Group Of Pupils Sitting At Table In School Cafeteria Eating Lunc
Mozioni alla Camera dei deputati sull’educazione alimentare nelle scuole

La Camera dei deputati ha approvato alcune mozioni sulla educazione alimentare nelle scuole, in cui si affrontano anche altri temi: gestione ecosostenibile delle risorse naturali, campagne di sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare, orti didattici, incentivi all’utilizzo dei prodotti biologici e a filiera corta nelle mense scolastiche, recupero e donazione degli alimenti invenduti per ridurre lo spreco.

 

Per quanto riguarda l’educazione alimentare, il governo ha proposto la riformulazione dei dispositivi con cui le mozioni impegnano l’esecutivo, facendo attenzione che non si potesse intendere che l’educazione alimentare debba essere prevista come materia curriculare. Nella mozione che ha la formula più estesa, infatti, la Camera impegna il governo a “proseguire iniziative volte alla promozione presso le istituzioni scolastiche di stili di vita attivi, attraverso il movimento e l’attività fisica quotidiana, nonché di percorsi mirati all’educazione ad una alimentazione sana, corretta, sostenibile per l’ambiente e altresì favorire la sensibilizzazione al corretto equilibrio tra consumo e rispetto del cibo, per rendere il consumatore consapevole degli sprechi alimentari di acqua, energia e dei loro impatti ambientali ed economico-sociali, ferma restando l’autonomia delle istituzioni scolastiche nella definizione dei piani dell’offerta formativa”.

 

Dairy rich breakfast
Si incentiva il consumo di alimenti bio nelle scuole

Per quanto riguarda il cibo fornito dalle mense, la Camera ha impegnato il governo ad “adottare opportune iniziative normative, in accordo con gli enti territoriali, volte a privilegiare l’utilizzo dei prodotti biologici nelle mense scolastiche e degli alimenti a filiera corta, in conseguenza della loro migliore qualità e dei loro maggiori benefici ambientali”. Inoltre, il governo viene impegnato ad “avviare efficaci iniziative in ambito scolastico volte a disincentivare, soprattutto tra i più giovani, il consumo eccessivo del cosiddetto junk food (cibo «spazzatura»), cibo ipercalorico e a scarso valore nutrizionale”. Sul problema generale dell’informazione ai consumatori, la Camera impegna il governo a “favorire opportune iniziative, per quanto di propria competenza, per migliorare la chiarezza del sistema di etichettatura per i prodotti alimentari commercializzati in Italia contenenti grassi saturi, acidi grassi trans, zuccheri e sali liberi, specie per quelli consumati dai minori”. Il governo ha espresso parere contrario e la maggioranza dei deputati ha respinto le parti della mozione del Movimento 5 Stelle, che chiedevano l’inserimento nei menù delle mense scolastiche dell’opzione vegetariana e di escludere le ditte fornitrici di prodotti a base di olio di palma dagli appalti delle mense pubbliche e dai distributori automatici presenti nelle scuole.

 

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Foto: iStockphoto.com

 

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Costante
Costante
11 Giugno 2015 14:22

E bene che si cominci a fare educazione alimentare fin dalla scuola primaria, cominciando dalla conoscenza degli alimenti per classi di prodotto e di utilizzo, insegnando in modo EQUILIBRATO i principi della conservazione, dell’igiene e dell’ottimale utilizzo. Per quanto riguarda le caratteristiche nutrizionali ed etiche è necessario si ponga attenzione ad evitare un’erudizione ideologicizzata, perché si potranno fare danni seri. E qui si pone l’enorme problema dell’aggiornamento dei docenti. Nella mia esperienza di inviti nelle scuole e visite guidate a siti produttivi dal campo alla tavola per portare testimonianza dal campo applicativo, ne ho viste e sentite di tutti i colori (propinate gratuitamente agli ignari alunni, e che mi hanno provocato forte imbarazzo per non togliere autorevolezza ai docenti): dalle bufale oscene frutto di pura ignoranza unita a presunzione, a posizioni assolutamente ideologiche su posizioni estreme.