Quando è scoppiato lo scandalo della mozzarella blu tedesca gli italiani hanno subito puntato il dito contro il latte tedesco, accusato di essere di mediocre qualità e sono arrivati addirittura ad  accusare la Germania di fare le mozzarelle italiane (ignorando che si tratta di formaggi non protetti da Dop che si possono produrre in qualsiasi paese). Nelle settimane successive però le autorità sanitarie italiane hanno rilevato lo stesso problema della mozzarella blu in una decina di caseifici italiani che utilizzavano latte locale. Il problema era identico e anche la contaminazione presentava le medesime caratteristiche, ma pochi giornali hanno riportato la notizia e non c’è stata nessuna levata di scudi .

Qualche settimana fa gli italiani hanno puntato il dito contro le uova alla diossina tedesche, prodotte da galline allevate con mangime contaminato. Il ministro Fazio in un’audizione al Senato il 20 gennaio, ha detto che sono risultate positive alla diossina solo 24 campioni di uova su 110 analizzati, e 2 campioni di carne di pollame su 43 analizzati.

Il 27 gennaio l’agenzia stampa Ansa ha diramato un comunicato in cui si dice che l’Asl di Mantova ha riscontrato in un allevamento di polli all’aperto, alimentati con mangime prodotto all’interno dell’azienda agricola, uova con un quantitativo di diossina elevato. Probabilmente dovuto a scarichi industriali  circostanti. Certo in questo caso non c’è dolo dell’allevatore, ma sempre di contaminazione si tratta e alcuni consumatori hanno mangiato  sicuramente qualche uovo. Pur essendo quello della diossina un problema molto grave che negli ultimi dieci anni è stato segnalato 156 volte dal sistema di allerta europeo Rasff, in entrambi questi casi il pericolo per i singoli cittadini risulta contenuto, trattandosi di assunzione sporadica, come spiegato più volte dagli esperti.

Le quattro vicende che  abbiamo descritto relative alla diossina e sulla  mozzarella blu sono state trattate in un modo diverso dai giornali e dalle televisioni, criminalizzando sempre la Germania e  sorvolando sui problemi identici rilevati nelle mozzarelle e nelle uova italiane.

Alla fine è facile comprendere perché i consumatori credono che il made in italy sia sempre buono e che latticini e uova tedesche siano da evitare. Ma è proprio così?

Roberto La Pira