I prodotti alimentari con il marchio del  supermercato (chiamati anche marche private o private label) vendono sempre di più. È questo l’elemento comune a tutte le catene che registrano a causa della crisi economica una costante riduzione dei consumi.

 

Per questo motivo riproponiamo il quadro aggiornato dei marchi utilizzati dalle principali catene per i prodotti che fanno diretta concorrenza ai grandi nomi dell’industria alimentare nazionale come Barilla, Ferrero, Coca-Cola, Granarolo… imitando la composizione e a volte anche la confezione del prodotto leader di mercato.

 

Secondo le stime più recenti gli alimenti con il marchio del supermercato rappresentano il 15% del carrello della spesa. In alcuni casi si è notato che alcuni prodotti sono addirittura diventati leader di mercato, superando come volume di vendita le grandi firme.

 

Negli ultimi anni lo scenario non è cambiato molto, fatta eccezione per le nuove marche di Simply pienamente autonome da Auchan e senza il suffisso Sma (l’insegna è stata convertita in Simly, Ipersimply e Punto). Il successo di queste marche si basa sul prezzo competitivo e sulla fiducia assegnata all’insegna. Nella tabella presentiamo il logo utilizzato dai supermercati per la linea principale dei prodotti. Il settore si è talmente ampliato che ormai ci sono supermercati che hanno nove marchi, ognuno per linee di alimenti specifici: bambini, prodotto di lusso, poco costoso, equo-solidale…

 

Valeria Torazza

 

Le marche “base” dei principali gruppi/insegne

A&O Selex

Auchan

Billa

Carrefour

Coop

Crai

Despar

Esselunga

Il Gigante

Iper

Leclerc- Conad

Pam – Panorama

Sigma

Simply

Sisa

Foto: Photos.com

 

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ilfattoalimentare
ilfattoalimentare
20 Giugno 2012 07:54

Gentile Sergio,
Valis è la marca "primo prezzo" di Iper. Stiamo preparando un articolo in cui tratteremo anche questo argomento.

Sergio
Sergio
19 Giugno 2012 19:00

La marca base dell’Iper non è Valis?

Francesco
Francesco
20 Giugno 2012 10:01

Leggendo le etichette delle private labels si possono comodamente rintracciare i produttori e verificare come questi prodotti non abbiano nulla da invidiare a quelli più blasonati in fatto di qualità.. Personalmente acquisto quasi esclusivamente prodotti a marchio del supermercato in cui mi servo e ne sono molto soddisfatto.. In alcuni casi i prodotti del marchio primo prezzo sono gli stessi della private label ma a prezzo minore..

Emanuele
Emanuele
27 Giugno 2012 04:27

Ancora una volta il vostro sito esalta le private labels non tenendo conto che se c’è un vantaggio nel breve termine per il consumatore, è anche vero che esiste uno svantaggio per le molte piccole aziende di eccellenza alimentare italiana. La GDO letterelmente strozza il fornitore pretendendo l’alta qualità a prezzi stracciati per poi andare a fare ricarichi vergognosi sul prodotto a scaffale e comunque apparire conveniente. Solo le aziende medio grandi più strutturate possono permettersi linee dedicate alla produzione di private labels. Le altre si vedono tolti i propri prodotti e/o costrette ad accettare condizioni di marginalità ridicole sulle private labels per continuare a produrre. Se non si pone rimedio a questo fenomeno molte aziende alimentari ne soffriranno. Senza contare che, in un accordo per la produzione di private label, non è la qualità, purtroppo, il fattore determinante.

momo
momo
14 Agosto 2012 18:42

Non leggo nella lista i prodotti a marchio Prix, forse perchè troppo scadenti?

Ilfattoalimentare
Ilfattoalimentare
27 Agosto 2012 09:23

Gentile Momo,
I supermercati del gruppo Prix sono discount, come Lidl, Dico, ecc. Nell’articolo questo genere di catene non sono state trattate. Non è una questione di qualità dei prodotti.

Giovanni
Giovanni
18 Novembre 2012 18:57

Dovreste fare una lista dei supermercati "italiani" ed una di quelli delle Multinazionali. Sento attorno a me che c’è un gran interesse "campanilistico" in questo periodo di crisi, condivisibile.