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Un gruppo di 65 parlamentari europei ha presentato un’interrogazione alla Commissione Ue, primo firmatario l’italiano Nicola Caputo del Pd, in merito ai rischi per la salute connessi al consumo di oli vegetali, in particolare di oli di palma. Nell’interrogazione si ricorda che recentemente secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) vi sono prove sufficienti che i glicidil esteri degli acidi grassi – contaminanti che si formano durante la lavorazione di oli vegetali raffinati – siano genotossici e cancerogeni.

I più alti livelli di glicidil esteri degli acidi grassi sono stati trovati negli oli di palma e nel palmisto ottenuto dalla spremitura del seme. Secondo l’Efsa attraverso le formule per lattanti i bambini sono esposti a un livello fino a dieci volte superiore ai livelli accettabili. Nonostante la quantità di glicidil esteri degli acidi grassi negli oli e nei grassi di palma si siano dimezzati negli ultimi sei anni, l’olio tropicale rimane un  fattore di rischio per molte delle persone che consumano alimenti ricchi di grassi, si legge nell’interrogazione. Il problema è che questo grasso è utilizzato nella produzione di  snack, biscotti, grissini, cracker e decine di altri alimenti e cibi per bambini e altri prodotti alimentari.

olio di palma biscotto snack
L’olio di palma e i suoi contaminanti sono presenti in biscotti, snack e prodotti da forno in generale

Per questi motivi, gli eurodeputati chiedono alla Commissione Ue di precisare come intende gestire i potenziali rischi per i consumatori derivanti dall’esposizione a queste sostanze negli alimenti e se intende adottare misure di regolamentazione per limitare la presenza di composti pericolosi negli oli di palma, al fine di proteggere la salute umana.

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