etichetta frutta nelle scuole
La confezione di carote distribuita nelle scuole dove si consiglia  di consumare dopo 15 minuti dall’apertura

Sono un genitore rappresentante  della mensa di una scuola elementare di Padova che ha aderito al programma europeo “Frutta nelle scuole”, introdotto dal regolamento (CE) n.1234 del Consiglio del 22 ottobre 2007 e dal regolamento (CE) n. 288 della Commissione del 7 aprile 2009. La frutta o verdura porzionata consegnata a scuola ai bambini è confezionata in contenitori di plastica. Pochi giorni fa sono state distribuite sacchetti di carote pronte da consumare con un’etichetta dove viene specificato che l’alimento deve essere consumato DOPO che siano trascorsi 15 minuti dall’apertura (vedi foto sotto). Questa dicitura è prevista  nel bando di gara redatto dal Ministero delle politiche agricole e viene  obbligatoriamente  applicata dal fornitore). Ora, da madre e da persona di buon senso, mi chiedo: è opportuno che queste confezioni vengano consegnate a bambini che non sanno neanche leggere?

Grazie, Christine

 

 

 

 

frutta nelle scuole domande
Quindici minuti per far evaporare le sostanze del metabolismo? Perché sulle confezioni in vendita al supermercato non compare questa scritta?

 

Gentile Christine,

Abbiamo provato ad addentrarci nella questione da lei sollevata. Per prima cosa è vero che il prodotto deve essere somministrato dopo 15 minuti dall’apertura. C’è scritto nel Capitolato tecnico del Ministero che  a pagina 5 la stessa indicazione per i prodotti di quarta gamma: «somministrare il prodotto di IV gamma solamente dopo che siano trascorsi 15 minuti dalla apertura delle confezioni sigillate; a tal fine il prodotto deve essere accompagnato da specifica raccomandazione da farsi a cura dell’aggiudicatario». Questo significa che non se ne devono occupare i bambini, ma le insegnanti. Le confezioni dovrebbero quindi essere aperte dai docenti 15 minuti prima di distribuire la frutta. La protesta del genitore, qualora questa regola non sia stata seguita, è del tutto legittima. Il punto è  un altro, provate ad immaginare  l’insegnante che apre 3o e più confezioni di frutta – una alla volta – e le lascia in attesa sulla cattedra per 15 minuti, mentre i bambini aspettano di addentare una carota o un frutto. Altra perplessità: perché è necessario attendere un quarto d’ora? Qualsiasi genitore vorrà sapere cosa ci sia nelle confezioni per suggerire questa dicitura, visto che sulle confezioni in vendita al supermercato non compare (eppure la frutta è la stessa, così come le carote).

Abbiamo rivolto le nostre perplessità a Sara Limbo, ricercatrice confermata presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università degli Studi di Milano, che ci ha risposto che la frutta tagliata e processata viene confezionata in atmosfera protettiva. «Il frutto è di fatto ancora “vivo” e respira, accumulando nello spazio di testa i gas prodotti insieme con altre sostanze che si generano in seguito al metabolismo respiratorio. In questo modo ciò che la frutta produce normalmente, viene a trovarsi in un piccolo volume e quindi percepito più facilmente. Lasciare aperta la confeziona prima dell’assaggio ha quindi la sola funzione di evitare che il consumatore senta sapori che considererebbe anomali».

 

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Per evitare inutili allarmismi, il Regolamento FNS ha inserito l’obbligo di riportare sulle buste il suggerimento di aprirle qualche minuto prima del consumo

Abbiamo rivolto la stesa domanda  al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che ha risposto così. Sulle caratteristiche peculiari dei prodotti di IV gamma si può parlare e scrivere per ore ed ore: molti dei prodotti alimentari diffusi in modo capillare e trasversale si prestano a molteplici interpretazioni e “correnti di pensiero”. Rimanendo sul concreto, la scelta fatta nel Progetto “Frutta nelle Scuole” è quella più coerente e funzionale possibile: fornire agli alunni frutta e ortaggi FRESCHI, GENUINI, BUONI, DA FILIERA CONTROLLATA o BIOLOGICI, A DENOMINAZIONE CONTROLLATA. I prodotti sono consegnati tal quali, cioè con il frutto intero, porzionati oppure in IV Gamma e cioè SELEZIONATI, LAVATI e PRONTI AL CONSUMO. La preparazione dei prodotti di IV gamma prevede la monda, il taglio, il lavaggio, la cernita e il confezionamento: il tutto nel rispetto delle caratteristiche nutrizionali del prodotto fresco. I prodotti di IV gamma sono infatti dei prodotti freschi pronti al consumo.

 

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Si tratta sempre di prodotti freschi e quindi “vivi”

Trattandosi di prodotti “vivi”, i tessuti vegetali rimangono naturalmente predisposti all’evoluzione fisiologica, evoluzione che determina la shelf life (vita utile) del prodotto. Per mantenere le caratteristiche organolettiche e nutrizionali ottimali fino al momento del consumo (ovvero fino alla scadenza) sono stati studiati e sviluppati tutti gli accorgimenti necessari e in particolare:
• sono stati messi a punto i materiali di confezionamento, gli spazi di testa (cioè l’aria che riempie la confezione affinché il prodotto non subisca deterioramenti meccanici), il tipo di taglio e di lavorazione, la scelta delle materie prime, ecc.;
• in alcuni casi sono anche state dosate minime quantità di antiossidanti naturali (es. Acido Ascorbico – la comune vitamina C – per evitare l’imbrunimento degli spicchi di mela), proprio per evitare decadimenti qualitativi, come ognuno di voi ha potuto sperimentare tagliando una mela e mangiandola dopo qualche minuto;
• è stata messa a punto una filiera logistica in grado di preservare le caratteristiche qualitative tramite la corretta gestione della catena del freddo (distribuzione e conservazione a T<8°C).
Sottolineiamo che si tratta sempre di prodotti freschi e quindi “vivi”. Nei giorni di conservazione in busta continuano le attività metaboliche delle cellule vegetali, con produzione e concentrazione naturale di sostanze volatili, che all’apertura della busta potrebbero far sorgere qualche dubbio ai meno avvezzi a questo tipo di consumo (intenso aroma di carota, di mela, di vegetale, ecc…).
Ecco perché, per evitare inutili allarmismi, il Regolamento FNS ha inserito l’obbligo di riportare sulle buste il suggerimento di aprirle qualche minuto prima del consumo, giusto il tempo di riequilibrare ed attenuare l’atmosfera interna. Non è dunque un aspetto di sicurezza alimentare, si tratta giusto di un suggerimento con lo scopo di favorire l’avvicinamento dei bambini senza rischi di pregiudizi. Ora, giustamente si potrebbe dire: “ma non tutti i bambini sanno leggere”… per questo però il progetto FNS passa attraverso persone adulte, formate ed istruite, che durante la consegna delle confezioni ai bambini possono spiegare direttamente questa accortezza.

Maria Pollastrone – Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali

 

Il ministero dice che bisogna aspettare 15 minuti per fare evaporare eventuali sostanze volatili che si sono formate durante la conservazione. Questo è forse comprensibile ma resta l’atroce dubbio, perché così tanto tempo e perché nelle confezioni in vendita al supermercato non ci sono queste “preziose informazioni”.

Sara Rossi

© Riproduzione riservata

Foto: iStockphoto.com

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Paoblog
5 Maggio 2015 11:08

Come sempre ci si deve informare da sè … tempo fa avevo letto che era buona norma bucare la pellicola che avvolge le vaschette di frutta e verdura che acquistiamo al super, per disperdere per l’appunto eventuali gas presenti nella confezione e gustare al meglio il prodotto.
*
Stesso consiglio che ho sentito da un produttore di salumi che consiglia di aprire la confezione una decina di minuti prima del consumo, cosa questa che faccio sempre.

Cristina
Cristina
14 Maggio 2015 09:53

E se invece di fare partire la frutta e la verdura da luoghi lontani la facessimo arrivare dal fornitore locale che non dovrebbe utilizzare l’Atm? E se facessimo capire che la frutta e la verdura marcisce per cause naturali? Perché dobbiamo consumare un frutto o una verdura dopo una settimana-dieci giorni dalla raccolta? per forza se è viva dobbiamo aggiungere o togliere qualche cosa… Dobbiamo anche creare dei futuri consumatori consapevoli non solo dei burocrati ottusi che si nascondono dietro consigli e frasi sibilline….

Giorgia
Giorgia
14 Maggio 2015 14:28

ma vengono offerte carote a merenda ai poveri bambini ? Le carote non sono frutta ! sono quasi del tutto prive di sostanze nutritive e gli ignoranti ne hanno fatto una specie di ostia benedetta ,perché hanno letto che sono ricche di beta-carotene ! ebbene, il beta-carotene, se non ingerito insieme a grassi non viene assimilato ( tanto è vero che gli esseri umani da sempre usano le carote come eccipiente di cibi con grassi oppure cotte nei grassi )…… La frutta è nutritiva, perché contiene fino al 10% di zucchero e , inoltre ha un po’ di vit.C, , ma la radice della pianta ” carota” contiene solo un sacco di lignina e noi non siamo conigli !!!!!-…………
Non date le carote agli innocenti ! mettetele nell’insalata o nel soffritto ! Poveri bambini !!