Una significativa riduzione nella dieta di sale (meno di 3,5 g al giorno) e di grassi saturi (meno del 3% dell’apporto energetico giornaliero)  potrebbe salvare ogni anno oltre 15.000 cittadini britannici dalla morte prematura. Si tratta di un risultato simile a quello che si otterrebbe consumando cinque porzioni di frutta e verdura al dì. Sono queste le  conclusioni di ’ quanto emerge da un recente studio delle università di Oxford e Liverpool in collaborazione con l’Amministrazione Sanitaria inglese.

I ricercatori hanno sviluppato questo “modello dietetico ideale” tenendo conto dei principali fattori di rischio biologico (pressione arteriosa, livelli di colesterolo, obesità) e del conseguente impatto su alcune cause di mortalità prematura (patologie cardiovascolari, infarto, cancro).

Il ministero della Salute  inglese (Department of health), a cui la Food standards agency (Fsa) ha ceduto in ottobre le competenze in materia di nutrizione, non dice se questi obiettivi dietetici siano realistici, né se sulla base di queste indicazioni  si  vogliono   rivedere le raccomandazioni nutrizionali, visto che le linee guida attuali in Gran Bretagna raccomandano livelli di sale (minori di 6,5 g/die) e grassi saturi (minori di 11% kcal/die), ovvero quasi il doppio rispetto al modello dietetico ideale sviluppato nello studio.

Gli obiettivi sono senza dubbio ambiziosi  anche considerando  le abitudini alimentari tuttora in auge nel Regno Unito .

Nel frattempo l’Industria alimentare britannica (Food & drink federation) sta portando avanti da diversi anni, la riduzione progressiva dei contenuti di sale e grassi saturi nei prodotti preconfezionati e in quelli preparati, sulla base di un  accordo  stipulato con l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare (Fsa). La stessa Fsa dal 2002 ha avviato una campagna di informazione pubblica volta a promuovere i consumi di frutta e verdura (“the five-a-day campaign”) evidenziando i benefici per la salute.

Dario Dongo

Per maggiori informazioni:

Journal of Epidemiology and Community Health (2010)

Doi:10.1136/jech.2010.114520

Modelling the impact of a healthy diet on cardiovascular disease and cancer mortality

Authors: Scarborough P, Nnoaham KE, Clarke D, et al.