Gualtiero Marchesi il più famoso chef italiano è diventato consulente di Milano Ristorazione. Dopo avere letto questa notizia sulle pagine del Corriere della sera del 6 giugno viene voglia di pensare che finalmente la refezione  scolastica   cambia pagina.
Ma l’entusiasmo scema dopo pochi secondi, perché mi chiedo cosa può fare uno dei più grandi chef italiani per migliorare il pasto di 70 mila studenti.

Mi chiedo come mai i grandi chef non siano consulenti delle aziende che gestiscono decine di migliaia di  pasti nelle scuole di Roma, Genova… Mi chiedo come mai i quasi novanta chef che lavorano nelle cucine delle scuole non siano capaci di preparare una “frittata” o “un buon brodo per il risotto”, ma abbiano bisogno dei consigli di Marchesi!  Se esistono queste carenze, forse hanno  ragione le mamme che da anni si lamentano per la scarsa qualità del servizio.
In  realtà si tratta di un’operazione  di immagine come è già successo altre volte. Pochi mesi fa era stato presentato Franco Berrino dietologo dell’Istituto italiano dei tumori come consulente  per i pasti dei ragazzi (anche se è lecito chiedersi il nesso  tra la dieta dei malati di tumore e quella dei bambini). Poi la candidatura è sfumata per motivi  sconosciuti.

Prima ancora era arrivato come presidente un farmacologo (!) dell’Università di Milano: Michele Carruba, ma la situazione non è migliorata. Una struttura con migliaia di persone ha bisogno di manager specializzati per andare avanti. Pensare che Carruba, Berrino e Marchesi possano migliorare il pasto dei ragazzi è come credere alla fatina di cenerentola che con un tocco di bacchetta magica trasforma la zucca in carrozza. 


 A Roberto Predolin ( presidente di Milano Ristorazione con poca esperienza  in materia di refezione scolastica)  ricordo che per cercare di risolvere problemi seri, come  il 35-40% di rifiuto del pasto da parte degli studenti, la qualità materie prime, l’uso di vaschette di plastica per il trasporto,  le gare di appalto lacunose…. bisogna essere molto bravi e ci vuole molto tempo.  Scegliere un  testimone come Marchesi è più semplice, ma il pasto dei ragazzi non è uno show televisivo,  e  il  lunedì alle 12,40 quando nelle scuole arriva il momento di mettersi a tavola la qualità del pasto è purtroppo sempre la stessa!
Roberto La Pira 

 

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