porcini funghi secchi ld
Il prodotto che all’epoca era stato ritirato dai supermercati

L’11 dicembre 2013 Il Fatto Alimentare pubblicò la notizia del ritiro di funghi porcini secchi cinesi contaminati da insetticida. Nel pezzo si faceva riferimento all’azienda che aveva commercializzato il prodotto e alla risposta del supermercato per quanto riguardava la politica del ritiro della merce. A due anni di distanza, l’azienda Fenix Food è stata assolta perché il fatto non sussiste. Andrà ora valutato il comportamento dei rappresentanti della Greens Food Srl, società che ha importato dalla Cina i funghi secchi sotto accusa.

Ecco  il comunicato ricevuto il 4 aprile 2016  dalla Fenix Food

“Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Piacenza, con sentenza del 23 dicembre 2015, oggi definitiva, ha assolto con la formula più ampia – ovvero, perché il fatto non sussiste ex art. 530 comma I c.p.p. – il legale rappresentante della Fenix Food S.r.l. dal reato previsto dall’art. 5 lett. h) L. 283/1962 in relazione alla detenzione dei funghi secchi contenenti residui da fitofarmaco ai quali si riferisce l’articolo pubblicato su Il Fatto Alimentare l’11 dicembre 2013; il Giudicante ha ritenuto che la Fenix Food S.r.l. non abbia avuto alcuna responsabilità nella detenzione del materiale predetto avendo tenuto un comportamento esente da censura, anche a titolo di mera colpa, per aver adottato tutte le precauzioni previste da legge e buona prassi al fine di evitare tale evento; aderendo alla richiesta del Pubblico Ministero, il Giudice ha trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica per le opportune valutazioni in relazione al comportamento dei rappresentanti della Greens Food S.r.l., ovvero l’impresa che ha importato il fungo secco dalla Cina e che lo ha venduto alla Fenix Food S.r.l.”.

0 0 voti
Vota
1 Commento
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Laura
Laura
11 Aprile 2016 14:44

Sempre a prendersela con i distributori e gli importatori, mentre i produttori di queste porcherie la fanno sempre franca perché sono in Cina… Questa è una vergogna!