Bonduelle, azienda importante nel settore dell’ortofrutta, coprotagonista nello sviluppo del settore dei contorni freschi pronti, con una vasta gamma di insalate, lancia ora una confezione chiamata eco-friendly, amica dell’ambiente.

La novità interessa la linea dei prodotti Agita&Gusta, già segnalata per il Pinzimonio, che prevede una vaschetta munita di tutto il necessario (condimento, forchetta e tovagliolo) per il consumo.

La confezione era un punto dolente per un consumatore attento al cibo sano ma anche al rispetto dell’ambiente (due aspetti che spesso coestistono).

Bonduelle ha deciso di ridurre l’impatto ambientale dei prodotti Agita&Gusta attraverso cambiamenti nel processo di produzione e distribuzione della vaschetta con una riduzione del peso della confezione e delle emissioni di gas serra. Si parla di un taglio delle emissioni di CO2 del 40 per cento rispetto alla precedente confezione.

Bonduelle nel comunicato stampa di presentazione del prodotto precisa che “l’analisi e la quantificazione delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG= Green House Gas) sono state condotte dall’ente indipendente Der Norske Veritas, in accordo agli standard internazionali ISO 14064, la norma di riferimento per il monitoraggio e la misurazione delle emissioni gas serra, e PAS 2050, che definisce i criteri per la valutazione del Ciclo di Vita del prodotto, cioè l’analisi dei suoi impatti ambientali”…

Si parla quindi di una norma tecnica di valore internazionale (ISO) incentrata sulla misurazione dei gas serra e dello standard PAS 2050 per la misurazione delle emissioni di CO2. Un processo complicato da capire, e che perciò è stato “tradotto” con una semplice scritta sulla confezione: “Bonduelle fa bene all’ambiente. La nuova confezione di Agita& Gusta ha un minore impatto ambientale, grazie alla riduzione delle emissioni di CO2”. 

Per il consumatore si tratta di un elemento gratificante al momento dell’acquisto. Ma anche di un atto di fiducia nei confronti dell’azienda: poiché è davvero difficile valutare e soprattutto quantificare l’importanza dell’innovazione.

Stefania  Rossi