taglia-frodi

La Corte di Cassazione chiarisce con un’apposita relazione che la legge 283 del 1962 – chiamata in gergo la “taglia-frodi”, poiché sanziona penalmente illeciti come la vendita di alimenti insudiciati o mal conservati – non è mai stata abrogata per effetto della semplificazione legislativa.

Dopo i comunicati stampa dei Ministeri per la Salute e per la Semplificazione Amministrativa è giunto anche il “Giudice di legittimità” (vale a dire, il magistrato che si esprime non sul merito delle vicende ma sull’applicazione delle leggi), per il tramite della sua Terza Sezione penale, a mettere la parola “fine” a questo brutto equivoco che la stampa ha montato ad arte e tenuto in piedi con l’aiuto, purtroppo, di autorevoli personalità. Anticipiamo ai nostri lettori il testo integrale della relazione della Corte di Cassazione, nella quale possono ritrovarsi gli elementi di diritto che il “Fatto Alimentare” ha sempre sostenuto.

La Cassazione perciò conferma – per chi non avesse avuto la cura di leggere una legge dello Stato ritualmente pubblicata in Gazzetta Ufficiale – che legge-delega per la semplificazione legislativa esclude in modo inequivoco l’abrogazione di qualsiasi normativa che rechi in epigrafe le diciture “codice” o “testo unico”. E poiché la legge 283/1962 è tra queste, essa non è abrogata.

“Tremate, tremate, le sbarre son tornate!”, pare già di sentire il nuovo slogan dei NAS.

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