etichetta nutrizionale
Continua il dibattito sulle etichette nutrizionali semplificate in Francia

Nuova puntata di quello che il quotidiano Le Monde ha definito il “feuilleton” sull’etichettatura nutrizionale. La Società francese della sanità pubblica (SFSP) ha reagito al parere dell’Agenzia nazionale sulla sicurezza alimentare (Anses), che ha giudicato insufficienti le prove di effetti sulla salute pubblica delle etichette nutrizionali semplificate sperimentate in Francia lo scorso autunno. Il ministro della Sanità dovrà scegliere tra queste etichette quella che potrà essere adottata volontariamente dall’industria alimentare.

La SFSP ricorda che il logo nutrizionale è stato voluto dalla legge sulla modernizzazione del sistema sanitario francese, innanzitutto per venire incontro al diritto dei cittadini ad avere un’informazione chiara, leggibile e facilmente consultabile sui prodotti alimentari. Dopo di che, la SFSP replica all’Anses, dicendo che è difficile pensare che l’obiettivo del logo nutrizionale sia quello di diminuire, da solo, l’incidenza di vari tipi di cancro e delle malattie cardiovascolari o addirittura di rallentare l’epidemia di obesità e sovrappeso. L’obiettivo, afferma SFSP, è principalmente quello di aiutare i consumatori a valutare e confrontare la qualità nutrizionale complessiva degli alimenti al momento del loro acquisto e di stimolare le industrie a migliorare la composizione nutrizionale dei loro prodotti.

Su un punto la Società francese della sanità pubblica si dichiara d’accordo con l’Anses e cioè che il logo nutrizionale rappresenta una misura d’accompagnamento nel continuum necessario di azioni di educazione, informazione e regolamentazione, tra cui quella pubblicitaria, in particolare per quanto riguarda i bambini.

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