mais ogm
Il Parlamento eu si è espresso contro il rinnovo dell’autorizzazione del mais ogm Mon810

Il Parlamento europeo ha espresso la sua contrarietà alla proposta della Commissione Ue di autorizzare cinque Ogm, vale a dire i mais Bt11 e 1507, i semi ed i prodotti del mais MON810 e il cotone resistente al glifosato (l’erbicida più diffuso al mondo, sulla cui cancerogenicità è in corso una disputa scientifica).

Il mais Mon810 è già stato autorizzato in passato e quindi, in questo caso, il Parlamento europeo si è espresso contro il rinnovo dell’autorizzazione, sostenendo che la valutazione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) “manca di dati” sugli impatti di questo seme transgenico. I parlamentari evidenziano la possibile contaminazione incrociata di una pianta invasiva che trasporta la tossina Bacillus thuringiensis (Bt), utilizzata come pesticida, che potrebbe porre “grandi rischi per gli agricoltori e per l’ambiente”.

Per quanto riguarda i due mais Bt11 e 1507, si tratterebbe della prima autorizzazione e i parlamentari europei temono possano danneggiare alcune specie di farfalle e falene con  danni all’ecosistema. La risoluzione europea mette in discussione il concetto introdotto dall’Efsa di “mortalità locale accettabile” relativa ad alcune specie di lepidotteri.

cotone piante ogm
Il Parlamento europeo si è espresso contro l’autorizzazione del cotone resistente al glifosato

Le cinque risoluzioni approvate sono state presentate dai rappresentanti di diversi gruppi: il verde belga Bart Staes, il popolare finlandese Sirpa Pietikäinen, il socialista francese Guilliaume Balas, l’irlandese della Sinistra Unita Lynn Boylan e l’italiana del M5S Eleonora Evi. Tuttavia, il parere degli europarlamentari non è vincolante e quindi la Commissione Ue potrà non tenerne conto, come già fatto in passato. Il Parlamento europeo chiede nuovamente di cambiare il processo europeo di autorizzazione degli Ogm, che oggi consente alla Commissione di decidere in autonomia, quando le diverse posizioni degli Stati membri non consentono di raggiungere la maggioranza qualificata. La Commissione Ue da parte sua, rimprovera agli Stati di scaricare sempre ogni responsabilità.  Quando la Commissione concede l’autorizzazione, c’è la possibilità per i singoli Stati di vietare la coltivazione degli Ogm sul proprio territorio, come hanno scelto diversi Paesi, tra cui l’Italia.

© Riproduzione riservata

sostieni

Le donazioni si possono fare:

* Con Carta di credito (attraverso PayPal): clicca qui

* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264

 indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare

0 0 voti
Vota
2 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
ezio
ezio
1 Novembre 2016 10:43

La cosa curiosa è che in assenza di maggioranza qualificata del Parlamento Europeo, la Commissione autorizza.
E perché non il contrario, vista la non decisione a maggioranza dei paesi europei?
Domanda inutile, visto come si sono organizzati per fare quello che vogliono, contro la volontà dei rappresentati nazionali ed a volte anche in segreto, come per le trattative TTIP e CETA.

Paola
Paola
Reply to  ezio
1 Novembre 2016 17:02

Ormai è chiaro e lampante che questa Europa non è quella che tutti speravamo…quindi sta a tutti noi opporci in ogni maniera a questi despoti che non hanno nessuna intenzione di fare l’interesse dei cittadini ma solo quelli delle lobby e delle banche…svegliamoci e smettiamo di essere rassegnati ad accettare tutto…noi non siamo venuti al mondo per essere schiavi di questo sistema fasullo, ma siamo qui per migiorare noi stessi e il mondo intorno a noi…ognuno di noi può fare la differenza se solo diventiamo consapevoli e ci rifiutiamo di accettare queste imposizioni…intanto cominciando a leggere bene le etichette negli scaffali quando andiamo a fare la spesa e non acquistiamo più i prodotti spazzatura che vorrebbero rifilarci…vedi l’olio di palma, che dalla base ha costretto le grandi industrie a modificare gli ingredienti, se volevano vendere i loro prodotti…ora solo la Ferrero si arrampoica sugli specchi e insiste tentando di convincerci che il loro olio di palma è diverso e sostenibile…non comprerò mai più un loro prodotto fino a quando continueranno su questa linea…e se tutti lo faranno…saranno costretti anche loro a modificarsi…ma dobbiamo sempre stare con le antenne ben sintonizzate…mio marito ha comperato un integratore in farmacia, l’ultimo ritrovato del Polase Plus e come per magia fra gli ingredienti ci hanno infilato l’olio di palma…non sanno più dove metterlo per smaltirrlo…allora ho fatto il giro delle farmacie della mia citta e anche di altre dicendo a tutti a voce alta che è ora DI SMETTERLA DI PRENDERCI IN GIRO e di riferire a chi di dovere che la base non acquista più questi prodotti…e siccome tutte le farmacie sono tappezzate di Polase…fateci caso quando entrate…ecco come possiamo fare la differenza, nel nostro piccolo, e se siamo tutti uniti e consapevoli…un nuovo mondo migliore è possibile…cominciamo noi a fare qualcosa invece di aspettarci che ci pensino gli altri per noi…