rimontare nella stanza dei giocattoli come il Lego da neo piccoli secredenti PadreEterni.

Dario
Dario
Reply to  fabrizio
12 Luglio 2016 09:10

Sempre premi Nobel sono, un po’ di rispetto all’Italiano medio non guasterebbe.

fabrizio
fabrizio
Reply to  fabrizio
12 Luglio 2016 10:27

Ma la sua automobile la fa riparare da un docente di aramaico (medio) ?

Ci sono valenti ricercatori di fama mondiale (e anche Nobel) che hanno una preparazione agronomica e sanno quali sono i punti critici da migliorare nelle diverse colture agrarie senza snaturarne la loro funzione principale di fornitrici di alimenti sani ed appetibili ecologicamente ed economicamente sostenibili.

Sicuramente però la “fame nel mondo” non si debella con brevetti miliardari: il cibo, grazie alle conoscenze e applicazioni agronomiche, è GIA’ sovrabbondante, si tratta di puntare ad una sua più equa distribuzione , visto che nel mondo gli OBESI (da cibo spazzatura) sono forse il doppio dei denutriti, e non solo nel bengodi occidentale.

Lorenzo
Lorenzo
11 Luglio 2016 11:21

L’umanità farà un grande passo quando uscirà da questo neo oscurantismo antiscientista. In un’epoca in cui la scienza e le biotecnologie sono ad un passo dall’aiutarci a sconfiggere problemi che attanagliano l’umanità da millenni siamo bloccati in un nuovo medioevo fatto da paure infondate e lotta alla razionalità.

Iacopo
Iacopo
Reply to  Lorenzo
11 Luglio 2016 23:01

Mi scusi ma anche chi vuole vendere questo tipo di prodotti OGM farà un grande passo avanti, visto che dubito che sarà distribuito come manna dal cielo sui poveri del mondo ma venduto magari ad alto prezzo anche come “prodotto registrato” con sementi non riproducibili, come già avviene con la soia. Nel nome del “siete contro la scienza” si possono anche ideologizzare grandi imprese lucrative, specie in un momento in cui il parametro di scientificità di un’affermazione è valutato da quanto fa comodo a tizio o caio e non dalla sua verità. Detto questo, non vedo dove sia la “lotta alla razionalità” quando i razionalissimi (e sicuramente illuministi, in quel modo un po’ cinico e post moderno che ci piace tanto) scienziati che ci lavorano dopo 24 anni non hanno cavato un ragno dal buco; se poi questa affermazione presente nell’articolo è falsità o propaganda per l’interesse di tutti i lettori pubblichi un link che lo prova e che la smaschera come una falsità faziosa, in caso contrario si prenda atto che sarà proprio la” lesa” razionalità che deve coincidere con la realtà ad affossare questa ricerca o a portarla a buon esito. Cari saluti.

mario
mario
Reply to  Lorenzo
12 Luglio 2016 22:48

lorenzo sono decenni che siamo ad un passo dal trovare rimedi alle patologie piu gravi….cosi’ dicono i premi nobel…

Martina
Martina
Reply to  Lorenzo
14 Luglio 2016 14:35

Non c’è nulla di positivo per l’umanità nella tecnologia OGM. Il progresso qui è solo a vantaggio della Multinazionale che li produce e vende mentre noi ci becchiamo un prodotto ingegnerizzato che magari è nocivo e l’ambiente si becca una bella extra fuse di pesticidi (che poi ci mangiamo noi) ah le api muoiono ..poi muoiano noi. Se il progresso porta alla sparizione della razza umana non mi sembra un gran vantaggio no?

Massimo Bassani
Massimo Bassani
11 Luglio 2016 15:39

Si comincia con questo riso e si finisce che sarà tutto ogm

SDEI
SDEI
11 Luglio 2016 17:21

@Gentili & attenti LETTORI,

chi Vi scrive è Tecnico Agricolo da oltre 40 anni e allora PERCHE’ sono un NO-OGMtransgenico semplice PERCHE’ in NATURA gli incroci tra il MONDO ANIMALE(= batterio) e VEGETALE(= mais) NON esistono pertanto come reagisce il ns. SISTEMA IMMUNITARIO(!?),
nessuno poi di questi famosi “scienziati”(minuscolo !!!) ci dice quanto GOLDEN RICE bisogna mangiare per assumere il fabbisogno giornaliero di pro-vitamina A;

da fonti “alternative” essi SONO oltre kg 3.- in un veicolo oleoso essendo liposolubile e sanno e/o sapete che alle pendici dell’ HIMALAYA è stato selezionata nei secoli una varietà naturale di “riso rosso” che è ricchissimo di beta-carotene, poi come mai le Comunità asiatiche nella UE & in USA sono esenti da questi problemi è elementare la loro dieta è più ricca & equilibrata dei loro poveri FRATELLI autoctoni !!!!

Mimmo
Mimmo
11 Luglio 2016 21:10

Quindi in questo campo la biotecnologia sta solo tentando di guadagnare tu ci andresti ad una fiera del baratto dove a scatola chiusa ti danno una cosa non sai ancora se funziona se salti in aria sono cavoli tuoi e non sai da te che ti hanno preso

Giancarlo Curzel
Giancarlo Curzel
12 Luglio 2016 16:21

Un link istruttivo: http://www.waterandfoodsecurity.org/scheda.php?id=134. Da cui si puo’ anche capire che non c’entrano i demoni delle multinazionali, ma si tratta di un progetto umanitario svizzero: il Golden Rice viene messo a dispposizione gratis a chi lo vuole. A SDEI, tecnico agricolo da oltre 40 anni (il sottoscritto da un po’ di pu’, purtroppo): vada a questo link – http://www.wired.it/scienza/biotech/2015/04/22/ogm-patata-naturale/ – e potra’ constatare di essere rimasto a 40 fa, appunto, contraddetto in pieno dalla patata dolce. Infatti essa e’ un esempio di OGM naturale, che contraddice in toto le sue affermazioni: nelle piante di patate dolce si trova DNA di origine batterica, trasferito con un meccanismo simile a quello che i ricercatori usano per creare ogm. Il fatto (trasferimento genico orizzontale) e’ avvenuto circa 8mila anni fa, ed ha reso la patata dolce commestibile. Infatti e’ ad allora che risalgono leprime testimonianze della sua coltivazione. Ed in natura esistono anche altri esempi. E’ troppo chiedere di informarsi, prima di pontificare?

Luca
Luca
Reply to  Giancarlo Curzel
28 Luglio 2016 11:25

“viene messo a disposizione gratis a chi lo vuole”??
Fonte?
Nel link che lei ha citato c’è scritto ben altro:

“solo nel 2008 nelle Filippine sono stati seminati i primi campi sperimentali. I ritardi non sono dovuti soltanto a opposizione di molte organizzazioni anti-biotech, che lo considerano dannoso per l’ambiente e per la salute, ma anche per problemi legali in quanto la distribuzione, anche gratuita, del Golden Rice avrebbe causato una violazione dei diritti intellettuali di almeno una settantina di brevetti detenuti da multinazionali e università”

Martina Battistich
Martina Battistich
14 Luglio 2016 14:31

Gli OGM implicano più pesticidi. Anche se non vuoi considerare se unire un animale (batterio) ad una pianta modificandone il DNA possa essere dannoso per gli umani, già il semplice fatto di avere più pesticidi nell’ambiente secondo me dovrebbe bastare ad osteggiarli. Il riso con la vit A dentro secondo me è solo uno strumento propagandistico di una multinazionale che sta perdendo consensi nel mondo e cerca di rimediare. Non ci caschiamo!
Inoltre ormai è dimostrato da molti studi che le vitamine isolate dal resto dei finto nutrienti presenti nella pianta i frutto danno effetti opposti a quelli sperati in particolare la Vit A può raggiungere livelli tossici (ma non se assunta dalle piante!) seguiamo la natura – a quei cinesi vanno date le piante e la frutta gialla!!

Enrico Usvelli
Enrico Usvelli
21 Luglio 2016 19:05

La vitamina A è una vitamina liposolubile e quindi per essere assorbita deve essere presente una quantità adeguata di grassi. Ammesso che riescano a fare un riso ricco di vitamina A, se la gente che lo mangerà non assumerà anche una certa quantità di grassi non riuscirà ad assorbire la vitamina. Quindi questo mitico Golden rice da solo non risolverà un bel niente, perché nel riso i lipidi sono praticamente assenti. Il Golden rice è solo uno specchietto per le allodole per sdoganare gli OGM, le persone hanno DIRITTO a nutrirsi in maniera sana e corretta e questo riso non affronta realmente il problema.

Giancarlo Curzel
Giancarlo Curzel
2 Agosto 2016 12:26

Per Luca
Se cerchi su Google “The politics of Golden Rice” (di Adrian Dubock, Executive Secretary; Golden Rice Humanitarian Board; Switzerland) puoi leggere che…”The inventors, who are still closely involved with the strategic management of their project, aim to make the Golden Rice technology a public good, free of any cost or license fees, available only in public-sector rice germplasm, and developed only by public-sector institutions. There will be no charge for the nutritional trait within the seed to smallholder farmers who sell locally (most rice is consumed close to where it is grown). No individual or organization involved with the development of Golden Rice will benefit financially from its adoption. At the same time, and with Syngenta’s assistance, initially perceived as problematic intellectual property issues, for Golden Rice were easily resolved with the good will of collaborators.”
I problemi legali non riguardano brevetti intellettuali, ma le strozzature derivanti dal protocollo di Cartagena, nei paesi che vi hanno aderito.

Giancarlo Curzel
Giancarlo Curzel
2 Agosto 2016 12:32

Luca,
dimenticavo. La critica mossa da Greenpace ai risultati della sperientazione medica del G. Rice su bambini giapponesi, non riguarda i risultati stassi, ma il fatto che …i genitori non erano stati avvertiti. Come appunto critico, bisogna dire che esso ha una base scientifica davvero inoppugnabile.

SDEI
SDEI
4 Agosto 2016 00:04

Per Giancarlo CURZEL,

innanzitutto NON pontifico bensì esprimo delle riflessioni in base alle mie conoscenze tecniche-scientifiche come del resto fai anche Tu, al riguardo egregio “collega” è evidente che alla CATTOLICA sono più preparati in Genetica dei miei Professori di Padova pertanto Ti ringrazio per aver colmato questa mia lucuna “patatticola” peraltro penso Tuo DOVERE essendo più preparato & anziano di Me;

da come Ti esprimi è evidente che sei un PRO-OGMtransgenico avrai i Tuoi motivi per esserlo personalmente preferisco la Tecnica genica della MAS in uso all’ Un. di UDINE da oltre 10 anni, tecnica ecocompatibile che ha prodotto interessanti varietà di VITE resistenti alle più importanti patologie di questa importante specie per il FVG ma anche per il TRENTINO dove operi !!!!

MANDI
a ri-leggerTi
SDEI