Lo studio dei ministeri della Salute e della Pubblica istruzione “Okkio alla salute” offre notizie poco confortanti: il 12,3 per cento dei bambini italiani è obeso, il 23,6 per cento sovrappeso.

Una situazione purtroppo simile a quella del Regno Unito, nonostante le abitudini alimentari siano diverse, e in peggioramento. È necessario invertire la rotta al più presto.

Prevenire anzitutto: non si tratta di una questione estetica – “grasso è bello/non bello” – ma di favorire uno sviluppo sano e armonioso dei nostri figli. L’intervento deve essere capillare, diffuso in ogni territorio e su tutti i livelli.

 Oltre a educare gli scolari e il personale docente, bisogna preparare i medici pediatri ad affrontare in modo appropriato la questione “stili di vita salutari – alimentazione equilibrata – esercizio fisico”, affinché i messaggi raggiungano non solo i bambini e gli adolescenti ma anche i loro genitori.

Le famiglie siano informate e sensibilizzate sull’importanza di adottare una dieta varia ed equilibrata, e l’attenzione generale trovi applicazione pratica nella visita ai giovani pazienti. Un occhio al metro e uno alla bilancia, per consigliare sempre il sano esercizio fisico e la dieta, quando necessaria.

Debutta così la “Scuola di Nutrizione” della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), patrocinata dal ministero della Salute, con l’obiettivo di fornire agli specialisti gli strumenti per sostenere scelte nutrizionali corrette e promuoverle attraverso il “counseling” familiare.

La Scuola sarà inaugurata in occasione del Congresso nazionale Fimp (a Firenze, dal 30 settembre al 2 ottobre), mentre le sessioni didattiche avranno inizio il 29 settembre.

Il primo anno parteciperanno circa 400 pediatri di famiglia, da tutte le Regioni italiane, e si auspica di coinvolgere progressivamente quasi tutti i pediatri aderenti alla Fimp.

La Scuola mira a diventare un luogo di confronto aperto anche a esperti di comunicazione e giornalisti, affinché l’informazione nel campo della nutrizione pediatrica possa essere condivisa, corretta e puntuale.

La didattica prevede 4 moduli:

1) linee guida e fabbisogni nutrizionali, secondo le evidenze della Società italiana di nutrizione pediatrica (Sinupe);

2) sicurezza alimentare, prodotti industriali versus prodotti freschi, i comportamenti e le scelte nutrizionali della mamma;

3) gestione della comunicazione con la famiglia, conoscenza degli stili relazionali della mamma;

4) “Osservatorio epidemiologico nutrizionale Fimp”, con il coinvolgimento di esperti esterni e del ministero della Salute.

Dario Dongo

Foto: photos.com

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