latte, caraffa di vetro che versa latte in bicchiere di vetro su tovaglia a quadretti bianca e blu, sullo sfondo si vede un croissant

latte senza lattosio

Secondo l’Efsa il 56% della popolazione italiana soffre di intolleranza al lattosio, in misura più o meno grave. Sugli scaffali dei supermercati si moltiplicano le referenze di latte e derivati che riportano in etichetta le diciture “senza lattosio” o “alta digeribilità”. Molte hanno il marchio della catena distributiva, come nel caso del latte Vita & Gioia Simply senza lattosio, confezionato in bottiglia di PET, prodotto per la catena dalla Centrale Latte di Brescia.

Nel banco frigo di un supermercato Simply di Brescia abbiamo rilevato il latte col marchio dell’insegna, della linea Vita & Gioia, e quello AltaDigeribilità di Centrale Latte di Brescia. Si tratta in entrambi i casi di latte microfiltrato pastorizzato parzialmente scremato, con un residuo di lattosio inferiore allo 0,1% e una durata di 20 giorni. Solitamente molti consumatori acquistano la marca del distributore perché risulta più conveniente rispetto alla marca industriale. In questo caso la differenza è minima: 1,49 euro per il latte Simply rispetto a 1,59 euro per quello della Centrale di Brescia (prezzi rilevati lo scorso febbraio).

latte senza lattosio
Latte senza lattosio: la differenza di prezzo tra i due prodotti è minima

Apparentemente i due prodotti sembrano uguali (la tabella nutrizionale è identica), ma una differenza c’è e riguarda la materia prima. Nel caso dell’Alta Digeribilità di Centrale l’azienda utilizza materia prima che proviene dalla zona di mungitura di Brescia, il che presuppone di identificare, stoccare in serbatoi ad hoc e lavorare separatamente il latte proveniente esclusivamente dagli allevamenti situati in provincia di Brescia, il tutto con maggiori oneri di gestione. Viceversa, nel caso del latte Simply, la zona di mungitura riportata in etichetta è l’Itali, e la materia prima può essere lavorata e confezionata senza necessità di separazione tra i latti di diversa provenienza, comunque sempre italiana e da allevamenti selezionati.

Questa più ampia possibilità di raccolta riduce i costi in fase di approvvigionamento della materia prima oltre ad allargare le aree di rifornimento. La differenza di costo del 6,7% è dunque trascurabile se si considera che il latte Alta Digeribilità di Centrale è prodotto con una materia prima più selezionata (proveniente da un’area circoscritta) e come per tutto il latte microfiltrato, la Centrale di Brescia ne certifica la tracciabilità di Filiera. Peraltro, il sistema di tracciabilità è presente anche per tutte le marche commerciali di latte microfiltrato prodotte dalla Centrale.

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Ale
Ale
2 Agosto 2017 16:51

ma la differenza di provenienza è una deduzione così, o avete chiesto all’azienda?