“Sono migliori le nutelle top vendute nei negozi di lusso oppure le creme alla nocciola e cacao del supermercato?”. La risposta a questa domanda si trova in un articolo pubblicato da Günther Karl Fuchs di Papille Vagabonde che ci sembra interessante condividere. 

Chiede Alessia M: «Le creme alla nocciola e cacao che vendono nei negozi tipo Eat’s o Eataly sono la versione di lusso della Nutella. Ma sono più o meno buone di quelle del super?»

Ed ecco le considerazioni di Günther Karl Fuchs.

Negli ultimi anni la forte spinta di Slow Food e del Salone del gusto ha moltiplicato le aziende alimentari di prodotti di qualità rivolti a un pubblico di palati raffinati. Si tratta di alimenti che però non trovano spazio nei canali del largo consumo e della distribuzione organizzata. Così è arrivata la famosa catena Eataly e si sono moltiplicate le aree di prestigio come l’ultimo piano della Rinascente a Milano, oppure il nuovo Eat’s all’interno della galleria Excelsior, sempre a Milano, nato come negozio del lusso e dell’eccellenza.

Le “nutelle” in vendita in questi templi della gastronomia sono più o meno buone delle creme  esposte sui banchi dei supermercati? La domanda è lecita, la risposta non è facile visto che nei negozi esclusivi il rapporto qualità/prezzo lievita anche di 5 volte. Diciamo che si tratta di listini per palati raffinati, più adatti a un acquisto straordinario o a un capriccio che alla spesa di tutti i giorni.

Anche se nel linguaggio comune si definiscono tutte “nutelle”, io invito a leggere bene l’etichetta prima di acquistare: ci sono creme gianduia; creme al cioccolato, nocciole e mandorle; creme al cacao; creme alla nocciola. Sono tutte creme da spalmare, ma quelle alle nocciole e quelle al cacao sono molto differenti tra di loro.

Quali sono gli ingredienti dei vasetti top? Gli ingredienti base sono: burro di cacao, nocciole, cacao, grassi vegetali, zucchero, vaniglia; anche se poi le varianti sono numerose per cui troviamo anche: aromi, grassi vegetali, latte in polvere e burro concentrato. 

La Nutella, che è poi il prodotto di riferimento, contiene come ingredienti principali zucchero e olio di palma in quantità variabile dal 60 al 70%. L’interesse nutrizionale è dato dalla nocciola, ricca di acidi grassi monoinsaturi, vitamina E, magnesio, ferro, manganese, zinco, che però rappresenta solo il 13%. 

 

Aspetti positivi

Le nocciole dovrebbero essere il primo ingrediente: infatti, nelle creme selezionate la quantità varia dal 16% al 50%. Non sempre però è indicata la varietà e la provenienza. La quantità è la discriminante nel prezzo: più aumenta la percentuale di nocciole, più sale il prezzo. Se si guardano le spalmabili vendute al supermercato, si nota che la quantità è inferiore al 16% tranne nel caso di Novi dove si arriva al 45%.

Lo zucchero spesso è l’ingrediente maggiormente presente ed è l’elemento che differenzia una marca dall’altra. Alcune nutelle top sono preparate con zucchero di canna (Amedei e Pariani), mentre tra le più interessanti troviamo I peccatucci di Mamma Andrea con nocciole del Piemonte, succo d’agave e miele d’acacia.

 

 Aspetti critici

Grassi vegetali, sì ma quali? Le etichette indicano genericamente l’uso di “grasso vegetale”, senza specificare se si tratta di olio di palma, di colza, di girasole… Alcune aziende utilizzano il burro di cacao (il pregiatissimo grasso ricavato dal cacao), altre aggiungono burro vaccino concentrato, anche se a volte si avverte troppo nel sapore. La scelta del grasso vegetale è molto importante, perchè influenza la data di scadenza (shelf-life) e anche il sapore.

Cacao in polvere, sì ma quale? Nelle etichette si parla di “cacao selezionato”, ma solo i migliori prodotti indicano la percentuale.

Dove sono le tabelle nutrizionali? È vero che quando si assaggia una crema alla nocciola o al cioccolato non ci si preoccupa molto delle calorie, ma la tabella nutrizionale dovrebbe essere sulla confezione. In realtà le nutelle top non la riportano, e questo rende difficile valutare la percentuale di zuccheri e grassi, mentre le creme vendute al supermercato hanno sempre queste informazioni. 

Lecitinia di soia o di girasole? Questo ingrediente è un emulsionante che rende la crema più omogenea e viscosa.

 

I prodotti. Tra le creme presenti nei negozi gourmand ho scelto:

 

Amedei, Crema toscana alla nocciola: La nota azienda con sede in Toscana produce questa crema alla nocciola e cacao, caratterizzata dall’indicazione del tipo di nocciole (Tonda gentile del Piemonte), oltre a zucchero di canna, latte scremato, pasta di cacao, cacao, vaniglia. Non contiene grassi vegetali.

 

Pariani, Crema spalmabile all’olio di nocciola: è una dei prodotti più ricchi di nocciole (50%), oltre a contenere cacao selezionati e, unica a utilizzarlo, olio di nocciole. Usa zucchero di canna, cacao magro, latte magro in polvere. Costo: 11,00 euro per 200 g.

 

Caffarel, Crema da spalmare al gianduia: caratterizzata dalla presenza del 47% di nocciole. Si differenzia un pò dagli  altri marchi perchè contiene  mandorla e burro concentrato.

 

 Riccosa: crema da spalmare al cioccolato al latte, ricca di nocciola tonda gentile delle Langhe (47%). 

 

 

Guido Gobino, Crema spalmabile al gianduia: il primo ingrediente è lo zucchero seguito dal 35% di nocciole Igp Piemonte, cacao magro in polvere, latte magro in polvere, burro vaccino concentrato, estratto naturale di vaniglia Bourbon. Emulsionante: lecitina di soia (senza OGM). La confezione ci ha sorpreso, ma non in senso positivo. 

Slittosa: contiene il 30% di nocciole ma il primo ingrediente è lo zucchero.


Babbi, Le creme alla nocciola: ha una percentuale del 16% di nocciola, le confezioni sono piccole (4,5 euro per 150 g).

 

Ci sono poi le creme  alla nocciola e cacao vendute nei  supermercati: Novi, Rigoni Nocciolata, Valsoia, Coop Solidal, Nutella Ferrero, Esselunga che si caratterizzano per un prezzo decisamente inferiore.

 

Conclusioni

 Quelle che ho messo nell’elenco delle top sono le migliori creme che ho trovato: non so se rappresentano davvero il meglio dell’offerta o dell’aspettativa che ha il consumatore dopo aver speso 10 euro per una confezione più o meno equivalente a quella che costa 2 euro al supermercato (per esempio, Nutella Ferrero costa 6,20 euro/kg mentre Pariani Crema alla nocciola arriva a 55,50).
Alcune tra le nutelle top non sono molto spalmabili, per lo meno non come Nutella di Ferrero, ma sono quasi più adatte per essere mangiate a cucchiaiate (per i golosi impenitenti non è un problema, anche se si tratta di prodotti che dovrebbero essere consumati su una fetta di pane).

Qualche crema da gourmet è decisamente migliore di quelle vendute al supermercato, ma non sempre è così: dipende anche dal gusto personale. Se però guardiamo il rapporto “% di nocciole – costo”, le creme Novi e Nutella di Ferrero sono più convenienti rispetto a quelle top  (anche se, per esempio, Nutella ha una percentuale decisamente inferiore di nocciole). 

In altre parole: nonostante la quantità e la qualità di alcuni ingredienti utilizzate nelle creme  top, per alcune di queste il prezzo non giustifica sempre l’acquisto.

Le nutelle top fanno della qualità la loro bandiera, ma la comunicazione non è sempre all’altezza.  A prima vista, sono top solo nel prezzo e alcune hanno anche delle confezioni fatte  con materiali discutibili come la plastica.
Anche la comunicazione on line è molto limitata. Se sono creme così buone dovrebbero spiegarlo meglio. Anche perché, nonostante le notevoli diversità di prezzo, di ingredienti e di contenuto in percentuale di nocciole,  la differenza al palato non si coglie sempre.

Il prodotto rimane ancora migliorabile sotto diversi aspetti: ingredienti, comunicazione e distribuzione. C’è ancora spazio per innovare, anche se non sembra che le aziende siano interessate.

Nonostante queste creme top siano vendute in negozi di qualità e di luxury, non sono valorizzate a sufficienza: si trovano tra marmellate e biscotti, in mezzo a aromi di salumi o pesce (io sono capitato in un momento in cui  imperava l’odore di aglio) e questo non è certo uno stimolo all’acquisto di una crema top alla nocciola e cacao. 

Günther Karl Fuchs, Papille Vagabonde
foto: Photos.com 
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luca
luca
26 Gennaio 2012 09:14

complimenti per il sito, che ho scoperto da poco. Davvero interessante. Mi chiedo, in merito alle creme spalmabili che contengono burro di cacao, se contengono altri grassi(o meglio oli), in caso contrario, come fanno questi prodotti ad essere cremosi? Non avrebbero piuttosto la densità di un gianduiotto o un cremino?

Simone
Simone
27 Gennaio 2012 00:43

Forse, alla fine, il miglior rapporto qualità/prezzo è da assegnare alla crema Novi che utilizza burro di cacao… Oggi ho scoperto in un supermercato che il prezzo è molto più basso rispetto alla media sopra riportata, ovvero 2,60 a vasetto da 250 grammi, 10,80 euro al Kg. Unica nota negativa è che in etichetta appare la scritta aromi, senza specificare quali.

francesco
francesco
26 Giugno 2012 15:08

Per fare una valutazione sulla qualità dei prodotti bisogna intanto dire che alcune sono creme cioccolato, altre di cacao.
il cacao magro costa pochissimo, cosi come l’olio di girasole o di palma(che andrebbe evitato a priori), mentre il burro di cacao è molto costoso.
se si usa il miele a posto dello zucchero si ottengono risultati ancora migliori ma i costi lievitano.