Il film “Bugs” è un viaggio intorno al mondo alla ricerca di insetti edibili

“Nutrirsi di insetti salverà il futuro?” Se lo chiedono i protagonisti del documentario “Bugs”, che uscirà nei cinema italiani il prossimo 29 maggio e sarà presentato in anteprima a Firenze il 23 maggio. La strada proposta dal regista è quella delle cavallette e dei bruchi, indicata dalle Nazioni Unite come unica soluzione per sfamare il mondo e aumentare la produzione alimentare in vista dei nove miliardi di persone che affolleranno il pianeta nel 2050. Un argomento di cui Il Fatto Alimentare ha già parlato in passato.

Il film, diretto dal regista danese Andreas Johnsen e distribuito da Wanted, segue il viaggio intorno al mondo dei membri della Ong danese “Copenaghen Nordic Food Lab”, un’iniziativa che unisce chef e ricercatori per studiare l’uso degli insetti in cucina, dalla catalogazione di specie edibili, alla proposta  di nuove creazioni culinarie.

Si stima che già oggi gli insetti fanno parte della dieta di due miliardi di individui in tutti i continenti, Italia compresa. Il team danese parte alla ricerca di queste persone per raccogliere esperienze e scoprire nuovi sapori, attraverso l’esplorazione sul campo e la visita ad allevamenti e laboratori, senza chiudere gli occhi di fronte agli aspetti più critici della questione. Se davvero gli insetti sono il futuro, cosa comporterebbe una produzione a livello industriale?

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Carla
Carla
28 Maggio 2017 10:27

Ma santiddio!Ci sono tutte le evidenze scientifiche, le evidenze epidemiologiche, le indicazioni di scienziati ed esperti seri e senza conflitti di interesse, che una alimentazione plant-based è indicata per la salute dell’uomo, del pianeta, per la salvaguardia di tutte le specie animali ancora esistenti, per risolvere il problema della fame nel mondo, per evitare uccisione e torture di tutti gli animali, e si dimostra interesse per gli insetti!
Ci sarà forse dietro lo sviluppo di un nuovo big food ?