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Primo sì del Senato al disegno di legge contro il caporalato in agricoltura

Il Senato ha approvato in prima lettura il disegno di legge sul contrasto ai fenomeni del lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura, cioè il caporalato, che ora passa alla Camera. Il provvedimento riscrive il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, prevedendo la responsabilità diretta del datore di lavoro, semplifica la definizione degli indici di sfruttamento e prevede la possibilità di commissariamento dell’azienda. Viene modificato l’articolo 603-bis del codice penale, prevedendo la pena della reclusione da uno a sei anni per l’intermediario e per il datore di lavoro che sfrutti i lavoratori approfittando del loro stato di bisogno; se i fatti sono commessi mediante violenza e minaccia, la pena aumenta da cinque a otto anni ed è previsto l’arresto in flagranza.

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Il giudice può disporre il controllo giudiziario dell’azienda

Secondo il testo approvato dal Senato, costituiscono indice di sfruttamento la reiterata corresponsione di retribuzioni difformi dai contratti collettivi, la ripetuta violazione delle norme sull’orario di lavoro e sui periodi di riposo, le violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, la sottoposizione a metodi di sorveglianza o situazioni alloggiative degradanti. In caso di sfruttamento dei lavoratori agricoli, viene prevista la confisca obbligatoria dell’azienda e una circostanza attenuante per chi collabori con la polizia e l’autorità giudiziaria. In alternativa al sequestro, il giudice può disporre il controllo giudiziario dell’azienda.

Il provvedimento contiene anche norme per migliorare il funzionamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, avviata nel settembre nel 2014 presso l’Inps e che costituisce un sistema di certificazione da parte dello Stato, a cui possono partecipare le imprese agricole in possesso di determinati requisiti, che però stenta a decollare. Infine, viene previsto che il governo definisca un piano di interventi per la sistemazione logistica e il miglioramento delle condizioni dei lavoratori che svolgono attività lavorativa stagionale di raccolta dei prodotti agricoli.

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