Uomo mangia ciambelle o donut glassate alla scrivania davanti al computer: concept: junk food, lavoro
Meno zucchero in ufficio significa meno carie

Rientro al lavoro amaro per gli impiegati inglesi, se i datori di lavoro ascolteranno l’invito degli odontoiatri del Royal College of Surgeons a porre fine alla cosiddetta “cultura del dolce” in ufficio. I dentisti britannici intendono portare avanti una vera e propria guerra, iniziata ormai da qualche mese, contro le cattive abitudini alimentari durante le giornate lavorative. L’attenzione è focalizzata sulle pause durante le riunioni (coffee break),e le ricorrenze più o meno frequenti (per esempio compleanni, matrimoni, trasferimenti e così via), sempre scanditi da alimenti a base di dolci.

Gli odontoiatri ricordano che gli zuccheri assunti tra un pasto e l’altro, oltreché contribuire in misura spesso significativa all’aumento del peso, danneggiano i denti, poiché l’acido che si forma, non contrastato da altri cibi né, in genere, da spazzolino e dentifricio, continua a erodere lo smalto per ore, e favorisce la carie.

Se proprio non se ne può fare a meno – suggeriscono i dentisti – sarebbe bene concentrare tutti i festeggiamenti e simili il venerdì, o stabilire comunque un calendario, in modo da verificare la frequenza delle occasioni, e ridurne il numero.

meno zucchero in ufficio
I dentisti inglesi propongono meno zucchero in ufficio per salvare i denti (e il peso)

Ma sarebbe meglio abolire la presenza di dolci in ufficio, sostituendo sia il cibo proposto nelle occasioni speciali sia, soprattutto, quello presente nei distributori, con frutta, verdura, noci e simili, o comunque alimenti a basso tenore calorico e alto valore nutrizionale. Nigel Hunt, responsabile della sezione di odontoiatria del Collegio, così ha commentato al The Guardian: “È ora di porre fine una volta per tutte a biscotti e dolci in ufficio, e di favorire attivamente un’alimentazione più sana per i denti, anche in ufficio, perché ormai è lì che si consuma la maggior parte delle extra calorie derivanti dagli zuccheri”.

È necessario seguire l’esempio di aziende come Google, che nella sede di New York ha modificato il packaging degli snack dolci e salati, permettendo solo confezioni opache, di piccole dimensioni, da porre nelle file meno visibili dei distributori, e mettendo in primo piano snack a base di frutta e verdura. Il risultato è stato impressionante: in sette settimane gli impiegati hanno assunto 3,1 milioni di calorie in meno.

Un modello analogo  è stato adottato in molti altri uffici negli Stati Uniti e non solo. Se necessario, hanno commentato i dentisti, tutto ciò deve essere oggetto di specifiche normative che prevedano il divieto di pubblicità e di sconti o promozioni dei prodotti troppo calorici e ricchi di zucchero. Si deve anche pensare al posizionamento di alcuni alimenti nelle seconde file dei banconi dei negozi e dei supermercati. La Gran Bretagna prosegue così il percorso verso un ripensamento della  dieta, in previsione della tassa sui soft drink, che dovrebbe entrare in vigore definitivamente nell’aprile del 2018.

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giulio calderoli
giulio calderoli
13 Gennaio 2017 17:09

Bravi i dentisti inglesi nella loro lotta al consumo di zucchero !
Anche Pippi Calzelunghe mangiava dolci , ma tutti solo il giorno del suo compleanno.
dottor Giulio Calderoli