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La notizia delle vendita in California di Nugtella, una crema spalmabile a base di cacao e nocciole arricchita con cannabis, ha fatto scalpore

Il lancio negli Stati Uniti di Nugtella – una crema di nocciole e cacao alla marijuana – e il ritiro dal circuito televisivo di uno spot destinato a promuovere il cioccolato bianco, sono stati  due episodi che hanno rovinato l’estate alla Ferrero. La notizia delle vendita in California di una crema spalmabile simile alla Nutella, a base di cacao e nocciole  ma arricchita con cannabis,  ha fatto un certo scalpore. In realtà la  novità non è così rilevante, visto che  negli Usa e in alcuni paesi europei da anni si vendono torte, caramelle, gelati e biscotti con cannabis.

 

La Nugtella americana in realtà non ha nulla a che vedere con la Nutella classica, anche se la grafica,  i colori del vasetto,  l’etichetta e alcuni ingredienti sono molto simili al prdotto firmato Ferrero. Nugtella però non è un vero  dolce ma  un preparato medico destinato ad un’azione terapeutica, che si può aquistare solo dietro presentazione di ricetta. Nonostante ciò è probabile un’azione legale della Ferrero contro l’azienda americana rea di avere “copiato” il marchio. A parte questi aspetti legali la vicenda è servita a stimolare il dibattito sull’uso della cannabis come principio attivo per  curare alcune patologie  come: cancro, emicrania e Aids.

 

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In Germania lo spot del nuovo cioccolato bianco “Ferrero Küsschen”è stato ritirato dalla stessa azienda per le polemiche suscitate

La seconda storia è meno avvincente perchè riguarda l’ennesimo incidente  a carico di una pubblicità Ferrero. Questa volta lo spot riguarda lo spot  del nuovo cioccolato bianco “Ferrero Küsschen”, trasmesso in Germania e ritirato dopo pochissimo tempo dalla stessa azienda per le polemiche suscitate.

 

Il video presentava un immaginario comizio elettorale tenuto dal cioccolato bianco, che arringa una folla di giovani dicendo: “Tutti vogliamo far diventare questo paese più gustoso, vogliamo il bianco Ferrero Küsschen per sempre”.  Subito dopo si vedon le  immagini dei ragazzi che urlano  “Sì, il bianco può” e infine compae una grande scritta su un poster che recita  “ La Germania sceglie il bianco”. Lo spot ha suscitato un vivace dibattito da cui è scaturita  l’accusa all’azienda di proporre un messaggio razzista e l’inevitabile ritiro della campagna.

Roberto La Pira