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Le etichette nutrizionali non servono ai consumatori per fare scelte più sane

Secondo alcuni studi, le etichette nutrizionali non sono efficaci nell’influenzare i consumatori verso scelte più sane. Le ricerche dicono che i consumatori dedicano mediamente sei secondi alla scelta del prodotto e quindi le informazioni dell’etichetta devono essere di immediata comprensione, altrimenti vengono ignorate, in particolare nelle fasce socio-economiche più basse e tra coloro con minori conoscenze nutrizionali.

Alcuni ricercatori del dipartimento di scienze psicologiche dell’Università di Liverpool hanno deciso di condurre uno studio, pubblicato dalla rivista Appetite, che ha coinvolto 458 adulti, ai quali sono state mostrate le immagini di cinque diversi tipi di alimenti e di cinque bevande. I partecipanti sono stati invitati a indicare quali cibi e bibite avevano la maggior quantità di calorie e quali la minore. Per valutare l’influenza dei vari tipi di etichetta, i partecipanti sono stati suddivisi in quattro gruppi, a cui sono stati fatti scegliere prodotti etichettati in modo diverso: senza etichetta, etichetta con l’indicazione del contenuto di calorie, etichetta con l’indicazione del tempo di camminata necessaria per smaltire le calorie contenute, ma non indicate, etichetta con l’indicazione delle calorie contenute e del tempo di camminata necessaria per smaltirle.

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Le etichette nutrizionali devono essere semplici per far comprendere quante calorie ha un prodotto

I risultati hanno indicato che la scelta dell’alimento e della bevanda meno calorici è significativamente migliore quando l’etichetta indica l’attività fisica necessaria per smaltire le calorie contenute, rispetto a quando l’etichetta indica la loro quantità. Questi risultati sono validi per tutto il gruppo di partecipanti e non sono influenzati da fattori individuali come sesso, età, indice di massa corporea, tipo di dieta abituale e condizione socio-economica. Per questo, secondo gli autori, i risultati dello studio dovrebbero esser tenuti presenti nella discussione delle possibili scelte legislative. La proposta di inserire in etichetta un’indicazione su quanto tempo di attività fisica è necessario per smaltire le calorie presenti nel cibo era già stata avanzata un anno fa dagli esperti britannici della Royal Society for Public Health, sulla base di un’altra ricerca che mostrava come le attuali etichette nutrizionali provochino confusione a causa dell’eccesso di informazioni. Secondo la ricerca, il 63% delle persone sarebbe favorevole a questa nuova indicazione e il 53% cambierebbe i propri comportamenti.