Cono alla panna esselungaGli italiani sono i primi consumatori a livello mondiale  di gelato con un record pro-capite di circa 16 kg (dato 2016). La quota comprende per 2/3 gelato artigianale e per 1/3  quello industriale, con una crescita notevole rispetto all’anno precedente. I coni confezionati sono comodi da tenere in casa sia come merenda sia come dessert. Il Fatto Alimentare, già nella scorsa stagione, ha dedicato alcuni articoli agli assortimenti in vendita nei piccoli, medi e grandi supermercati, in particolare il tema del contenuto e della qualità della materia grassa focalizzando l’attenzione sull’uso dell’olio di cocco e di palma considerati grassi di mediocre qualità.

Come si è potuto constatare, anche in base al codice di autodisciplina stilato dall’Istituto del Gelato Italiano, il gelato al latte e quello alla crema di latte (o alla panna) devono essere preparati con proteine e grassi  derivati esclusivamente dal latte (fatta eccezione per ingredienti caratterizzanti come il burro di cacao del cioccolato). Negli altri casi sono ammessi i grassi vegetali. Il testo infatti recita così “Il gelato alla crema di latte (o gelato alla panna) deve contenere panna, almeno il 2,5% di proteine del latte, almeno l’8% di grassi del latte”. Negli altri casi sono ammessi i grassi vegetali. Partendo da queste considerazioni  e considerando l’importanza che sempre più stanno assumendo i prodotti con le marche dei supermercati, abbiamo confrontato il cono alla panna di Esselunga con quello Sammontana. La scelta non è casuale visto che i due gelati sono prodotti  da Sammontana anche se con ricette diverse.

Il cono  di Esselunga si distingue perché ha un’alta percentuale di panna fresca pari al 13.5% contro il 7% del Cono Cinque Stelle Sammontana.  (vedi tabella sotto). Osservando le etichette notiamo che la  lunga lista degli ingredienti è legata soprattutto alla presenza della cialda e alla copertura al cacao che nel cono Esselunga rappresenta l’11% oltre al 3% di granella di nocciole. Nel cono  Sammontana la copertura al cacao è pari all’8,5%, mentre la granella di mandorle e il cioccolato in pezzi raggiungono il 3,5%.

Gli altri ingredienti sono: zucchero, sciroppo di glucosio e burro, nonché emulsionanti, addensanti e aromi. Per quanto riguarda il prezzo una confezione di sei coni Sammontana costa 80 centesimi in più rispetto a Esselunga (valori rilevati sul sito nel  supermercato virtuale esselungaacasa.it). Si tratta di pochi centesimi che influenzano poco sulla scelta di acquisto (un cono Sammontana costa 0,56 € contro i 0,42 € di Esselunga). Per questo tipo di gelato possiamo dire che il rapporto qualità/prezzo premia Esselunga,  forse il cono  più “ricco” sul mercato sia per la quantità di panna sia per la copertura al cacao e granella proposto e un prezzo davvero competitivo (vedi tabella sotto).

Nutri-Score(*) generato con il sito open source Open Food Facts

(*)Nota: Il Nutri-Score è un tipo di etichettatura a semaforo sviluppato in Francia, che dà un punteggio agli alimenti sulla base dei nutrienti contenuti, sia quelli benefici per la salute che quelli da limitare. L’etichetta prevede una gamma di cinque colori, che varia tra il verde intenso e il rosso, passando per l’arancione, abbinata alle prime cinque lettere dell’alfabeto, dalla ‘A’ alla ‘E’. Le lettere esprimono il livello di salubrità (ottimo per la ‘A’, minimo nella ‘E’). Il sistema è adottato volontariamente da centinaia di aziende sui prodotti alimentari.

Francesca Avalle

© Riproduzione riservata

sostieni

Le donazioni si possono fare:

* Con Carta di credito (attraverso PayPal). Clicca qui

* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264

 indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare.  Clicca qui

0 0 voti
Vota
1 Commento
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
marco serventi
29 Giugno 2017 19:17

Un gelato vero non ha una lista lunga di ingredienti industriali così. Persino i monodigliceridi. La leggera differenza tra i due, di fatto è una scelta tra il meno peggio.